10

802 27 0
                                    

Passarono tre settimane dalla richiesta fatta a mio zio e la situazione non era cambiata. Io e Gonzalo stavamo sempre insieme, ormai si era trasferito a dormire nella mia stanza e devo dire che svegliarmi al suo fianco era una sensazione idilliaca. Più volte avevo quasi ceduto nel raccontargli cosa provavo per lui ma ho sempre preferito tacere ed aspettare il momento adatto.
Intanto mio zio era stato intransigente 'nessuna relazione con nessun componente della squadra!'.
Intanto era arrivato il giorno del galà di società e ovviamente non avevo un accompagnatore. Stupide regole stupidi pregiudizi!
Io invitai Beatrice per farmi compagnia
"Sofi devi venire di sotto, stiamo aspettando solo te"
"Prendo la borsa e arrivo" mi diendi un'ultima controllata avanti allo specchio, avevo un vestito color violetto con un bustino rigido a decolté e una gonna lunga sul di dietro e corta sul ginocchio tutto contornato da scarpe con tacco 15 e borsetta.
Stavo scendendo le scale e sentivo il vocio dei ragazzi e delle accompagnatrici di sotto, quando tutti si accorsero di me il silenzio calò nella stanza.

Gonzalo

Era stupenda, avrei voluto invitarla al galà ma non potevo. C'era il divieto assoluto e così, era venuta con la sua amica
"Asciuga la bava" disse Beatrice spuntandomi dietro
"È bellissima e io"
"E tu?"
"E io me ne sono innamorato come uno sciocco"
"Questo lo si vede lontano chilometri ma non capisco perché non glielo dici"
"Le regole e perché lei ama un altro"
"E chi ama?"
"Gonzalo, Beatrice stiamo aspettando solo voi" ci interruppe Sofia.

Sofia

Arrivammo nella sala da ballo/ristorante prenotata per la serata era lussuosa, troppo per i miei gusti ma andava bene cosi.
C'erano tutti: mio zio, tutti i dirigenti, parenti vari, tutta la squadra e mia madre. Mia madre?
"Mamma ma che ci fai qui?" dissi abbracciandola
"Sono venuta a trovarti ed ho approfittato dell'occasione e così eccomi qui"
"Sono felicissima" la strinsi più forte
"Mamma, ho conosciuto un ragazzo e"
"È qui? Presentamelo"
"Mamma è un giocatore della squadra"
"Ma tesoro, come l'ha presa tuo zio?"
"Non lo sa! Non ha intenzione di togliere quella maledetta clausola"
"Maria, Sofia siete bellissime, tesoro mi concedi questo ballo? Dovremmo innaugirare le danze e mia moglie non ha potuto essere presente" arrivò mio zio e chiese a mia madre di ballare
"Aspetti il principe azzurro o puoi concedermi un ballo?" Pavel si avvicinò a me ed accettai di ballare con lui
"È irremovibile vero?"
"Come?"
"La clausola"
"Ah si"
"Ti piace molto?"
"Sai cosa ho passato e sai che non riuscivo a fidarmi più degli uomini, ma lui.."
"Buttati Sofi, e da come ti guarda sono sicuro che non ti farà cadere"
La musica finì e mio zio salì sul palco ed iniziò il suo discorso da premio Oscar; io intanto ripensavo alle parole di Pavel 'non ti farà cadere'
"E vorrei far salire sul palco ma mia erede annunciata, Sofia; quando io lascerò la mia carica qui sarà lei a prendere le rendini di questa grande famiglia" all'udire queste parole e gli applausi che ne seguirono capì che era il mio momento.
"Buonasera a tutti, che dire non mi aspettavo di salire su questo palco questa sera ma, eccomi qui; premettendo che la Juventus è davvero la mia famiglia, sono cresciuta in questi campi, tra i giocatori e sono praticamente la figlia di tutti. Non mi aspettavo assolutamente questa mia 'futura carica' e ringrazio mio zio per la fiducia che ripone in me giorno dopo giorno" un applauso si levò dalla platea
"Un attimo, non ho ancora finito. Dicevo,  ringrazio mio zio e tutti voi per la fiducua, ma io non accetterò il posto di presidente della società! Anzi oggi è stato il mio ultimo giorno di lavoro per la Juventus!" tutti mi guardavano stupiti ed increduli
"C'è una clausola nel contratto di tutti i componenti della società. Questa clausola è molto chiara cita 'è assolutamente vietato intraprendere una relazione con qualunque membro della società! Chiunque non rispetti tale norma sarà licenziato' bene, io al momento non ho intrapreso alcun tipo di relazione però tra qualche secondo, come qualcuno mi ha consigliato, cercherò di buttarmi! Quindi sognore e signori io mi licenzio" gli occhi di tutti erano su di me, consegnai frettolosamente il microfono e scesi dal palco decisa sul da farsi.

Sarò Felice Solo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora