Sembrava che sarebbe andato tutto bene,almeno era quello che speravo.
Ma le cose si sono complicate il giorno che sono uscita dall'ospedale.
Ho avuto un incontro con John in cui mi ha raccontato del malessere di Paris,la figlia di Michael.
Mi aveva accennato qualcosa quando ero un angelo,ma dopo che ero andata via dal paradiso mi ero scordato di alcune cose.
E questa era una di quelle "cose" che non avrei dovuto tralasciare.
Il fatto è questo;
Quando Michael è venuto a conoscenza che sua figlia stava male non ci ha pensato due volte ed è partito.
Ma non mi ha fatto finire di raccontargli le suddette regole del non essere più un angelo.
Ecco perché mi trovo su di un aereo verso Los Angeles.
Non so dov'è Michael e non so come rintracciarlo.
Sembra assurdo ma non mi risponde al telefono, è staccato da ieri sera.Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalla voce di uno dei miei cantanti preferiti.
Il volo sarà lungo e sarà meglio se dormo un po'....
Quando mi sveglio noto che mancano solo due ore all'atterraggio.
Un hostess mi sorride e mi chiede se desidero la colazione.
Annuisco e lei mi porge il vassoio contenente un succo di frutta e un tramezzino.
Le sorrido e va via spingendo il carrellino.
Mi metto a mangiare e di tanto in tanto guardo dal finestrino.
Inizialmente vedo solo tante nuvole ed il cielo che è di un celeste lucente e splendido,ma quando cominciamo ad avvicinarci a destinazione comincio ad intravedere il paesaggio visto dall'alto.«Dove sei Michael?»
...
Quando esco dall'aereoporto mi avvio per prendere la mia valigia,passo tutti i controlli e finalmente esco fuori.
Trovo un mucchio di gente che prende un auto o un taxi.
L'unica alternativa che ho sarebbe prendere un bus ma preferisco prendere un taxi che mi porta nell'hotel che avevo prenotato.
Non so se ho fatto bene ad avvisarmi in una città che nemmeno conosco ma in cui ho desiderato mettere piede fin da piccola.
Durante il tragitto che percorre il taxi osservo ogni minimo dettaglio affascinata.
Quando arrivo pago e dopo aver preso la valigia cammino verso l'ingresso dell'hotel.
Dico il mio nome alla reception e mi dicono il numero e il piano in cui si trova la stanza.
Prendo l'ascensore e arrivo al terzo piano,cerco la mia stanza e quando finalmente la trovo passo la carta/chiave così posso entrare.
Non è enorme ma basta per me,lascio la valigia accanto al letto e infine mi sdraio su di esso.-Come trovo un ragazzo in questa immensa città?- dico portandomi le mani sul viso -Michael!- sbuffò e mi metto seduta.
Guardo fuori dalla finestra e il cielo è diventato grigio,perfetto ci mancava soltanto la pioggia.
Un lampo di fulmine illumina tutta la stanza e la pioggia comincia a scendere come secchi d'acqua.
Mi avvicino alla valigia e tiro fuori una giacca col cappuccio,gli stivali e dei vestiti puliti.
Lascio tutto sul letto e mi dirigo verso il bagno,mi faccio una doccia calda ed esco qualche minuto dopo con l'accappatoio dell'hotel....
Prendo la mia borsa e metto dentro la carta/chiave,il cellulare,il portafoglio ed altre cose poi esco.
Nella hall non ci sono molte persone,ma le poche che ci sono mi guardano straniti quando mi infilo il cappuccio ed esco.Non so se anche a voi capita di uscire quando piove e sentire quell'odore di asfalto bagnato o roba simile?
Beh,io adoro la pioggia e quel odore mi fa ricordare tante cose.Per strada vedo le perso coprirsi con borse o con dei semplici ombrelli.
Sorrido stupidamente al pensiero di una delle mie canzoni preferite di Michael.-I was wandering in the rain
Mask of life, fellin' insane
Swift and sudden fall from grace
Sunny days seem far away- canto a bassa voce mentre cammino sotto la pioggia -Kremlin's Shadow belittlin' me
Stalin's tomb won't let me be
On and on and on it came
Wish the rain would just let me Be- sto per continuare quando sento la sua voce intonare quella canzone
-How does it feel
How does it feel
How does it feel
When your alone and your cold inside..
Like a stranger in Moscow
Lord have mercy..- non posso credere che è davanti a me con i capelli ricci tutti bagnati ad intonare questa canzone.
-Like stranger in Moscow
Lord have mercy- sussurrò io e lui sorride
-We're talkin' danger
We're talkin' danger baby
Like stranger in Moscow..- dice a scarsi centimetri dalle mie labbra
-Pensavo di non ritrovarti più- dico in sussurrò -Pensavo di averti perso- ammetto e lui senza dire nulla unisce le nostre bocche in bacio,la pioggia bagna i nostri visi e lui mi stringe più forte.
-Non ti lascerei nemmeno se fossi costretto a farlo- sussurra dolcemente -Lo capisci che io ti amo- sorrido e lui fa lo stesso mostrandomi i suoi perfetti denti bianchi -Ho trovato Paris- dice qualche secondo dopo
-Come sta?-
-In realtà non lo so, è scappata appena mi ha visto perché non voleva vedere qualcuno che gli ricordasse me- dalla sua voce sento il dolore che sta provando
-È normale,sei suo padre è vedere un uomo esattamente uguale a te dopo il dolore che ha provato per anni a non averti e.. è dura Michael per lei quanto per te-
-Hai ragione- gli accarezzo una guancia e lui prende la mia mano per poi baciarla -Scusa se sono andato via così ma- non lo lascio finire
-Hai fatto ciò che il tuo cuore riteneva giusto,ma non mi hai fatto finire di raccontarti tutto ecco perché sono qui- dico seria -Michael non puoi dire a Paris chi sei in realtà-
-Non posso chiedermi questo-
-È l'unica cosa che mi ha detto John che devi rispettare-
-Lei ha bisogno di me-
-Troveremo il modo di..-
-Non vuole vedermi! E non lo farà se non le spiego chi sono in realtà- dice disperato
-Michael..-
-Perché non viene qui e me lo dice lui- dice alzando lo sguardo verso il cielo
-Sono qui- la voce di John mi sorprende alle mie spalle -Michael ascoltami,le regole non le ho scritte io. Sai di aver già rischiato molto dicendo la verità a Christy non possono lasciarti commettere un altra volta la stessa cosa e lasciarti tranquillo-
-Voglio solo parlare con lei-
-Lo puoi fare ma lei non deve sapere chi sei- Michael si porta le mani nei capelli e poi guarda nuovamente l'angelo
-Dimmi che esiste un modo per dirle chi sono-
-Nei sogni- dico di punto in bianco ed entrambi mi guardano straniti -Michael le può apparire in sogno e parlare con lei- John sorrise e guardò il mio ragazzo
-Poi farlo-
-Come entro nei suoi sogni?-
-A quello ci penso io- dice l'angelo prima di posare una mano sulla spalla di ciascuno di noi e teletrasportarci nella mia stanza. -Vi avviserò quando dorme e tu portai parlare con tua figlia- dice a Mike che quasi in lacrime lo abbraccia -Ha bisogno di te,e dei tuoi consigli come quando ti aveva accanto- gli dici prima di scomparire.
-Avrei voluto esserci quando stava male,quando si sentiva sola..- lo abbraccio e ci mettiamo seduti sul letto -La amo così tanto-
-Anche lei ti ama,sei la sua forza ed normale che si senta persa senza di te. Sei suo padre e lei dato tutto l'amore possibile fino all'ultimo giorno- lui sorride e gli asciugo una lacrima -Andrà tutto bene-
-Lo spero tanto-
-Fidati di me- bacio la sua fronte e poi lo abbraccio di nuovo -Sarà meglio che ti fai un bagno caldo o ti prenderai un raffreddore-
-Si,ma non ho dei vestiti di..- mi avvicino alla valigia e tiro fuori una camicia e un pantalone -Hai pensato a tutto- sorride
-Sapevo che non avevi portato niente-
-Come farei senza di te?- dice prima di baciarmi
-Come farei io- dico e lui ride -Dai vai a farti il bagno- ridendo va verso il bagno e poi urla un "ti amo" al quale non rispondo ma sorrido soltanto.Continua❤
Non so come scusarmi per il ritardo nel pubblicare questo capitolo 🙈
Spero vi piaccia questo capitolo un po' diverso dagli altri.
La storia sta arrivando piano piano alla fine e sinceramente vorrei non arrivasse perché la amo troppo.
Un'altra cosina ho iscritto questa storia ai wattys2017💕E niente grazie di leggere questa FF e di votare e commentare
Vi voglio tanto beneeee 😘
*Ah,un'altra cosa esattamente un anno fa pubblicavo il 3° capitolo...Ciò significava che oggi è il mio compleanno (faccio 19 anni😅) e che sono davvero lenta ad aggiornare visto che sto al 15° capitolo dopo un anno🙈😝
Ora si vi saluto e al prossimo capito,spero molto presto❤-Christy 😎✌
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You are not ALONE-Michael Jackson
Fanfiction-Tu non sei sola,ti proteggerò finché potrò..ti amo e nessuno potrà allontanarmi da te- quelle parole la colpirono a tal punto da arrivarle al cuore,le lacrime cessarono dando via ad un allegria che le fece sfoggiare uno dei sorrisi più belli del mo...