Urd Geales

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(T/n)=tuo nome
(T/c)=tuo cognome

"Mamma! Mamma!" "Che c'è?" Mi chiese. "Mi hanno accettata nel balletto!" Mia madre mi guardò con disapprovazione. "(T/n)...la danza classica costa e noi non possiamo..." "Non ti preoccupare. Hanno detto che vedono del talento in me. Sono disposti a offrirmi una specie di borsa di studio in modo che io possa..." Mi bloccai vedendo la sua espressione contrarita. "Parlane con tuo padre." Sospirai, in casa era sempre lui ad avere l'ultima parola, ma non aveva importanza. Mi ero impegnata molto per riuscire a entrare a far parte del balletto, era l'occasione di realizzare il sogno della mia vita.Dovetti impegnarmi molto, ma alla fine riusciì a convincerlo.

Fui la prima a presentarmi alle prove, volevo che sapessero quanto ci tenessi. Le altre ragazze non mi guardavano troppo bene, cercai di non darci troppo peso. In fin dei conti perché preoccuparsene? L'importante era che fossi lì per ballare, il resto non contava.

"Ragazze, mi raccomando, anche se sono solo delle prove, non fate errori, avremo degli ospiti." Iniziai ad agitarmi. "Non le terrorizzi." Un uomo dai capelli bianchi entrò, ma aveva le orecchie a punta e gli occhi rossi. Era un vampiro. I suoi occhi si posarono sui miei. Quando mi resi conto che tutte le altre si erano inchinate arrossiì e mi affrettai a inchinarmi a mia volta, chiedendomi chi fosse.

Le prove continuarono senza problemi, anche se avevo la sensazione che qualcuno continuasse a fissarmi.

Nell'uscire fui fermata da un'altra ragazza. "Volevi farci uccidere tutte?" Io impallidiì. "Hai una vaga idea di chi fosse?" "Vi prego, non litigate per colpa mia." Il vampiro era rispuntato. Continuava a fissarmi. "Balla molto bene (T/n), spero di vederla presto sulla scena." E se ne andò. La ragazza mi guardò in cagnesco prima di sparire. Io rimasi un attimo immobile. Ma chi era? E, soprattutto, come faceva a sapere il mio nome?

Più passavano i giorni e più mi sentivo a disagio. Lui era sempre lì. E la cosa mi preoccupava. Avevo paura che volesse semplicemente dissanguarmi.

Nonostante ciò continuai ad andare finché un giorno mio padre scoprì una cosa. Non avevo nessuna borsa di studio, qualcuno stava pagando per me. Allora raccontai del vampiro. Mio padre mi proibì di uscire di casa. Provai a farlo ragionare, ma disse che quel mostro voleva solo approfittarsi di me. Poco dopo mia madre si ammalò gravemente, ma noi non avevamo abbastanza soldi per pagarle le cure. Un giorno ebbe una crisi particolarmente grave, se non l'avessero curata subito sarebbe morta.

Mio padre stava cercando in tutti i modi di convincere i medici che saremmo riusciti a pagare, quando una voce maschile interruppe le sue suppliche. "Curatela, penserò io a tutto." "E voi chi
.." Prima di finire la frase mio padre vide la persona che aveva parlato, impallidì e si inchinò farfugliando qualcosa. Io riconobbi subito quella voce, ma quando mi girai, restai come l'altra volta a osservare quel bellissimo vampiro. "Inchinati, stupida!" Mi sussurrò mio padre. "La prego, non lo faccia." Il vampiro mi si avvicinò. "Sembra che non sappiate ancora chi sia. Lasciate che mi presenti. Mi chiamo Urd Geales, secondo progenitore." E mi tese la mano. "(T/n) (T/c)." Lo fissai senza sapere cosa fare. "Le dispiacerebbe lasciarci soli per un momento?" Mio padre se ne andò e io lo guardai disperata. Come poteva lasciarmi sola con quell'individuo? "Stai tranquilla (T/n), non voglio farti del male." "Che cosa vuole da me?" "Perché hai privato il balletto del tuo talento?" Sgranai gli occhi. Dunque era lui che aveva pagato. "La ringrazio molto per quello che ha fatto per me,..." "Dammi del tu, ti prego." Lo guardai disorientata. "Non posso accettare i tuoi soldi. Neppure ci conosciamo." Urd sorrise. "Sei una bravissima ballerina." E si avvicinò sollevando una mano sulla mia guancia. "E bellissima." Sussurrò. Divenni rossa. Abbassò la testa finché le nostre labbra si incontrarono. Il mio primo bacio, con un vampiro. Uno che poteva avere qualsiasi cosa e che invece era qui, con me. "Posso invitarti a cena?" "Ma..." Sussurrai io. "Niente ma. Spero che tu decida di tornare nel balletto. Perché, in tal caso, avrò la fortuna di avere accanto a me la ballerina più brava che conosca."

Owari No Seraph One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora