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Sofia

Ero a Miami da più una settimana e tra tre giorni è previsto il ritorno a Torino.
"Ci hai pensato?" ci pensò Simone a farmi rinvenire
"Si, e non voglio vederlo, fa troppo male" doveva rifarsi una vita con Lara e la creatura che porta in grembo, non avrei tolto il padre ad una creatura innocente
"Devi affrontare la cosa! Vi amate e lui ci sarà comunque per suo figlio! Pensa! Non tornerai più a Torino per non vederlo? Rinuncerai alla tua vita per lui?" aveva ragione ma avrei preso un paio di giorni per me, sarei tornata a Milano da mia madre, sarei andata a prendere il mio principino e sarei andata al cimitero da mia sorella.
"Hai ragione! Giuro che tornerò a Torino e riprenderò a lavorare, ma dopo essere tornata dalle vacanze andrò qualche giorno da mia madre!" dissi mettendo il costume per andare in spiaggia, quando lo raggiunsi in stanza mi guardò mi abbracciò e mi disse
"Io tifo per la tua felicità, e so per certo che la tua felicità si chiama Gonzalo; tu non fai mai le cose a caso, e quindi questo conferma la mia tesi" disse indicando il piccolo tatuaggio che ho sul cuore 'GG', Gonzalo Gerardo.
Ho passaro questi giorni com Simone a crogiolarmi al sole, i giornali di gossip avevano spiattellato delle storie d'amore degne di un Oscar alla sceneggiatura e io in tanto mi sentivo vuota, avevo ripreso ad avere i miei incubi notturni; Simone mi dormiva accanto e nonostante i suoi tempestivi abbracci o le parole per calmarmi io ero sempre più vuota e lui non era assolutamente il mio Gonzalo.

Simone

Eravamo in spiaggia e decisi di chiamare Gonzalo, doveva riconquistarla a tutti i costi; era diventata l'ombra di se stessa, in questi giorni aveva perso peso era diventata scheletrica, era sempre bellissima, ma non era più la mia principessa.
Composi il numero e dopo cinque squilli Gonzalo rispose
"Pronto"
"Gonzalo, sono Simone"
"Che vuoi?" senti un velo di ira nella sua voce
"Gonzalo tra tre giorni io e Sofia torniamo in Italia!"
"E io sarò qui ad aspettarvi"
"No! Lei non verra a Torino! Va a Milano dalla madre qualche giorno! E se vuoo un consiglio fatti trovare li, falle una sorpresa fa qualcosa per riconquistare la sua fiducia!"
"Perché lo fai?"
"Faccio cosa?"
"Perché mi dici questo? Mi stai aiutando"
"Lei è la mia migliore amica, è la mia principessa, è la mia persona, l'ho vista soffrire e poi tornare a vivere nel momento in cui ha incontrato te. È tornata a star male, qui le vacanze sono andate bene ma lei non è la stessa di quando stava von te. Lei ti ama e io tifo per voi"
"Simone! Grazie!" riattaccai la chiamata e guardai Sofia al sole, sembrava così piccola e indifesa, aveva sofferto già troppo per i 23 anni che ha.

"Tutto si sistemerà" le dissi sedendomi di fianco a lei; mi guardò perplessa e mi abbracciò.
Avrebbe smesso di soffrire!

Sarò Felice Solo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora