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Ero tornato a casa Juve e avevo declinato l'invito a cena dei ragazzi; erano le 23 quando il mio cellulare emise degli squilli

<<Ho la pizza, ho maleficent e ho delle scuse da farti.
P.s. è tutto nella mia stanza :*>> sorrisi
Non feci in tempo a bussare che già mi aveva aperto la porta
"Ehi" disse facendomi entrare
"Ciao" dissi non riuscendo a toglierle gli occhi di dosso, ci accomodammo sul divano e iniziammo a mangiare la pizza e a vedere il DVD
"Scusa.. Ho alcuni problemi col mio passato e ho paura a far entrare delle persone nella mia vita"
"Sofi, io volevo e voglio aiutarti.. Non voglio farti del male. Voglio starti accanto e proteggerti" mi uscì tutto di getto.
Mi abbracciò silenziosamente e ricominciammo a vedere il film o meglio lei guardava il film io guardavo quella maglia.
"Me l'ha regalata Sebastian; il mio ex ragazzo. Lui è stato il mio primo amore; in realtà lui è stato il mio primo tutto: il primo amore, il primo bacio, la prima volta; ero perdutamente innamorata di lui, lo consideravo il mio angelo custode.. Lui mi ha tirato fuori da un periodo schifoso della mia vita. Ho sempre sentito la mancanza di qualcosa così ho iniziato a frequentare gente poco raccomandabile e con loro ho intrapreso strade da non intraprendere; quando pensavo di aver toccato il fondo sono stata salvata.. Si dice che la cosa bella di toccare il fondo è che da lì in poi potrai solo risalire, e proprio così è stato. Mio zio ci ha messo del suo mi ha assunto come tirocinante qui ed ho conosciuto lui" si stava aprendo con me; dalle prime lacrime l'avevo stretta a me mentre continuava il suo racconto.
"Non capisco; cioè, se dici che lo amavi alla follia perché ora non state più insieme e perché quella clausola?"
"Si lo amavo ma.. Dopo un anno di 'luna di miele', bacini, fiorellini e unicorni rosa le cose sono cambiate; le sue stagioni qui non andavano bene non giocava e quando lo faceva lo faceva male; così iniziò a bere e tornare tutte le sere ubriaco costringendomi a" il pianto si faceva disperato
"Basta così. Non continuare"
"Voglio farlo, mi farà bene. Mi costringeva ad avere rapporti con lui, mi 'violentava' molte volte mi picchiava e una volta mi ha fatto queste" disse alzando la maglia ed indicando le cicatrici.
Ero incazzato avrei voluto prenderlo e ammazzarlo con le mie stesse mani
"Una sera era fuori controllo e al mio ennesimo rifiuto ha preso una sedia di ferro e mi ha colpito ripetutamente. Svenni e la mattina dopo mi ritrovai in ospedale attaccata ad una flebo di sangue. Mio zio e Beatrice erano lì e non potetti continuare a mentire" si stava calmando ma era ancora abbracciata a me e la sua testa era posizionata all'incavo del mio collo.
"Spero tu lo abbia denunciato"
"No, ho chiesto a zio Andrea di non sporgere denuncia promettendoli che l'avrei lasciato e non l'avrei più rivisto; intanto lui fu ceduto in serata al Toronto e da allora non ci sentiamo e vediamo; da quel momento tutti i giocatori della squadra hanno l'obbligo di non avere una relazione con altri membri della società o meglio con me" ero inorridito, mi faceva schifo solo il pensiero di tanta cattiveria nel confronti di tanta dolcezza; l'abbracciai forte per farle sentire tutto mio mio appoggio
"In pochi sanno questa storia ma tu sei il primo a saperla dopo pochi giorni di conoscenza" disse sorridendo e asciugandosi le ultime lacrime
"Ora ci sono io! E nessuno potrà farti del male" dissi sicuro e la strinsi ancora più forte.

Il film intanto era finito e s'era fatto tardi
"So, io vado in stanza a cercare di dormire" mi avvicinai per darle un abbraccio ma si spostò subito
"Che c'è?"
"Puoi.. Cioè volevo chiederti se. Insomma vuoi dormire con me questa notte?" me lo stava davvero chiedendo?
La strinsi a me la presi tra le mie braccia dove si accoccolò e l'adagiai sul letto dove poco dopo mi sdraiai io.

Sarò Felice Solo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora