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Cercai Gonzalo tra la folla e lo raggiunsi correndo continuando ad avere gli occhi di tutti su di me.

Lo raggiunsi e mi parai avanti a lui guardandolo diritto negli occhi.

Aveva un'espressione triste sembrava quasi rassegnato

"Io non so cosa tu mi abbia fatto in tre settimane, ma è qualcosa di fantastico! Non riesco più a farti uscire dalla mia testa! Io mi sono innamorata di te Gonzalo Higuain e non mi importano quasi 10 anni di differenza o la nazionalità e, come hai sentito, non mi importa neanche del mio lavoro o di regole stupide e neanche del mio passato. Io voglio te. Io mi sono buttata, ma ti prego non farmi cadere" dissi tutto d'un fiato mentre lui mi guardava negli occhi.

Gonzalo

Si era licenziata, aveva avuto il coraggio di andare contro tutto e tutti per seguire il suo cuore per seguire me.

Ho ascoltato ogni minima parola del suo discorso e penso che l'uomo di cui parla fosse l'uomo più fortunato del pianeta. La vedo venire nella mia direzione e bloccarsi avanti a me. Che sta facendo? Dovrebbe trovare l'uomo del suo discorso non venire da me

"Io non so cosa tu mi abbia fatto in tre settimane, ma è qualcosa di fantastico! Non riesco più a farti uscire dalla mia testa! Io mi sono innamorata di te Gonzalo Higuain e non mi importano quasi 10 anni di differenza o la nazionalità e, come hai sentito non mi importa neanche del mio lavoro o di regole stupide e neanche del mio passato. Io voglio te. Io mi sono buttata, ma ti prego non farmi cadere" queste parole rimbombarono nella mia testa e, all'udire 'non farmi cadere'non riuscì più a controllarmi presi il suo volto tra le mani e la baciai! Avevo centinaia di persone attorno ma mi sembrava di essere solo con lei. Io e lei. Ci staccammo dopo svariati secondi e le sorrisi

"Non ti farò cadere. Io vorrei passare il resto della mia vita con questo sorriso, a guardare quegli occhi e a baciare queste guance" un applauso ci circondò anche il presidente ci guardava e applaudiva e di fianco a lui c'era una donna in lacrime che dovrebbe essere la madre di Sofia; la somiglianza era quasi imbarazzante.

Mi prese per mano e mi portò da lei
"Mamma, lui è" non fece in tempo a finire la frase che la donna mi stava abbracciando

"So chi sei, sei l'uomo che rende mia figlia felice e questo mi basta. Io sono Maria"

"Gonzalo lei è mia madre e mamma lui è" guardai mio zio che intanto si stava avvicinando a noi

"Io sono il suo ragazzo. E signor Agnelli se vuole può cedermi o vendermi o può non farmi giocare per tutta la stagione ma i miei sentimenti sono autentici e cercherò di non far soffrire sua nipote e sua figlia" disse rivolto a mio zio e mia madre mentre mi cingeva un finco con il suo braccio e stringendomi a se.

"Non farla soffrire! O non avrai più le gambe per poter fare il tuo lavoro" disse minaccioso

"E riguardo a te signorina! Non accetto le tue dimissioni!"

"Zio, io vorrei un po' di tempo per me. Voglio un periodo sabbatico"

"Avrai il tuo periodo sabbatico! Tutto il tempo che vuoi ma niente dimissioni"

Sofia


Ce l'avevo fatta io e Gonzalo potevamo finalmente stare insieme.
Stavo parlando con Beatrice quando senti la musica farsi più lenta e delle note familiari arrivarono alle mie orecchie
"Ma è la mia preferita" sorrisi a Bea
"Signorina vuole darmi l'onore di concedermi questo ballo?" Gonzalo arrivò alle mie spalle
"Non ci credo sei stato tu?" dissi iniziando a ballare stretti
"Aspettavo solo il momento giusto" e mi baciò teneramente

Gonzalo

Tornammo a casa e andammo in camera sua.
Finalmente non dovevo poi nascondermi potevo baciarla fino a farle mancare il fiato
"Andiamo a letto" le sentì pronunciare e appena ci sedemmo sul letto mi saltò letteralmente addosso e passai la notte più bella della mia vita.
Non facemmo l'amore ma tradvorremmo la notte abbracciati e continuando a baciarci.

Sarò Felice Solo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora