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La lezione era noiosa e io non facevo altro che giocare con la mia matita,picchiettandola sul banco.
La professoressa mi faceva odiare questa materia,quando in realtà l'avevo scelta perché mi piaceva.

Michael non era venuto e ciò mi faceva dubitare della mia salute mentale.
Forse mi ero immaginata tutto,
Quando mai un ragazzo si potrebbe chiamare esattamente come il mio idolo?
Sospirai e guardai fuori dalla finestra,pure oggi pioggia.

La porta si spalancò e la professoressa cessò di spiegare.
Un giovane ragazzo si trovava davanti all'intera classe.

-Le sembra l'ora di arrivare?- disse la prof -Vada a sedersi-
-Mi scusi ma..-
-Non voglio spiegazioni vada a sedersi-

Michael mi guardò e sorrise,
Si chiamava come lui ed era pure identico a lui.
Era tutto molto strano.

Si mise seduto nel banco di fianco a me,
La prof continuò a spiegare.

...

-Ieri mi sono scordata di ridarti la giacca- dico arrossendo leggermente per l'imbarazzo
-Ma non preoccuparti,ne ho un altra. Tienila pure- mi dice
-Non posso accettare..-
-Invece si- sorrido -Ora che lezione hai?-
-Scienze- faccio una smorfia,lui beve la sua bibita e poi sorride.
-Io ho diritto- fa anche lui una smorfia,ma questa mi risulta estremamente buffa che scoppio a ridere. -Hey,non prendermi in giro-
-S–scusa m–ma..- continuo a ridere e lui fa lo stesso.

...

Rientro a casa e stavolta non è desolata come sempre.
Mi viene una fitta al cuore quando sento le loro urla,
E qualcosa che si rompe.
Salgo velocemente le scale e mi chiudo in camera.
Butto la borsa a terra,
E immediatamente mi tuffo sul mio letto.
Una lacrima comincia a rigare il mio viso,
Dando così inizio ad un pianto disperato.

Come posso raggiungo con la mano il mio cellulare che fortunatamente ha le cuffie collegate.

Play
Hold My Hand,parte a tutto volume nelle mie orecchie e nuovamente grazie a lui mi sento protetta.
Vorrei poter spiegare cosa provo quando sento la sua voce tramite il mio cellulare.
Beh,ci provo.
Uff,è difficile sapete?
Spesso ci penso e ci ripenso non trovando mai una sola cosa che descriva ciò che provo.
Ma d'altronde nessuna parola potrebbe descrivere la forza che lui mi dà ogni giorno.
Lui è il motivo per cui io respiro,
Lui è il motivo per il quale alzo la testa e vado avanti senza arrendermi,
Lui è il motivo per cui sono IO.
Non so perché,ma è semplicemente così.
Solo se sento la sua voce,
Che sia in un intervista registrata o in una canzone mi viene la pelle d'oca e sento dei brividi perché lui è con me nella sua musica.
Ho sempre immaginato come sarebbe stato incontrarlo e dirgli che lo amo.
Ma poi ci penso meglio e sono sicura al cento per cento che se lo avessi incontrato l'unica cosa che avrei davvero voluto fare sarebbe stata stringerlo in un abbraccio e dirgli "grazie".
Ma poi la realtà mi sbatte in faccia portandomi nello schifo di presente in cui lui non c'è.
Ma di una cosa sono certa lui rimarrà sempre nel mio cuore,e lo difenderò a qualsiasi costo..fino a che avrò voce e potrò dire che lui era ed è innocente!

Un messaggio che mi arriva sul cellulare mi distrae dalla canzone che stavo ascoltando,facendomi sbuffare.
Ma quando noto che è un messaggio di Michael un sorriso si forma sul mio viso.

-Hey,come stai?-
-Bene,tu?-
-Tutto apposto,ma tu sei sicura che stai bene?-
-Certo..cosa dovrebbe farmi stare male?-
-Non saprei...
Ti va di uscire?-
-Ora?-
-Si,passo a prenderti?-
-Certo!- sorrido e lascio il telefono sul letto mentre mi metto seduta,dovevo aggiustarmi. Aspettate,quando mai mi sono preoccupata di come mi vesto?

...

Michael sta arrivando,
Io sono ansiosa.
Voglio vederlo e onestamente non so perché.
Lo conosco da pochissimo ma ho tanta fiducia in lui,una fiducia che non provo da anni.

-Sono qui fuori!!- sorrido al messaggio e non esito a rispondere
-Eccomi,ora esco- esco di casa senza farmi sentire da nessuno,e vedo un auto difronte al cancello di casa mia.

Michael è fuori dall'auto,appoggiato ad essa mentre guarda il cielo.
Come diamine era possibile che era identico a Michael Jackson quando aveva 29 anni?
Cioè durante l'era di Bad.
Ma questo Michael aveva l'età mia,quindi 19 o 20 anni.
Negai con la testa,per distogliere tutti i pensieri che avevo e raggiunsi Mike.

•Pov's Michael•

-Lei è dolcissima,so che sta soffrendo..lo percepisco e non voglio che soffra-
-Michael,ti ho lasciato andare così l'aiutavi ad avere fiducia nelle persone giuste. Non puoi risolvere ogni suo problema-
-Ma io sento che sta male...non puoi dirmi di restare a guardare-
-Figliolo,tu ora sei un Angelo..non sei più umano. Devi stare attento a ciò che provi-
-Lo so..-

Abbassai lo sguardo e mi ritrovai con gli occhi lucenti di Christy.

-Che guardavi?-
-Il cielo- lei alzò lo sguardo
-Preferisco quando è così limpido..con solo qualche nuvola,che lo abbellisce rendendolo piacevole alla vista-
-Per fortuna il tempo è migliorato- lei mi guardò e sorrise,quanto era bella quando sorrideva.
-Non ne potevo più della pioggia-
-Perché?-
-Mi rende triste...- sussurrò
-Guardala in un altro modo-
-Come?-
-Non hai dei bei ricordi con la pioggia?-

Pov's Christy

Le sue parole risuonarono nella mia testa come un disco rotto che continua a suonare la stessa canzone.
Avevo dei ricordi belli?
Non lo so,forse ma adesso non mi veniva nulla in mente.
Ma perché?

«Sei sola,nessuno ti vuole bene e nessuno ha creato un ricordo piacevole con te»
La brutalità della mia parte interiore mi pugnalò con quelle parole.
Io ero sola.

-N-no- dissi sentendo un repentino nodo in gola,ma non potevo piangere. Sarebbe scappato pure lui da me,perché avrebbe visto la parte più vulnerabile che ho.

«Sei da sola..»

-Christy,che cos'hai?- disse preoccupato,guardandomi dritto negli occhi.
-Scusa,ma non me la sento di uscire- dissi allontanandomi da lui.
-Perché?-
-Voglio stare da sola..-
-Ma tu non sei sola,ora ci sono io con te- mi accarezzo la guancia e sorrise -Facciamo una passeggiata,così ti distrai un po'- suggerì lui e io annui senza dire niente,poi mi prese la mano e mi fece salire nella sua macchina.

Continua

You are not ALONE-Michael Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora