10º. Vicinanze pericolose

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Punto di vista di Eleonor

Sono sconvolta dal comportamento di Kai. È veramente un sociopatico. È stato gentile ad offrirmi un passaggio, ma ha degli atteggiamenti strani ed inquietanti.
Il suo appartamento è ben arredato in stile moderno e i colori che vi prevalgono sono il nero ed il rosso. Al contrario di come me la sarei immaginata, la sua casa è ordinatissima.
Mi guardo intorno e mi scosto i capelli bagnati dal viso. Kai si toglie la giacca e in secondo è dietro di me . Le sue mani mi afferrano per le spalle e sento il suo respiro caldo sul mio collo.
Mi irrigidisco e lui ride . Non c'è nulla di divertente in tutto questo! Mi sta spaventando a morte!
«Il bagno è in fondo al corridoio» mi sussurra all'orecchio. Immediatamente mi allontano da lui e mi volto a guardarlo «Okay. Grazie, ma non mi toccare. Non siamo così intimi» gli dico con un sorriso forzato sulle labbra. Kai inarca un sopracciglio «O andiamo, ti ho solo sfiorato! Comunque, visto che i tuoi abiti somo zuppi d'acqua, ti concedo l'onore di prendere in prestito qualcosa di mio. Ti porto una camicia» dice, scomparendo in una camera. Malachai Parker non è così gentile. So che ha un cuore e riusciró a provarlo a tutti , ma sembra che stia migliorando sempre di più. Forse mi vuole solo far sentire a mio agio per tagliarmi la gola questa notte mentre dormo. Rabbrividisco e mi copro il volto con le mani. Quando le tolgo e riapro gli occhi, caccio un urlo di terrore.
Malachai è a pochi centimetri di distanza da me e sorride . In mano ha una camicia bianca che di sicuro mi starà grandissima .
«Non sono stata abbastanza chiara prima? Ti ho pregato di non spaventarmi o toccarmi e tu cosa fai? Appari all'improvviso! Mi stai prendendo in giro?» gli chiedo afferrando la camicia. Lui sorride e si passa una mano tra i capelli. Cavolo se è bello. Non volevo ammetterlo, ma Kai è proprio il mio tipo. Forse sarebbe più appropriato dire che sarebbe stato il mio tipo , se non si dilettasse ad uccidere persone innocenti.
Il sociopatico mi scruta con i suoi occhi azzurri e mi afferra per un braccio, portandomi a qualche millimetro da sè. Siamo così vicini che sento il suo respiro sulle mie labbra.
«Forse mi sto divertendo un po' , ma qui a casa mia comando io. Quando ti sarai cambiata, fila a letto. Non voglio sentire una mosca volare, intesi?» sibila con quel maledetto sorriso stampato sul volto. Sta scherzando? Ridacchio e lo guardo fisso negli occhi «Non sei molto ospitale, Kai, e considerando il fatto che sono solo le 22:30 , io non andró a letto nemmeno per sogno. Non sono una bambina» puntualizzo.
Kai inarca un sopracciglio «Cavolo, Eleonor. Quando vuoi sai incutermi terrore. Ai miei occhi sei una ragazzina di diciassette anni , che crede di essere ad un pigiama party a casa di uno dei suoi amichetti. Ma indovina un po' , tesoro? Qui sei a casa di Malachai Parker e ti conviene rigare dritto» mi minaccia.
«Sai, Parker, sei solo un ventiduenne ... Non sono così tanti gli anni che ci dividono» gli rispondo secca. Kai sorride ancora di più e annuisce «Già, ma io posso farti soffrire in duemila modi che nemmeno ti immagini» mi sussurra all'orecchio. La sua voce mi provoca la pelle d'oca e chiudo gli occhi per un secondo, poi gli poggio una mano sul petto e lo allontano un po' da me.
«Hai un brutto carattere, Kai. Devi lavorarci. Se tratti una ragazza in questa maniera, rimarrai zitello a vita! Adesso, se non ti dispiace, la ragazzina deve andare a cambiarsi!» gli dico a brutto muso, correndo in bagno. Lo sento gridare e rompere qualcosa, ma francamente me ne infischio.
Tolgo i miei vestiti bagnati e indosso la camicia di Kai, che come immaginavo mi sta enorme.
Le maniche mi arrivano a coprire le mani e la stoffa mi arriva a coprire le gambe fino alle ginocchia. Bene, sono pronta ad andare a letto come papino ordina! Dio, che nervi. Afferro i miei vestiti bagnati e li appoggio a bordo vasca per farli asciugare. Spero che per domani mattina siano pronti, altrimenti dovró tenermi la camicia di Kai ed usarla come un vestito.
Esco dal bagno e vado in salotto, dove trovo Kai seduto sul divano a gambe divaricate e la schiena appoggiata allo schienale.
Lo ignoro e gli passo davanti senza degnarlo nemmeno di uno sguardo. Lo sento fischiare ed immediatamente le mie guance diventano rosse. Perfetto, che fortuna. Continuo ad ignorarlo e guardo fuori dalla finestra .
«Continuerai ad ignorarmi all'infinito?» mi chiede lui annoiato.
«Sono una bambina: non so parlare!» lo stuzzico io.
«Sei antipatica» sbuffa lui. Ah! Così sarei io quella antipatica?
«Cafone» dico io. So che sta per iniziare una lotta.
«Irritante» dice lui. Mio Dio! Sono stata veramente cosí stupida da pensare che fosse già un po' cambiato?
«Dispotico» sibilo.
«Infantile!» conclude lui, alzandosi dal divano e venendo con fare minaccioso verso di me.
«Cosa vuoi adesso?» gli chiedo, arretrando di un passo . Lui non risponde e continua ad avvicinarsi , facendo sì che io finisca con la schiena contro il muro.

 Lui non risponde e continua ad avvicinarsi , facendo sì che io finisca con la schiena contro il muro

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«Allontanati» gli dico con voce tremante.
Lui sorride ,mi solleva il mento con l'indice,
cattura il mio sguardo con i suoi occhi e inclina la testa di lato. Vorrei gridargli contro , ma non ci riesco.
«Dovresti andare a dormire, Eleonor. Seppelliamo l'ascia di guerra e cerchiamo di costruire una salda amicizia... Magari potresti trasferirti da me per un po', se ti va» mi dice lui con un tono che non accetta un no come risposta. Sono in trappola in tutti i sensi.
«Non si possono fare queste domande a bruciapelo» mormoro , guardandolo negli occhi. Kai allunga una mano verso il mio volto ed per paura , o forse per riflesso , chiudo gli occhi. Lui sospira e mi accarezza la guancia con la punta delle dita.
«Avanti, Ely, non essere così terrorizzata. Non ti uccideró, puoi stare abbastanza tranquilla» mi dice lui con calma.
«Abbastanza non è una certezza» sussurro, sollevando piano le palpebre.
Lui sorride e scuote leggermente il capo «Sono troppo stanco per ucciderti questa sera» dice.

Dovrei fidarmi? Annuisco e alzo le spalle , poi lo sorpasso e mi dirigo in camera da letto

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Dovrei fidarmi? Annuisco e alzo le spalle , poi lo sorpasso e mi dirigo in camera da letto.
Il letto è grande, molto grande ... Ma Kai è imprevedibile, troppo imprevedibile. Mi guardo intorno e noto un po' di cuscini disposti ordinatamente su delle poltroncine . Sorrido entusiasta e li afferro. Mi arrampico sul letto e creo una barriera protettiva che divida me da Kai, poi mi sdraio sul letto . Chiudo gli occhi per rilassarmi, ma a casa Parker è impossibile farlo.

«Sul serio? Mi stai prendendo in giro?» dice la voce di Kai.

Io apro gli occhi e lo guardo «No» dico semplicemente. Lui con un gesto della mano fa volare via i miei adorati cuscini e sfoggia un'aria annoiata.
«Hai paura che non ti salti addosso lo stesso con i cuscini in mezzo? Mi sottovaluti!» dice poi, togliendosi la giacca e la maglietta.
Non so se Kai sia serio, ma a dirla tutta mi sta spaventando.
«Giuro che se mi tocchi anche solo con un dito, ti butto giù dal letto!» lo minaccio.
Inconsapevolmente mi ritrovo ad ammirare i suoi addominali , ma grazie al cielo il mio buon senso mi rammenta chi sia Kai Parker. In un attimo il sociopatico si toglie i jeans e si sdraia accanto a me. Io mi allontano e lui ride.
«Ma dai! Vieni qui!» dice lui, facendomi segno di avvicinarmi.
Io scuoto il capo «Sto bene qui» gli dico, sorridendo. Lui mi trascina verso se grazie alla magia e mi fa finire con la testa sul suo petto.
«Ammettilo, sono meglio di un cuscino» scherza lui. Alzo gli occhi al cielo e lui schiocca la dita , facendo spegnere la luce. Un suo braccio è avvolto intorno alla mia vita ed io mi sento stranamente protetta.
«Notte, Ely» sussurra lui.
«Notte, Perker» gli rispondo io.
In un secondo sento la mano di Kai scivolare sempre più in basso fino a toccarmi il sedere.
Eh no! Io l'avevo avvertito. Senza persarci due volte gli tiro un calcio e lui cade dal letto.
«Hey! Ma che fai!» urla Kai.
Io alzo le spalle «Ti avevo avvertito!» dico io, girandomi di schiena e sprofondando in un sonno profondo

I'm in love with a psychopathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora