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Michael era un matto quando guidava,
Mi ha fatto prendere un colpo pochi secondi fa.
Ma tutta la mia paura passava quando sentivo la sua risata,così simile al mio Mike.
Mi aveva raccontato alcune cose di lui,ma poi aveva lasciato che fossi io a dire di più della mia vita.
Quella vita che io odiavo e che non volevo vivere.
Ma mi ero basata sul dire le cose principali.
Per esempio che vivo con i miei genitori e mia sorella,
Che ho scelto quella scuola perché inizialmente mi appassionava tanto,
Che la musica era la mia unica forza..

-Come puoi dire che è la tua unica forza?- chiese curioso e io risi
-Quando hai tante persone che cercano di darti il meglio ma sbagliano a darti il giusto amore cerchi un altro modo per sentire quel affetto non ricevuto. La musica è arrivata in mio aiuto quando avevo solo 5 anni.- sorrisi -Sentivo i litigi dei miei ogni santo giorno,ogni volta che aprivo gli occhi di prima mattina fino a quando li chiudevo di sera.- dissi e sospirai -Loro non hanno nessuna colpa,solo che non sono giusti per stare insieme- spiegai -Comunque un giorno mia sorella mi diede un mp3 e delle cuffiette. Mi aveva detto che così sarei stata meglio e che tutto prima i poi si sarebbe risolto- guardai il cielo dal finestrino -lì è cominciato tutto,la musica e sta l'arma che mi ha aiutato a fermare ogni male- sorrisi e continuai -ogni male che avrebbe potuto ferirmi-
-Come hai cominciato a conoscere Michael Jackson-
-Già ti avevo detto che purtroppo l'ho cominciato ad ascoltare dopo la sua morte- dissi continuando a guardare fuori -Ma in realtà lo avevo sentito prima,solo che non gli avevo dato tanta importanza. Avevo 4 anni e il film "Moonwalker" mi piacque tantissimo,era anche il preferito di mia sorella maggiore- sorrisi e posai lo sguardo su di lui che continuava a guidare. -Ma ho cominciato ad incuriosirmi di più a lui quando ho visto il telegiornale quel maledetto 25 giugno- dissi amaramente
-È stato così brutto?-
-Ho pianto senza nemmeno conoscerlo- ammisi -Vedevo le persone piangere e urlare disperate,mentre venivano intervistate- sentì come cominciavano a pizzicarmi gli occhi -E mi sentì male,tanto male a non sapere perché tanti lo amavano a tal punto di essere distrutti e altri continuavano a dire menzogne nei suoi confronti- lui afferrò la mia mano mentre guidava e sentì un brivido -Lui non meritava tutto il male che ha ricevuto e che tutt'ora riceve- una lacrima rigò il mio viso e sentì come la macchina si fermava.
-Si,però ha avuto anche l'amore di migliaia di fan che hanno continuato ad aver fiducia in lui. A credergli e lo hanno difeso sempre non lasciandolo mai solo-
-Ma lui ora non c'è più..- dissi piangendo e lui mi asciugò le lacrime delicatamente.
-Lui c'è,è sempre con te,qui nel tuo cuore- disse segnalando il suo cuore,io sorrisi e lo abbracciai forte -Non sei sola,Christy-
-Ora lo so Mike,grazie-

...

Quando finalmente mi resi conto di dove si era parcheggiato mi si illuminarono gli occhi.
Uno splendido lago,si mostrava in tutta la sua bellezza.
Michael afferrò la mia mano e mi fece cenno di uscire dall'auto.

Quando cominciammo a camminare mi accorsi del cambio di clima.
Faceva più freddo.
Avevo portato la giacca quindi in teoria dovevo stare meglio,ma continuavo a sentire freddo.

Quando senza accorgermene Michael appoggio il suo braccio sulle mie spalle,mi attirò di più a lui.
Lo guardai e io nostri occhi si incontrarono,poi sorrise.

-Hai ancora freddo?- chiese dolcemente
-N-no- balbettai,ma lui continuò a guardarmi. Poi si levò il cappello che aveva e lo sistemò sulla mia testa.
-Ti sta proprio bene- sorrise e io arrossi,lui continuava a guardarmi negli occhi. Non avevo mai avuto un contatto visivo così lungo con un ragazzo. Il mio viso era in fiamme e stavo tremando non più per il freddo ma solo per lui. -Vieni- mi prese la mano e mi trascinò verso un bar lì vicino.

Guardai le nostre mani unite e sentì come il mio cuore andava ad un ritmo troppo veloce per essere normale,lui provocava tutto questo in me?
Guardai l'interno di quel delizioso bar e vidi molti ragazzi della nostra età,
Tutte coppie per l'esattezza.
Una signora serviva ai tavoli,e posò il suo sguardo su di noi appena avanzammo verso il bancone.
Quando arrivammo lì davanti un altra signora ci sorrise.

-Salve,cosa desiderate ordinare?-
-Due cioccolate calde- disse Michael e poi mi guardò,almeno credo. Io ero intenta ad ammirare la torta di cioccolato che si vedeva dalla vetrina. Amavo i dolci,ed era da tanto che non mangiavo una buona torta al cioccolato. -e..una fetta di torta al cioccolato- stavolta alzai lo sguardo e incontrai quegli splendidi occhi marroni.
-Grazie..- dissi timidamente e lui sorrise teneramente

...

Quando mi ritrovai la fetta di torta davanti ai miei occhi,mi scordai di quello che stava dicendo Michael.
La signora lasciò anche le cioccolate calde e se tutto era buono come sembrava ero definitivamente in paradiso.
Finalmente n'è presi una fetta ed era..

-Deliziosa- dissi mentre assaporavo la torta e Mike rideva mentre beveva la cioccolata calda. Lo guardai male ma poi scoppiai a ridere,attirando l'attenzione di tutta la gente che c'era in quel bar.
-Perché ridi?- chiese lui confuso
-P-pe-rchè s-sei- dissi con difficoltà per via della risata che non riuscivo a controllare. Riuscì a dargli un fazzoletto e indicargli la faccia,era troppo buffo. Lui capì imbarazzato e si pulì quei baffi di cioccolato che gli si erano formati rendendolo estremamente buffo. -S-scusa,non volevo ridere- dissi più calma
-Tranquilla,solo che la prossima volta dimmelo invece di ridere come una matta- sorrise lui e io presi un altro tovagliolo e gli pulì un altro po' il lato del labbro.
-Eri ancora un po' sporco- lui arrossi e sentì come il mio cuore andava all'impazzata. Il momento di poco fa era stato rimpiazzato da uno più imbarazzante. Tolsi la mano e abbassai lo sguardo verso la mia torta.

-Com'è la torta?- chiese dopo un paio di minuti passati in silenzio.
-Buonissima..- dissi prendendo un altro pezzetto. -Voi assaggiare?- lui annui e così gli diedi quel pezzetto,lui lo mangiò. -Buona vero?-
-Si,davvero buona- beve un altro sorso di cioccolata calda,però stavolta senza sporcarsi.
-Michael?-
-Dimmi-
-Perché mi hai voluto aiutare..quel giorno?- domandai ansiosa di sapere la sua risposta,di sapere perché lui sia entrato nella mia vita così velocemente. Facendomi sorridere e facendomi voler andare avanti a vivere...in un mondo che non sentivo mio,ma che con lui aveva un senso.

Continua

Sono contenta che vi stia piacendo questa storia😊❤️
Ci sto mettendo tutta me stessa e tutto l'amore che ho per Michael,e sapere che vi piace mi spinge ad andare avanti.
Davvero grazie di leggerla e di commentare o di votare.

-Christy😘❤️

You are not ALONE-Michael Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora