12

775 20 1
                                    

Mi svegliai al suo fianco e non riuscivo a smettere di guardarla, era bellissima; continuavo a guardare il suo corpo semi nudo sfigurato da quelle maledette cicatrici.
La vidi pian piano aprire gli occhi
"Buongiorno" disse stircchiandosi e risposi con un bacio
"Ehi, ci siamo svegliati di buon umore?"
"Mi sono svegliato con te e non avrei mai pensato di riuscirci. O meglio già ci svegliavamo insieme ma come semplici amici ma ora posso fare questo" l'abbracciai facendola posizionare su di me ed iniziai a baciarla
"Non possiamo, tu hai gli allenamenti da fare e io" si zittì improvvisamente
"Ma io che faccio? Sono senza lavoro e tu non ci sei"
"Vieni con me. Magari vedendoti mi dai la carica giusta per iniziare bene il campionato"

Sofia

Dopo un'ora eravamo a Vinovo e stavamo per entrare in campo
"La signorina Agnelli sul campo? Sta per piovere per caso?"
"Sai Massi, sono in ferie e penso mi vedrai spesso da queste parti" dissi baciandolo sulla guancia e andando a bordo campo
"Ah sarai qui spesso? Potremmo essere un tantino distratti" ammiccò Mario
"Io sono già in estasi" confermò Dani
"Io penso che qualcuno non arriverà a fine stagione" disse abbastanza arrabbiato il mio ragazzo.
"Dai, stanno scherzando, non essere geloso" dissi dando un colpetto sul petto e spedendolo in campo

Gli allenamenti proseguirono per altre due ore e io continuavo ad osservarli e non staccavo gli occhi da quel gran figo del mio ragazzo che ogni tanto mi lanciava occhiate e baci; fui distratta dal mio cellulare
<<Io e Chiara ci siamo lasciati!>>
Simone! Decisi di chiamarlo ma il cellulare pareva morto
"Ehi, perché fissi il cellulare?" Dani si avvicinò alla panchina per vede un sorso d'acqua e mi vide imbambolata
"Stavo provando a chiamare Simone ma ha il cellulare spento" dissi poggiando il cellulare sulla panca
"Sarà con Chiara, quella ragazza li ha fatto il lavaggio del cervello. Da quando sta a Londra è come se non esistesse più! E sono certo che lei c'entri qualcosa" lo guardai in silenzio
"So che non ti esprimi a riguardo, so che ti fa male ma è così! Anche la vostra amicizia ne ha risentito dopo il suo arrivo"
"Già" fu l'unica cosa che riuscì a dire; era vero, dopo l'arrivo di Chiara, Simone era cambiato, non passavamo più intere giornate insieme, non dormivano più insimee, non mi dava più le stesse attenzioni anzi a stento mi salutava quando ci inconravamo a Vinovo o in tribuna.
Decisi che avrei rimandato ai giorni seguenti la conversazione con Simone.

Gonzalo

Eravamo in camera sua quando entrambi fummo convocati nella sala comune per delle comunicazioni di servizio.
Scendemmo le scale mano nella mano
"Amore" dissi
"Dimmi amore mio" disse abbracciandomi
"Stasera sei tutta mia! Andiamo a cena insieme ho una sorpresa per te"
"Ora inizio ad aver paura"
Arrivammo in sala e tutti avevano delle facce strane guardavano Sofi quasi disperati
"Che succede?" mi sedetti con lei in braccio
"Ci sono delle amichevoli da disputare questa settimana.
Una con una squadra argentina e una canadese; Il Boca e" ci fu un attimo di silenzio e Gigi che stava parlando guardo Sofi che era diventata un fascio di nervi
"E il Toronto" Sofi era un blocco di marmo non respirava neanche più.
La strinsi tra le mie braccia e la portai sul terrazzino
"Amore! Non si avvicinerà a te!" Non rispose
"Chiederò di non giocare quella partita e andremo a trovare Beatrice a Milano"
"È tutto ok. Non preoccuparti sto bene" disse fredda e andò in camera.
La raggiunsi e iniziai a coccolarla e baciarla
"Ti faccio conoscere mia madre" le dissi improvvisamente
"Dici sul serio?" disse sedendosi sul materasso e guardandomi intensamente
"Si, stasera andiamo a cena con mia madre"
"Ma è fantastico non pensavo che"
"Sofia io ti..." mi bloccai non riuscivo a dirle che l'amavo; quelle due parole non volevano saperne di uscire dalla mia bocca
"Ti sento mia e voglio portarti al 100% nel mio mondo e voglio farti conoscere la donna più importante della mia vita e il mio punto fermo"
"Ti amo" le uscì di getto
Non fui capace di rispondere a la baciai.
Quando ci staccammo eravamo senza fiato e la temperatura nella stanza si era alzata di parecchi gradi così decidemmo di andare a prepararci.

Sarò Felice Solo Tra Le Tue BracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora