Beatrice's pov
Dopo un tempo che mi parve infinito,la porta della mia stanza d'ospedale si aprí ed entró il dottore.Il cuore inizió a battermi forte.
Ero sempre piú nervosa.
Avevo bisogno di sapere come stesse Marco.
Si avvicinó al mio letto e rimase lí,fermo,guardandomi fisso negli occhi.
Aveva un'espressione cupa.
"Signorina...temo di doverle dare una brutta notizia." disse.
A quel punto sentii il respiro venirmi a mancare.
Quella frase era esattamente ció che non avrei mai voluto sentire.
Il dottore non aveva ancora detto nulla,eppure sapevo giá cosa voleva dirmi.
Avevo quell'orribile presentimento che non mi lasciava tregua.
Inspirai a fondo,cercando di riprendere l'autocontrollo necessario a parlare.
"Lui...non ce l'ha fatta vero? È questo che vuole dirmi?" dissi,mentre le prime lacrime iniziavano a pizzicarmi gli occhi.
In quel momento sperai che smentisse la mia affermazione.
"Signorina...mi dispiace...abbiamo fatto tutto il possibile,ma come previsto l'intervento è stato molto complesso e lui non è riuscito a superarlo." disse il dottore,con voce piatta.
In quel momento il mio cuore smise letteralmente di battere.
Non avevo nemmeno le forze per respirare.
Sentii un vuoto nel petto che scavava sempre piú a fondo,causandomi un dolore insopportabile.
Ogni singolo muscolo del mio corpo era totalmente paralizzato.
Era come se mi avessero appena sparato venti proiettili.
Non poteva essere vero.
Non potevo aver perso la persona che amavo piú di me stessa.
Un'ingenua parte di me non voleva credere alle parole che avevo appena sentito,e sperava che Marco fosse ancora vivo.
L'altra parte,peró,era pienamente consapevole del fatto che lui non ci fosse piú.
"Signorina...le lascio un po' di tempo per riflettere. Si faccia sentire se ha bisogno di qualcosa." disse,per poi uscire dalla stanza.
E cosí rimasi solo io,assieme al dolore che iniziava a diventare sempre piú opprimente.
*****
Mi svegliai di soprassalto,col fiatone.
Solo allora mi resi conto di essermi addormentata,e che tutto ció era stato solo un brutto sogno.
Tirai un enorme sospiro di sollievo.
In quella stanza d'ospedale peró c'ero davvero,e in quel momento Marco si stava sottoponendo all'operazione.
La preoccupazione inizió a farsi sentire nuovamente,tormentandomi.
Sospirai.
Sperai con tutta me stessa che ogni cosa andasse per il verso giusto.
Non potevo perdere Marco.
Lui in qualche modo era ció di cui avevo bisogno per stare a galla.
Senza di lui,sarei sicuramente affondata.