capitolo 22.

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Non faceva altro che chiedermi perché ero scappata in bagno senza motivo,gli dissi che mi faceva male la pancia cercando di convincerlo perché sinceramente non sapevo più che scusa dargli.
Mi odio,odio l'amore che provo per lui,so che forse non dovrei parlarne ma la mia tentazione era più forte di qualsiasi altra cosa,così iniziai "senti tra',prima ho ripensato alle parole che hai detto e penso di aver capito che provo realmente qualcosa per te.." la porta si aprì e vidi il piccolo Luca sbucare dal lato di essa,"cosa ci fai qui Luca?" chiese Travis,"niente volevo giocare un po con Nicole" disse venendo nella mia direzione ed aggrappandosi al mio braccio cercando di farmi alzare; "no lei ha da fare con me,vai via!" urlò facendogli capire che poteva arrivare in un altro momento.
"dicevi?" mi chiese fissandomi le labbra,"che per me non sei solo un amico", il destino ce l'aveva con me dio! Il telefono squillò e lessi il nome di Martina,-bene- dissi tra me e me,"pronto?" urlai nervosa, "che succede?" chiese lei impaurita,e doveva esserlo! Mi ha interrotta mentre spiegavo i miei sentimenti a Travis.
"niente dimmi pure"
"questa sera hai da fare?perché devi aiutarmi a scegliere un vestito per uscire con Josh"
"mh non lo so,devo sentire mia madre"
"va bene a sta sera"
Ma cosa non aveva capito del mio non lo so? ,nell'esatto momento in cui cercai di ricominciare il mio discorso Travis mi si precipitò sulle labbra ed io non feci altro che ricambiare,si avvicinò al mio orecchio e sussurrò "forse dovremmo far spazio ai nostri sentimenti" e riprese a baciarmi ma con molta più delicatezza.
Misi le gambe intorno alla sua schiena così da poterlo avere solo per me,mi prese i fianchi e mi ritrovai sopra di lui, "sei stanca o mi vuoi avere ora solo per te?" non sapevo cosa dirgli sinceramente,di sotto c'era mia madre ed il pericolo di essere scoperti era al limite però non potevo resistere per un altro giorno.
Non gli diedi neanche una risposta che gli presi il viso tra le mani e lo baciai,mi sfilò con calma la maglietta non staccandosi mai da me,ci ritrovammo in quel letto che ci fece da culla per il nostro piccolo amore,mi sentivo amata,ora potevo dire di essere sua,mi prese per i fianchi e mi fece sdraiare accanto a lui,da una parte ero stra felice,dall'altra preferivo sprofondare in un buco nero per quello detto prima,e la mia vergogna prese il sopravvento su di me,quel discorso non lo tirammo fuori per tutto il giorno,mentre cercavo il pigiama mi ricordai che sta sera dovevo andare da Martina,quindi presi la prima borsa che mi capitò e ci misi i trucchi,uscii di casa senza avvisare nessuno e mi avviai per casa di Martina,nel vicolo vidi una coppia,sembravamo io e Travis pochi giorni prima..subito i miei pensieri vennero interrotti quando andai a sbattere contro un ragazzo,David -OVVIAMENTE- cercai di andarmene il più veloce possibile quando mi sentii il polso bloccato,mi prese le mani e mi portò in quel vicolo in cui poco prima c'era quella coppia di fidanzati,mi sbatté al muro e cominciò a sfilarmi i pantaloni.
"DAVID!" urlai
"stai zitta!"
"ma tu sei pazzo! lasciami stare"
infilai i jeans e corsi a casa di Travis,solo lui mi avrebbe difesa,in quel momento non pensai neanche a Martina e suonai disperatamente a casa di Travis,aprii la porta e mi vide disperata,non mi ero resa conto che piansi poco prima,mi prese il polso come fece David e mi portò in camera sua.
"che succede piccola?"
"d-david"
"cosa?che è successo?"
"mi stava"
"parla Nicole dio!"
"per stuprare"
"dove?"
"in un vicolo"
"perché prima sei andata via? ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"no tu no,dovevo andare da Martina, ODDIO MA ASPETTA! devo avvisare Martina!"
"ora non ti preoccupare per lei.."
"ma doveva uscire con Josh"
"si ma David ora dov'è?
"e io che ne so! sono scappata"
"esco e lo vado a cercare"
"no Travis vengo con te!"
"piccola,non voglio che vedi cose brutte"
"per favore"
"okey però quando urlo scappa devi andartene"
"capito"
Uscimmo di casa e lui mi abbracciò dandomi un bacio sulla fronte, "non ti farai male vero?" chiesi impaurita ricordando cosa successe prima in quel vicolo che mi fece da terrore per pochi minuti.

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