Capitolo 5

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5.



«Cosa diavolo stai facendo?!»

Quell'esplosione di... no, non era collera, era semplice incomprensione, o totale confusione, condita con una buona dose di maleducazione, mi fece spaventare.

Risollevai in fretta testa, fotocamera e busto e, con un velo di neri capelli a coprirmi il viso, sbuffai dicendo: «Beh? Che c'è?»

Scostai parte della liscia chioma con un gesto secco della mano, e l'azzurro dei miei occhi si schiantò contro l'acquamarina di quelli di Ronan.

I suoi, erano sconcertati.

I miei, spazientiti, ne ero sicurissima.

«Te ne stavi a... a...»

Balbettò, non sapendo se essere furioso o imbarazzato e io, con una scrollata di spalle, parlai per lui.

«A sedere per aria, appesa al tuo muretto a testa in giù, lo so. Stavo cercando di fotografare una lumaca.»

Ronan strabuzzò gli occhi e, chiaramente, mi giudicò pazza da legare.

Mi sistemai i capelli con gesti nervosi delle mani – perché non me li ero tagliati? Vanità, che brutta bestia – e cercai di spiegarmi meglio.

«Sto preparando un articolo sulla flora e la fauna locale, e quella che ho visto sul tuo bel muretto era una cepaea nemoralis

«Che sarebbe?» borbottò Ronan, arricciando le sopracciglia, ancor più confuso di prima.

Mi appoggiai al muretto di cinta e, accavallate le caviglie, dissi: «Ci sono studi in corso per stabilire come questa specie in particolare di bavosa conchigliata sia giunta qui in Irlanda, e molti pensano si sia fatta un viaggetto dall'Inghilterra fino alla nostra bella isola tramite barca. Insomma, è un'immigrata clandestina da almeno... ottomila anni, più o meno.»

Quella notizia parve confonderlo ancora di più. Ma gli fece anche sorgere un anomalo sorrisino ai bordi della bocca.

Accarezzai l'idea di buttare lì una battuta solo per vedere se si sarebbe messo a ridere, ma poi lasciai perdere.

Non ero lì per sgrossare il suo manto di burbero orso.

«Sei una malacologa?»

Fu il mio turno di apparire vagamente sconcertata.

«Se è un reato, smentisco su tutta la linea.»

Ancora quel sorrisetto. E tremava, premeva per uscire allo scoperto.

«E' uno studioso di molluschi, e i gasteropodi fanno parte dei molluschi.»

Quella spiegazione mi fece sorridere e, scuotendo il capo, replicai: «Oh. Capito. No, sono una fotoreporter del National Geografic. In realtà, mi sarei presa un anno sabbatico, ma non riesco a stare ferma, così ho chiesto al mio capo se potevo fare un articolo su questa zona, e lui ha accettato.»

La notizia parve sorprenderlo e, sì, riportargli alla mente qualcosa.

Almeno a giudicare dal lampo che gli scorsi negli occhi.

Senza dirmi nulla, si allontanò per andare in casa, mollandomi lì senza una spiegazione.

«Quello è tutto strano» brontolai, tornando a buttare giù la testa per curiosare la zona bassa del muro di cinta, casomai la mia lumaca fosse ancora nei dintorni.

The Dream of a Dolphin - Irish Series Vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora