Mikaela Hyakuya | Parte 2

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(T/n) si massaggiò l'ormai enorme pancione, poi, improvvisamente, sentì una forte fitta nel basso ventre. Le sfuggì un gemito. Mika, poco distante da lei, spostò lo sguardo sulla ragazza e si precipitò su di lei. "(T/n)? Cosa c'è? Qualche problema col bambino?" (T/n) stava per rispondere, quando un'altra fitta si presentò. Fece un profondo respiro. "Ho delle fitte... Magari sono..." Mika sgranò gli occhi. "Ti porto in ospedale, (T/n)." Lei annuì.

La ragazza chiuse gli occhi cercando di non produrre il benché minimo suono, ma non era in grado di contenere i suoi gemiti di dolore. E, man mano il tempo passava e le contrazioni aumentavano, più il dolore diventava insopportabile. Sapeva che il parto era una faccenda dolorosa, ma non si sarebbe mai aspettata che facesse così male. Ormai erano ore che era lì. Mika nel frattempo continuava a starle vicino e cercava di consolarla, potendo solo immaginare il dolore che la sua (T/n) stava provando, ma era anche molto emozionato. Presto, o almeno sperava, sarebbe diventato padre e avrebbe scoperto se si trattava di un maschietto o di una femminuccia.

Finalmente, dopo un lungo travaglio, un nuovo pianto inondò la sala. "È un maschietto." (T/n) sorrise tra le lacrime mentre il medico le consegnò il piccolo tra le braccia. Sia lei che Mika osservarono quella piccola creatura, felici come non mai. "Potremmo chiamarlo Yuu." Sussurrò Mika. La ragazza continuò a guardare il suo piccolo. "Facciamo che non ho sentito." Mika rise. "Era solo una proposta."

"Eccoci a casa!" Sussurrò (T/n) con il bambino tra le braccia. Mika entrò, chiudendo la porta. "Benvenuto a casa, Leo." E Mika diede un lieve bacio sulla testa del piccolo. Il bambino rise. "Mi sa che fra poco dovrà mangiare..." "Come posso aiutarti, (T/n)?" "Tienilo mentre mi preparo." Allora Mika prese il bambino e lo strinse tra le sue braccia. "Sei bellissimo." Gli sussurrò. "Proprio come la mamma." Leo fece un versetto. "È modesto." Sussurrò (T/n) divertita. Mika non staccò gli occhi dal figlio. "Oh, ma io credo che quel versetto fosse più per la mamma bellissima, vero Leo?" Mika sollevò lo sguardo sulla ragazza, vedendola guardarli con quello sguardo amorevole che tanto amava.

Dopo averlo fatto mangiare e dopo che si fu addormentato, (T/n) continuò a tenerlo tra le sue braccia, incapace di lasciarlo. Mika le diede un bacio sulla guancia. "Posso portarlo a dormire io? È quasi mezz'ora che lo stai tenendo. La ragazza rise. "Sei geloso di tuo figlio?" "Sì. Sono geloso del fatto che sua madre passi tutto il tempo con lui, senza lasciarlo al suo papà." Si chinò sulla ragazza unendo le loro labbra in un bacio. (T/n) si staccò. "Se lo riporti a dormire, avrò entrambe le mani libere..." Sussurrò maliziosamente. Mika prese il piccolo tra le sue braccia. Poi guardò (T/n). "Grazie, amore." "Per cosa, Mika?" "Per avermi regalato un bambino bellissimo, per essere qui accanto a me. Per essere diventata parte della mia famiglia. Sono così felice di averti accanto. E questo bambino non è altro che il simbolo del nostro amore, è nato dal nostro amore... Ti amo, piccola mia." (T/n) aveva gli occhi lucidi. "Ti amo anch'io Mika." Mika le sorrise. "Stavo pensando una cosa, (T/n). Questa è la prima notte che Leo passerà a casa. Potremmo dormire tutti insieme nel lettone, cosa ne pensi?" "È una bellissima idea, amore."

02/08/2017

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