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Dopo questa delusione ero certa che per un bel periodo avrei chiuso con le storie d'amore, avrei pensato solo a me stessa senza preoccuparmi di trovare un ragazzo che mi completava. L'unica cosa che mi rallegrava era l'appoggio e il sostegno della mia amica, non mi aveva abbandonato, mi stava sempre accanto e mi ascoltava dandomi consigli preziosi. Dopo qualche mese andai dal parrucchiere perché avevo deciso di cambiare look, infatti mi feci fare un taglio scalato con colpi di sole biondi, all'improvviso squillo' il cellulare, vidi il nome sullo schermo e mi immobilizzai. Era Manuel, risposi freddamente:
< Pronto, che vuoi?>
< Ciao, adesso ti passo un mio amico che ti vuole conoscere.>
< Aspetta un attimo>
Non mi diede il tempo di obiettare, sentii solo un altra voce che disse:
< Ciao sono Alessandro, è un piacere conoscerti, ti va di prenderci un caffè insieme?
< Ciao sono Alexis, ti ricontatto io, mi passi gentilmente Manuel>
< Ok va bene, alla prossima.>
< Ma chi cavolo mi hai passato, non puoi prendermi in giro e sparire poi chiamare per farmi conoscere un tuo amico! Sei fuori. Non puoi pulirti la coscienza facendomi fidanzare con uno, mica sei cupido. Lasciami in pace>
< Stai calma, già gli ho dato la tua email, numero di telefono e il contatto della chat. E' un bravo ragazzo dagli almeno un occasione>
< Non conosci la privacy! Non ti ho dato il permesso di fornire i miei dati, non ho parole! Sono arrabbiata, se avessi fatto la stessa cosa a te?>
< Hai ragione, scusa. Facciamo così, vi prendete qualcosa da bere, parlate poi se sono rose fioriranno.>
Gli attaccai il cellulare in faccia. Avevo voglia di prenderlo e dargliene di santa ragione, come può un individuo comportarsi così. Che faccia tosta. Meglio perderlo che trovarlo uno così, che stupida sono stata a trovarlo interessante, ero felice però che non mi ero innamorata perché mi avrebbe fatto soffrire molto. Sasha mi guardò e capi' all'istante che volevo andarmene subito, prese la borsetta e uscimmo. Gli raccontai cosa mi aveva detto e il suo gesto irrispettoso, lei mi guardava con gli occhi sgranati, di certo anche per lei il comportamento di Manuel non era stato dei migliori, però ero proprio curiosa di vedere questo ragazzo, quindi ci precipitammo a casa mia e accesi il pc. Non mi colpii' la sua foto anzi dissi che non mi piaceva e mi ripromisi che non appena Manuel si fosse fatto vivo, gliene avrei dette di tutti i colori senza contenermi. Ero molto delusa, speravo che almeno, per una volta, potevo aver fortuna in amore, ma anche questa volta mi andò male. La sera stessa mi contatto' Alessandro ma non gli risposi e lo evitai anche successivamente infatti lui, dopo molti tentativi, mi disse che aveva capito che non volevo conoscerlo e smise di cercarmi. Ero molto sollevata perché così almeno non potevo sentirmi in colpa nell'evitarlo. Qualche settimana dopo io e la mia amica insieme alla sorella e alla madre, andammo a pranzo in un fast food nel centro commerciale vicino casa, d'un tratto vidi arrivare Alessandro accompagnato da un amico, era molto diverso dalla foto perché lo riconobbi appena e constatai che quell'immagine di profilo della chat non gli rendeva giustizia. Era un bellissimo ragazzo, rimasi a bocca aperta, pensai che ero stata una stupida ad accantonarlo così. Lui mi salutò dicendo:
< Ciao Alexis, finalmente ci incontriamo.>
Io arrosii' all'istante e gli risposi;
< Effettivamente potevamo vederci prima, ti presento Sasha, la sorella Clara e la mamma Giulia.>
Non mi era mai capitato di restare senza parole di fronte a un ragazzo, eppure quel giorno non riuscii' a formulare una frase. Alto, moro con capelli corti fissati con il gel, fronte stretta, occhi castani ravvicinati, bocca carnosa, fossetta sul mento, zigomi alti, fisico atletico risaltato da una maglietta aderente che delineata i muscoli delle braccia e del petto, un jeans vita bassa con cintura nera e scarpe sportive. Insomma, era veramente stupendo. Appena si allontanò gli mandai un messaggio chiedendo scusa del mio comportamento poco educato e gli chiesi quando potevamo incontrarci così potevo farmi perdonare in qualche modo, mi rispose che se volevo, potevo raggiungerlo nel tardo pomeriggio a un distributore di benzina vicino casa sua. Accettai all'istante e finii' subito il pranzo per poi riaccompagnare tutte a casa. Sasha si raccomando' di chiamarla dopo l'appuntamento e di raccontarle tutto. Andai a casa, misi una maglietta nera con lo scollo a v, una paio di pantaloni scuri e stivali con tacco, mi lisciai i capelli e uscii'. Appena arrivai lui già mi stava aspettando, accostai la mia auto alla sua, abbassai il finestrino e mi disse:
< Scendi dall'auto e fammi una sfilata, ti ho visto seduta e sono curioso di vederti in piedi>
< Ok, è una richiesta un po' insolita per un primo appuntamento ma accetto>
Scesi, feci una passeggiata come se fossi su una passerella, e mi avvicinai a lui:
< Va bene così? Soddisfatto o c'è qualcosa di cui lamentarti>
< No no, perfetto. Devo ammettere che ti ha descritto bene Manuel, sei veramente una bella ragazza e non nego che sono felice che tu ti sia presentata, ci sono rimasto male dei tuoi continui rifiuti e volevo chiedertene il motivo.>
< A dire la verità vedendo la tua foto non mi sei piaciuto, ma sinceramente dal vivo fai un altro effetto e appena ti ho visto ho subito capito che a volte non dobbiamo fermarci davanti a delle immagini ma conoscere le persone dal vivo. Una lezione che non dimenticherò, sbagliando si impara e spero che possiamo rivederci.>
< Se magari mi avessi detto subito queste cose ti spedivo subito altre foto così almeno potevi scegliere quale era la più carina. Scherzo, mi fa piacere che hai detto la verità, non ci sono ragazze così dirette e schiette. Per questo motivo voglio conoscerti meglio, magari a cena fuori.>
< Va benissimo per me, ci sentiamo telefonicamente così organizziamo un uscita>
< Ottimo, adesso però devo andare, mi aspettano ma ci sentiamo presto. Ciao>
E se ne andò via, rimasi in auto per qualche minuto, mi ritenevo in qualche modo fortunata, avere una seconda chance per conoscere una persona che forse poteva rendermi felice. Telefonai a Sasha e gli dissi che sarei passata a prenderla così da raccontargli ogni cosa, non stavo nella pelle e parti' subito senza perdere tempo.

The Infinity Story # Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora