6.

892 24 0
                                    

Tappi? Vabbe ne riparleremo domani.
Mi addormentai dopo pochi minuti.

Guardai l'orologio erano le 3 del mattino; fui svegliato da delle urla disperate.
Ci misi poco a capire da dove provenissero.
Era Sofi che diavolo sta' succedendo?
"Aiuto, lasciami" senti e delle urla di dolore;  mi alzai dal letto e corsi nella sua stanza.
Bussai più volte ma non accennava ad aprire e le urla di facevano più intense.
Aprì la porta, che non era chiusa a chiave, e cercai con lo sguardo colui che le stesse facendo del male; non c'era nessuno, la vidi dimenarsi sul letto ma era sola. Era sudata e piangeva.
"Sofi, Sofi, cazzo Sofia svegliati" dissi straiandomi affianco a lei che continuava a dimenarsi.
La preso tra le braccia e lei iniziò a calmarsi; le accarezzai i capelli finché non si svegliò
"Che ci fai qui?" disse divincolansosi da me
"Ehi, tranquilla. Stavi urlando e dicevi che qualcuno doveva lasciarti stare, ho subito pensato al peggio e sono entrato" dissi continuando a guardarla
"Ah.. Gonzalo scusa io" disse iniziando a piangere
"Ehi ehi ehi calmati, non preoccuparti, non è successo nulla vieni qui; era solo un incubo" dissi prendendola tra le mie braccia e facendola sdraiare e poggiare la sua testa sul mio petto nudo;
"Non era un incubo, è il mio incubo. Ogni volta che mi addormento torna, è sempre lo stesso incubo" disse mentre le asciugavo delle lacrime che scendevano sul suo viso
"Cosa posso fare per aiutarti?"
"Nulla, nessuno può far nulla"
"Nessuno, cavolo io voglio provarci almeno" dissi stizzito e un po' incassato
"Nessuno" ripeté abbassando lo sguardo
"Come vuoi, a domani" dissi alzandomi dal suo letto
"No, aspetta ti prego"
"Che c'è?"
"Puoi.. Cioè, puoi rimanere qui? Ti prego" disse quasi supplichevole; non risposi, mi stesi sul letto e la feci accoccolare a me.
Si addormentò poco dopo mentre io rimasi a guardarla finché non crollai anche io.

Sofia

"Non sta urlando"
"Cosa le è successo? E perché stanno dormendo insieme?"
"Questi due non ce la raccontano giusta"
Fui svegliata dal vociare di qualcuno nella mia stanza; cercai di muovermi ma qualcuno mi teneva salda, mi spostai leggermente per capire con chi stessi dormendo.. GONZALO; ora ricordavo tutto era entrato nella mia stanza per via delle mie urla e li avevo chiesto di rimanere con me.
Lo vidi svegliarsi
"Buongiorno" disse sorridendomi
"Piccioncini guardate che non siete mica soli!" erano Claudio, Leo, Gigi e Mario
"Che cavolo fate nella mia stanza?" chiesi alzandomi e saltando in braccio a Mario
"Sofia, eravamo preoccupati"
"Preoccupati per cosa?"
"Eri troppo silenziosa e pensavamo che"
"Come? Non stavo.."
"No"
Mi voltai verso Gonzalo e intanto si era seduto ai piedi del mio letto
"Noi andiamo a fare colazione ci vediamo di sotto ragazzi" feci un cenno con la testa e loro uscirono
"Tu. Cioè io non ho. Ce ero"
"Io non ho fatto nulla mi sono solo sdraiato affianco a te e poi mi sono addormentato"
"È la prima volta che accade. Io non dormo così da almeno 2 anni. I ragazzi ormai non ci fanno più neanche caso ma mi raccontano che durante la notte lancio degli urli da paura e sembra che qualcuno mi stia facendo del mele"
"Bea ma perché? Cosa è successo? Perché hai questi incubi? Perché la clausola? E perché hai queste cicatrici?" disse inficandomi il costato
"Gonzalo è complicato; è una storia lunga"
"Fino alla settimana prossima ho tempo di ascoltarti, poi con gli allenamenti sei avrò poco tempo da dedicarti" disse baciandomi la spalla ed uscendo dalla mia stanza.
Cazzo avevo dormito con lui. Avevo dormito con un uomo dopo 2 anni e quell'uomo era riuscito a placare i miei incubi. In effetti io quella notte avevo sognato lui. Dopo anni ininterrotti passati a fare lo stesso incubo quella notte avevo sognato lui. Che fosse il mio "salvatore"?

Sarò Felice Solo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora