capitolo 13.

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Per il pomeriggio decisi di tornare a casa,non avevo voglia di passarlo con Travis e mia madre era partita per lavoro quindi potevo rilassarmi.
Arrivata buttai lo zaino sul divano e cominciai a farmi una doccia,misi il pigiama e andai sul letto a guardare un po di tv; ricordai che dovevo chiamare Martina per raccontargli tutto ma poi ci ripensai e volli tenerlo per me.
Suonarono al campanello per quattro volte di seguito,corsi giù per le scale -quasi ammazzandomi- e aprii -Travis,l'ultima persona che volevo vedere sulla faccia della terra- "che vuoi Tra'?" chiesi scocciata alzando gli occhi al cielo, "volevo scusarmi per la reazione di sta mattina,io non sono abituato con le vergini e non sapevo che lo fossi.." disse cercando di trovare il mio sguardo,squillò il telefono -non è possibile,tutto a me!- corsi in camera a prenderlo lasciando Travis sulla porta, "Si Martina sono libera alle 19" dissi cercando di raggiungere Travis,attaccai a Martina prima che potesse finire di parlare e notai che si era seduto sul divano a guardare la televisione.
"Cosa fai?!" urlai,si girò di scatto e scoppiò a ridere -sicuramente ero diventata tutta rossa- lasciai perdere e mi sedetti anche io dalla parte opposta alla sua,mi fece cenno con la mano di venire vicino a lui ma lo ignorai allora venì lui da me e mi cinse la vita con un braccio,poi si fermò e con due dita mi alzò il mento "è stato così brutto ieri sera?" chiese sorridendomi..."no anzi,però io..non pensavo di arrivare a questo punto, cioè tu sei il più figo della scuola ed io è come se non esistessi..." stavo per piangere ma mi trattenni,con la mano mi asciugò le lacrime come fece la prima volta che mi vide piangere e mi stampò un bacio vicino alla bocca.

Non tutti hanno cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora