APRILE
Beatrice's pov
La primavera era ormai giunta alle porte.L'inverno era passato molto in fretta,e per noi tutti era stato un periodo molto intenso.
Marco era costantemente fuori casa per la promozione dell'album e io facevo avanti e indietro dall'ospedale fra un'ecografia e l'altra.
Subito dopo,Marco era partito per un tour di instore che lo ha portato in molte librerie d'Italia e lo ha tenuto occupato da dicembre fino a gennaio.
Mi aveva proposto di seguirlo,ma con il pancione che diventava via via sempre piú grande non me la sentivo di fare tutti quegli spostamenti.
Durante le vacanze di Natale,fortunatamente,Marco non ha avuto molti impegni.
Abbiamo trascorso il Natale e quindi anche il suo compleanno a casa dei suoi,a Ronciglione.
Non appena tornati,peró,Marco era dovuto partire per Madrid per la promozione del suo disco in spagnolo.
Me lo aveva giá detto,ma per un po' non ci avevo piú pensato.
Quando avevo realizzato che sarebbe partito,quindi,ero stata davvero male.
Non potevo seguirlo e,anche se si trattava solo di una settimana,stare lontana da lui in un periodo delicato come quello mi costava molta fatica.
Fortunatamente,come sempre,c'era Carlotta al mio fianco.
Lei sembrava aver riacquistato finalmente la serenitá,lasciandosi la storia con Riccardo alle spalle.
Ha spostato tutta la concentrazione su di me,accompagnandomi alle ecografie e aiutandomi a completare gli ultimi acquisti per la bambina.
Marco era poi tornato,ma si era subito chiuso in studio per le prove del tour che sarebbe partito alla fine del mese.
Come sempre prima di un tour,era sempre agitato e costantemente in ansia.
Voleva che tutto fosse perfetto,nei minimi dettagli.
Spesso era nervoso e di umore nero,quindi cercavo di non pressarlo e di lasciarlo in pace.
Anche in quel momento mi trovavo a casa da sola,Marco era in studio dalla mattina presto.
Per via di tutti i suoi impegni lo sentivo costantemente distante da me.
Anche quelle poche volte che era al mio fianco,percepivo che la sua mente era altrove.
Tuttavia non gliene facevo nessuna colpa.
Ormai lo sapevo,la sua vita era la musica e lo sarebbe sempre stata.
Era giusto cosí.
Non avevamo ancora fissato la data per il matrimonio.
Sarei dovuta andare a comprare il vestito assieme a mia mamma,Carlotta e Marta ma avevo deciso di rimandare.
Spesso mi soffermavo ad osservare l'anello che avevo al dito e fantasticavo sul momento in cui avrei finalmente giurato amore eterno a Marco.
Speravo con tutto il cuore che arrivasse presto.
Sospirai e lasciai che tutti quei pensieri defluissero dalla mia mente,e mi alzai per farmi un caffè.
Andai in cucina ed iniziai ad armeggiare con la macchinetta.
Carlotta era uscita per fare la spesa,quindi sarebbe tornata dopo qualche minuto.