Eleonor White è una ragazza dagli enormi occhi blu, un sorriso contaggioso e una vita normale.
A Mystic Falls continuano a verificarsi strani casi di omicidi e sua madre ,indagando , scopre che il mondo in cui credeva di vivere in realtà non esist...
«Dove ti devo scaricare?» chiedo ad Eleonor. Da quando siamo entrati in macchina, non fa che guardare fuori dal finestrino . Devo averla fatta arrabbiare sul serio. Continua ad ignorarmi come se fossi trasparente e , ad essere onesti, la cosa mi da parecchio festidio. Odio essere ignorato soprattutto se la persona che lo fa si chiama Eleonor White. Questo pensiero è parecchio stupido e devo assultamente convincermi che di lei non mi importa niente... Già, devo convincermi. Il problema è che non ci riesco. Dopo l'ennesimo minuto di silenzio , prendo in mano la situazione. Fermo la macchina e mi volto verso di lei. «Ti ho posto una domanda ed esigo una risposta» sibilo, afferrandola per un braccio. Lei volta la testa verso di me e mi trafigge con lo sguardo. «Lasciami andare immeditamente!» urla, cercando di liberarsi. «Di sicuro, se ti rivolgi a me con questo tono , non lo faró. Non ti hanno mai insegnato le buone maniere? Sei molto sgarbata, Eleonor» le rispondo, rafforzando la presa sul suo braccio. Lei geme dal dolore e alza gli occhi al cielo «Sei patetico, Malachai! Sei il primo a rivolgerti a me con un tono superiore e sprezzante, quindi non ti permettere di farmi la morale perché non sei nella posizione giusta per poterlo fare».
Mio Dio, cosa le farei in questo preciso istante.
«Se tu non mi facessi arrabbiare in continuazione, magari potrei comportarmi meglio nei tuoi confronti!» le grido in faccia, lasciandola andare improvvisamente. Eleonor si massaggia il braccio e distoglie lo sguardo dal mio. Sembra ferita, delusa e ,certamente, arrabbiata. «Giusto, Kai. Continua pure a darmi la colpa. Tanto lo sappiamo tutti che è l'unica cosa che sai fare! Comunque non disturbarti, scendo qui» dice, afferrando il suo borsone e scendendo dall'automobile. Dopo aver sbattuto con forza lo sportello, comincia a correre sul marcipiede senza mai voltarsi. Cosa dovrei fare adesso? Correrle dietro e dirle che mi dispiace? No, non se ne parla proprio. Sbuffo e giro la chiave di nuovo, facendo rombare il motore della macchina. Schiaccio l'acceleratore e parto. Supero Eleonor, ma non posso fare a meno di fissarla dallo specchietto retrovisore. Dove starà andando? La vedo imboccare un piccolo viale e noto un cartello con su scritto : scuola superiore di Mystic Falls . Wow, sta andando a scuola... Ma a fare cosa? Improvvisamente capisco tutto. Mi ricordo di aver visto uno stemma sul suo borsone. Deve essere una cheerleader. Cavolo... Ho sempre avuto un debole per le cheerleader. Sarebbe eccitante vedere Eleonor ballare con un gonnellino e dei pon-pon in mano.
Ma che diamine sto pensando?!
Santa pace. Devo fare qualcosa... Ha già deciso: vado a trovarla all'allenamento.
Punto di vista di Eleonor
Non ci posso credere. Perché continua a trattarmi in questo modo? Kai è un sociopatico e non dovrei nemmeno dare molto peso alle sue parole, ma purtroppo lo faccio. Ci rimango male ed ogni volta riesco a stento a trattenere le lacrime. Corro a scuola e vado direttamente nello spogliatoio. Mi cambio ed indosso la mia divisa. Sono la capo cheerleader, dovrei comportarmi da leader. «Ragazze, eccomi qui. Scusate il ritardo» dico, raggiungendo il mio gruppo. «Eleonor! Finalmente!» urla la mia migliore amica. Nessuno sa dell'incidente. La macchina è stata bruciata ed i miei familiari sono stati cremati. Pensano tutti che la mia famiglia stia bene. «Scusatemi, davvero, ma ho avuto un contrattempo. Adesso possiamo iniziare. Avanti, ragazze, in posizione!» dico , accendendo lo stereo ed iniziando a ballare. Mentre mi muovo , cerco di sfogarmi e sento che tutta la tensione e lo stress che ho accumulato in questi giorni piano piano se ne vanno. «Forza!» grido, incitando le mie compagne a dare il meglio . Arrivate alla fine del balletto, io scendo in spaccata e chiudo gli occhi, sfoggiando un sorriso di sollievo. Siamo tutte immobili, nessuna di noi parla e quando sento qualcuno battere le mani e fischiare il sangue mi si ghiaccia nelle vene.
«Caspita! Hai talento, nanerottola» dice una voce fin troppo conosciuta. Mi alzo e mi volto verso Kai con gli occhi sbarrati ed i capelli dritti.
«Che cosa ci fai tu qui?» urlo, guardandolo furente. «Lo conosci? È un figo pazzesco!» sussurra Lily al mio orecchio . Io le tiro una gomitata e lei si immutolisce all'istante. Kai sorride e scende i gradini della palestra lentamente . «Eleonor, luce dei miei occhi, perché mi azzanni come un cane rabbioso?» dice, fermandosi a pochi passi da me. Incrocio le braccia al petto e assottiglio gli occhi «Non ho mai utilizzato un tono gentile e pacato per dialogare con te, non farne un dramma adesso» dico. Kai ride divertito e schiocca le dita. Dei tonfi sordi mi costringono a dargli le spalle e mi rendo conto che tutte le mie amiche sono stese a terra. Sembrano svenute, ma Kai potrebbe benissimo averle uccise. «O mio Dio! Che cosa hai fatto?!» grido , inginocchiandomi accanto a Lily . «Rilassati! Stanno dormendo» dice il sociopatico, mordicchiandosi il labbro inferiore. «Così non può continuare... Vattene via, Kai!» grido, alzandomi e spingendolo contro il muro. Kai ridacchia e mi afferra per i polsi, invertendo le posizioni : ora sono io quella in trappola. Sento il suo corpo contro il mio ed il suo respiro mi accarezza il naso. «Lo sappiamo entrambi che mi vuoi qui , accanto a te, attaccato a te, addosso a te» mi sussurra all'orecchio. Le gambe cominciano a tremarmi e le guance assumono la stessa tinta della bandiera della cina. Perché mi sta facendo questo? «Kai, spostati» dico, guardando qualsiasi eccetto il suo viso. Kai fa scivolare le sue mani dietro alle mie gambe e mi afferra per le cosce, sollevandomi da terra.
«Che cavolo stai facendo? Sei impazzito? Mettimi subito giú!» grido , cercando di divincolarmi dalla sua morsa. «Voglio provare una cosa, se tu me lo permetti» dice, pronunciando uno dei suoi incantesimi . In un attimo ci ritroviamo nello spogliatoio delle ragazze. Kai mi lascia andare ed io gli tiro uno schiaffo. «Oh, tesoro, questo non avresti dovuto farlo» sibila Kai, afferrandomi per un braccio e trascinandomi in una doccia. Grido, e cerca di scappare ma è tutto inutile: Kai è più forte di me. Mi spinge contro il muro ed io comincio a piangere . «Ti prego... Ti prego, Kai» sussurro. Lo stregone mi accarezza una guancia e scende giù, fino a sfiorarmi lo stomaco con la punta delle dita. «Shh... Chiudi gli occhi» sussurra. «Che vuoi farmi?» domando impaurita. Lui gioca con il bordo della mia gonna ed io chiudo subito gli occhi. Perché mi sta facendo questo? «Non farò niente di male. Voglio solo provare una cosa» dice, pressando le sue labbra contro le mie e coinvolgendomi presto in un bacio passionale. Che sta facendo? O mio Dio...
Kai Parker mi sta baciando!
Cerco di respingerlo , ma Kai pressa il suo corpo contro di me e mi morde il labbro inferiore, facendomi socchiudere le labbra. Vorrei tanto allontanarlo, spingerlo lontano da me ed urlargli contro ... Ma non ci riesco e rispondo al bacio. Le sue mani mi accarezzano il corpo ed io sussulto. Come può questo ragazzo farmi provare così tante emozioni contemporaneamente? Dopo qualche secondo, Kai finalmente si allontana e sorride divertito. «Uh... Non male. Certo mi aspettavo un po' più di collaborazione da parte tua, ma non fa niente» dice, scrutandomi con i suoi occhi blu.
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Io degludisco rumorosamente e mi porto una mano alla bocca. Lui mi accarezza una guancia e sussurra «Sfortunatamente , adesso ho da fare ma per le 20:00 dovrei essere ritornato a casa. Ci vediamo, piccola». Faccio per rispondergli, ma è ormai scomparso.
Quello che è appena successo non è normale. So che finirò per ferirmi, ma Kai mi attira sempre di più. Le sue labbra sulle mie, le sue mani sui miei fianchi mi hanno fatto sentire in paradiso . Ho quasi paura di tornare a casa questa sera. So che quando vercheró la soglia d'entrata, dovró vedermela con il diavolo.