Capitolo 5
Una nottata diversaBalla come se nessuno stesse guardando,
ama come se nessuno ti avesse mai ferito,
canta come se nessuno stesse ascoltando,
vivi come se il paradiso fosse sulla terra.
- William W. Purkey
Tornai verso casa ero molto stanca, la signora Levis, mi ha fatto lavorare un po a maglia, poi il tragitto era lungo, sospirai quando entrai nel giardino,andai verso la porta misi una mano nella borsa,ma poi mi ricordai che le avevo date a Sebastian così andai verso la finestra e al posto delle chiavi trovai un pezzo di carta, notai un indirizzo e sotto diceva che aveva paura di lasciarle qua,ma stiamo scherzando.
Frustrata,andai su Google maps e misi l'indirizzo, cavolo, era lontano, molto lontano presi tutte le forze che avevo e cominciai a camminare.
Non riesco basta,dopo due ore di camminata mi ritrovo davanti ad un parlamento suonai il campanello,ma niente finché una donna che stava entrando mi lascio entrare, andai verso l'appartamento di Sebastian sperando che sia in casa, bussai alla porta ma nessuna risposta, bussai di nuovo ma niente, finché non venne alla porta Rose, in accappatoio, la sua faccia era indescrivibile, sorpresa arrabbiata, e la mia era peggio se avessi le forze adesso, la prenderei a pugni, per quello che è successo al bar, finché non ebbe l'idea di farmi entrare, l'appartamento era strano, poco curato, beh che posso aspettarmi che lei si metta a pulire.
Mi lascio da sola per entrare in una stanza, dopo qualche minuto esce Sebastian a petto nudo con le mie chiavi in mano, ho fatto tutta questa strada per delle chiavi, ho capito che non sono disabile però ho sempre il cancro, se mia nonna adesso fosse qua sarei morta.
Gli presi le chiave e andai verso la porta, non volevo rimanere in minuto in più in quella casa "dove vai?" " senti Sebastian sono molto stanca e ho fatto due ore a piedi e adesso devo farle altre due per queste" dissi sventonlando le chiavi. Lui sorrise e poi mi disse di aspettare andò in camera e dopo dieci minuti tornò e disse "andiamo" "nono tu stai qua vado io" dissi il più naturale possibile ero totalmente incazzata "forza" disse con una voce cattiva.
Mi stava stringendo il braccio, faceva malissimo, non lo riconoscevo più.
Seduta in quella macchina, rimasi in silenzio per tutto il tragitto, arrivata davanti al giardino farfugliai un grazie per poi entrare in casa, sapevo che era dietro, ma mi domandavo di cosa avesse bisogno, finché non mi prese in braccio mi porto in camera mia, non me lo sarei mai aspettata, comincio a baciarmi finché non senti una strana sensazione, il dolore prese posto le lacrime cominciarono a colare, cominciai a urlare ma mi tappo subito la bocca, non avrei mai pensato che Sebastian mi potesse violentare...
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Un Segreto Part.2
FanfictionQuesto è il continuo del libro un segreto. non vi consiglio di leggerlo senza aver letto il primo, però non è ovviamente vietato. Riassumiamo cosa succede nel primo.. Cecilia ha il canco e sebastain scopre del cancro e l'abbandona e comincia a...