Sarò Felice Solo Tra Le Tue Braccia

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Mi presento, sono Sofia, ho 23 anni, ho una laurea in scienze della comunicazione e dello spettacolo e da quando avevo 19 anni lavoro per una società di calcio... Anzi lavoro per LA società di calcio.
Lavoro per la Juventus.
Tutto iniziò per gioco, mio zio, nonché il presidente Agnelli, per aiutare la sua nipotina scapestrata a mettere la testa a posto e crearsi un futuro, mi offrì un posto da tirocinante come PR della società sportiva.

Da allora sono passati 4 anni e sono cambiate un po' di cose, la nipote scapestrata aveva messo la testa sulle spalle, si era laureata con massimo dei voti ed era diventata ormai membro ufficiale della società, quasi una mascotte per la sua piccola età.

Quella mattina sarei dovuta andare a lavoro un po' prima per prepararmi al meglio alla conferenza introduttiva, alla nuova stagione, che avrei dovuto tenere dinnanzi a tutta la società.
Ero nervosa! Di solito ero una ragazza molto sicura di me, non mi facevo prendere da ansie inutili, ma quella mattina c'era qualcosa di diverso nell'aria.

Si guardava allo specchio da quasi un'ora e non riusciva a scegliere cosa indossare!
Era una ragazza minuta alta poco più di un metro e 65, snella e atletica, ma non lasciatevi ingannare dalla sua statura sapeva bene il fatto suo, aveva un caratterino che era tutto un dire.
Riusciva a farsi rispettare in ogni contesto.

Eccomi qui in sala conferenze dinnanzi a tutta la platea che mi osservava e vociferava, continuavo a leggere le mie scartoffie avevo ancora qualche minuto prima delle 10.30 ovvero l'ora di inizio della mia discussione, così decisi di uscire un attimo a prendere un caffè.

Mi diressi sicura di me verso la macchinetta infondo al corridoio.
Mentre sorseggiavo il mio espressino vidi avvicinarsi a me due ragazzi sulla trentina, dalla sorprendente somiglianza dovevano essere fratelli. Uno di loro mi domandò:
"Scusi signorina, sa dove posso trovare il signor Agnelli?".