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Non riesco a far uscire dalla mia bocca quelle due paroline, io la amo ma non riesco a dirle quelle parole!
Intanto era arrivata sera
"Amore sei pronta?"
"Quasi"
La vidi era stupenda. Un jeans strappato e una maglia lunga che lasciava intravedere un tatuaggio dietro il collo; un ciuccio e una M.
"E quello?" dissi toccando il tatuaggio
"È un tatuaggio" disse spostandosi di colpo
"È per mia figlia!"
"Figlia?"
"L'ho persa quella notte. Era una bambina, e l'avrei chiamata Martina"
"Ti ha picchiata sapendo che eri incinta?" diventai rosso di rabbia
"Non lo sapeva ancora. Ero quasi al quarto mese ma non avevo ancora trovato un momento di lucidità per dirglielo. Non rovinarmi la serata. Ti prego andiamo"

Sofia

Trascorremmo la serata con Nancy una donna stupenda. Non appena mi ebbe visto mi abbracciò ringraziandomi di aver reso il figlio felice e sereno. Dopo qualche ora tornammo a casa e per la prima volta io e Gonzalo facemmo l'amore. Fu fantastico mi aveva sussurrato parole dolcissime, aveva baciato ogni centimetro del mio corpo dicendomi che non mi avrebbe fatto del male. E io ci credevo, sentivo che lui sarebbe stato diverso e sentivo che lo avrei amato per sempre.

Il campionato è iniziato e lui era sempre più preoccupato
Domani si sarebbe tenuta la gara contro il Sassuolo. La nostra relazione andava a ginfie vele ma non era ancora riuscito a dirmi quelle due paroline che per me sono molto importanti.
"Sofi, ma che hai? Sei distaccata?"
"Gonzalo nulla, sono un po' stanca nulla di che" dissi spostamdomi dal suo abbraccio.
"Verrai allo stadio oggi?" non ne avevo alcuna voglia, volevo rimanere a casa e non far nulla! Ero angosciata e insicura su ciò che lui provasse per me.
Aveva fatto di tutto per dimostrarmi il suo amore ma non riusciva a dirmelo e ciò mi portava a pensare che sian tutte cavolate.
"Non lo so"
"Dai vieni qui" mi abbracciò forte come per dirmi 'non scappare'
"Va bene" dissi con poco entusiasmo

Gonzalo

È tutto pronto la partita sta per iniziare e io spero tanto di fare un goal per mettere in atto la mia sorpresa. Entro in campo e cerco la mia donna in tribuna è seduta in panchina affianco all'allenatore; i nostri occhi si incontrano ma i suoi continuano ad esser spenti
"Gonzalo muoviti a dirglielo se no rischi di perderla" mi aveva detto Pavel stamattina.
Le lanciai un bacio che lei prontamente ricambiò ma con poco entusiasmo.
La partita iniziò e subito al terzo minuto ci fu una palla importante era avanti alla porta e vidi Paulo scattare verso di me, mi passa la palla e con il destro sfondo la porta, nessuno dei miei compagni venne ad esultare ma tutti mi guardavano come per incoraggiarmi.
La curva era impazzita ma io non ci diedi peso.
La guardai,  era in piedi a festeggiare con i ragazzi, corsi verso di lei e mi fermai a pochi metri dalla panchina, tutto lo stadio mi guardava, lei mi guardava ed io senza pensarci due volte mi misi di spalle e mi tolsi completamente la maglietta.
Un boato si levò e poi mi girai verso di lei indicandoli la parte anteriore della maglia e mimandoli un 'scusa se ci ho messo tanto' con le labbra.

Sofia

Dopo pochissimi minuti dall'inizio della partita il mio Gonzalo segnò; fu un goal strano, non ci fu esultanza solo una sua corsa verso la panchina forse per abbracciare Massimiliano.
Ma non fu cosi, si fermò a pochi metri dalla panchina, gli occhi di tutto lo stadio erano su di lui, diede le spalle alla panchina e si tolse completamente la maglietta mostrandocene un'altra con su scritto 'non sono bravo a parole ma con i piedi me la cavicchio' poi si girò indicando il resto della scritta sul davanti 'quindi questo goal è per te! Ti amo' puntò i suoi occhi nei miei e mimò un ' scusa se ci ho messo tanto'
"Ti amo" urlai con tutta la voce che avevo e il boato si fece più intenso.
La partita continuò e Gonzalo segnò un altro goal.
"Sei più bella da innamorata" sentì una voce alle mie spalle
"Simone" dissi prima di girarmi verso di lui.

Sarò Felice Solo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora