9º. O me o la pioggia

2.1K 105 5
                                    

Punto di vista di Kai

Guido veloce per raggiungere il luogo dell'appuntamento , quando ad un tratto vedo Eleonor. Sta piovendo a dirotto, che diavolo sta facendo per strada senza un ombrello? Finirà per ammalarsi... Accidenti a me, che diavolo me ne importa di quella ragazzina? Per me puó benissimo prendersi un raffreddore, non devo farle da padre. Un lampo squarcia il buio della notte ed Eleonor sobbalza. Ridacchio e continuo per la mia strada. Avrei dovuto farlo anche quel giorno sul ponte, ma qualcosa dentro di me gridava di fermarmi e salvarle la vita. Guardo nello specchietto retrovisore e vedo che la ragazza mi sta facendo segno di fermarmi, ma indovinate un po' ? Io non lo farò! L'acqua continua a cadere incessantemente ed i suoi capelli sono appiccicati alla fronte.
«Si fermi! La prego!» urla, correndomi dietro.
Forse dovrei fermarmi. Ma che sto dicendo? Devo continuare. Sono ad un passo dal diventare lo stregone più potente del pianeta e non permetterò ad una stupida adolescente di rovinare i miei piani.
«La supplico!» continua Eleonor, fermandosi .
Inchiodo immediatamente e tiro il freno a mano. Non è possibile che abbia questo potere su di me. Non può essere capace di reprimere i miei istinti da psicopatico! Scendo dalla macchina e raggiungo la ragazza a passo svelto.
«Grazie al cielo! La ringrazio infinitamente per essersi fermato. Lei è una persona di buon cuore» dice Eleonor, sorridendomi. Il buio ci avvolge completamente e credo proprio che non mi abbia riconosciuto.
«Mi dispiace deluderti, tesoro, ma hai incontrato l'unica persona che un cuore non ce l'ha» le dico , sorridendo. Eleonor usa la torcia del cellulare per fare luce e ,quando illumina il mio volto, sgrana gli occhi.
«Tu? Che cosa ci fai qui?» mi domanda, arretrando di un passo.
«Potrei chiederti la stessa cosa. Se desideri morire puoi chiedermi di ucciderti... Sarei più rapido di una polmonite» le rispondo, passandomi una mano tra i capelli ormai fradici. Eleonor sbuffa e mi volta le spalle «Puoi tornartene a casa. Vado via da sola» si lamenta, allontanandosi da me. Questa ragazza è testarda più di un mulo.
«Così mi ferisci. Stai davvero rifiutando un passaggio in auto da me? Wow, ti faccio proprio schifo» affermo, pronunciando una formula magica per attirarla a me.
Eleonor non mi risponde e continua a camminare imperterrita, ma il mio incantesimo la trascina di nuovo al punto di partenza e la sua schiena si scontra con il mio petto. È congelata e io avvolgo le mie braccia intorno alla sua vita per non farla scappare.
«Lasciami ! Lasciami, Malachai! Mi metto ad urlare , se non te ne andrai» mi minaccia, cercando di liberarsi dalla mia stretta ferrea. Alzo gli occhi al cielo «Pensi che dei normali umani possano contrastarmi? Sei patetica, Eleonor. Vuoi salire in macchina o no?» le dico annoiato.
«Perché dovrei salire in auto con il tizio che mi ha quasi strangolata?» sibila lei irritata.
«Perché ti ho salvato la vita una volta e te l'ho risparmiata ieri. Se ti avessi voluto uccidere lo avrei già fatto... Oppure no» sorrido, lasciandola andare e guardandola negli occhi.
Sembra stupita dalle mie parole e un po' lo sono anch'io.
«Va bene, Kai. Accetto il passaggio, ma ti prego di non portarmi a casa dei Salvatore» mormora, dirigendosi verso la macchina.
Non vuole vedere Damon e la sua allegra compagnia di psicopatici vampiri mangia-conigli? Questa sì che è bella. Forse sono proprio loro il motivo per il quale se ne andava vagando per le strade di Mystic Falls sotto la pioggia. La raggiungo e salgo in auto.
«Dove dovrei portarti allora? E non vorrei sembrare invadente, ma perché non vuoi vederli? È colpa di Damon scommetto...» dico, rimettendomi in carreggiata. Grazie ad Eleonor questa sera non potrò coronare il mio sogno , ma non fa niente... Magari posso tenere in pugno i bulletti di Mystic Falls. Se loro mi faranno del male, io farò del male a lei.
La ragazza appoggia la tempia contro il finestrino e chiude gli occhi «Non è colpa di Damon. Non è colpa di nessuno a dirla tutta. Avevo bisogno di stare un po' da sola e ho deciso di prendermi una giornata di riposo da tutta questa assurda faccenda. Prima di andare a dormire li chiameró per rassicurali» mi risponde. Mi dispiace che non sia colpa di Damon. Mi sarebbe tanto piaciuto prenderlo a calci. Annuisco e le domando «Dove vuoi che ti porti? Conosci un qualche albergo qui intorno?» . Lei si volta verso di me , poi alza le spalle «In realtà volevo chiederti se posso dormire da te per questa notte. Domani mattina me ne andrò presto e non ti darò noia, te lo prometto» sussurra con un fil di voce.
Che cosa? Vuole dormire da me? Evviva! Ho una diciassettenne che gironzola per il mio appartamento. Che incubo. Guardo fisso la strada e imbocco uno svincolo che mi riporta indietro verso casa mia.
«Solo per questa notte e sia chiaro: il letto è il mio. Tu puoi dormire sul pavimento ai miei piedi» rido, lanciandole un'occhiata veloce.
Eleonor mi guarda di traverso e incrocia le braccia al petto «Che cosa?! Io non ci dormo per terra, te lo scordi». Ops... L'ho fatta arrabbiare.
«Ci sarebbe un'alternativa» continuo, prendendo la stupida decisione di stuzzicarla.
«Ossia?» mi domanda lei esasperata.
«Potremmo condividere il letto. Sinceramente non mi darebbe fastidio accarezzare una ragazza al posto di un cuscino» dico , sorridendo in modo naturale ma aggiungendo un pizzico di malizia alle mie parole.
In un secondo, mi ritrovo a combattere contro Eleonor . La ragazza si sfila la giacca e la usa come un'arma «Come prego? Brutto maniaco che non sei altro! Tu prova solo a sfiorarmi con un dito e giuro che ti ammazzo!» esplode lei, colpendomi con la sua giacca di jeans zuppa d'acqua.
«Hey! Smettila! Mi stai infradiciando l'auto!» dico, parcheggiando.
«E tu allora smettila di provocarmi!» sbraita, scendendo dall'auto e sbattendo lo sportello.
Il suo pessimo caratterino mi attira sempre di più. Ma perché? A me lei non interessa, voglio solo il potere. Voglio essere il leader dei Gemini.
Esco dall'auto ed inseguo Eleonor , che si sta riparando nel cancello.
«Oh, avanti! Smettila di portarmi il muso. Entra pure» le dico, aprendo la porta e facendola entrare. Lei mi ignora ed entra in casa. Sarà una lunga notte , ci divertiremo di sicuro.

I'm in love with a psychopathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora