Verso le cinque di mattina, Mira si svegliò, accorgendosi di essersi addormentata ai piedi del divano su cui riposava il ragazzo.
Diretta in cucina per prendersi un bicchiere d'acqua, pensò a quale ubriaco potesse mai tornare a casa da solo e per di più in moto.
"Vuoi dirmi che diamine ci faccio qua?" disse una voce proveniente dalla sala, Mira sbuffò e tornò di là, facendo finta di non aver sentito il tono con cui quel ragazzo si era rivolto a lei. Dopotutto era sotto shock, non doveva essere sempre così.
"Avresti preferito rimanere sulla strada?" rispose lei, mettendo un pizzico di acidità nella voce. "La prossima volta che sei ubriaco non guidare la moto, idiota, potevi morire"
"E tu chi saresti, mia madre, per parlarmi in questo modo?" si alzò dal divano e si diresse verso la porta. "Sono grande e grosso e faccio quello che mi pare, non è di certo l'ultima arrivata che mi farà cambiare abitudini" aggiunse, lanciando a Mira un'ultima occhiata sprezzante. Fece per uscire dalla porta quando aggiunse: "E per la cronaca, non guido mai da ubriaco, stasera è stata un'eccezione, vedi di non fare la spia con i tuoi" e se ne andò, senza nemmeno ringraziare Mira per il suo aiuto.Lucas tornò a casa con l'amaro in bocca, quella ragazza era arrivata a malapena da un giorno e aveva già qualcosa da usare contro di lui. Non la conosceva affatto, ma non era sicuro che avrebbe tenuto la bocca chiuso riguardo all'incidente e lui l'ultima cosa di cui aveva bisogno erano le ramanzine dei suoi genitori, che gli avrebbero sicuramente tolto la moto.
Non era nel suo carattere ringraziare le ragazze, per lui erano solo un oggetto da usare quando era stanco o arrabbiato, quando voleva liberarsi dalla tensione o semplicemente farsi una scopata. A nessuna era mai fregato nulla di come lui le trattasse, era bravo in quello che faceva e questo lo sapevano tutti.
Entrò in casa cercando di fare il meno rumore possibile, si tolse le scarpe e salì in camera sua.
Non fu difficile per lui addormentarsi, gli bastò spogliarsi e infilarsi dentro al letto per sentire il sonno prendere il sopravvento su di lui.
La mattina seguente fu sua madre a svegliarlo, bussando delicatamente sulla porta della sua camera. Lucas era cosciente, ma non voleva che sua madre gli vedesse la ferita sul viso prima che avesse trovato una scusa abbastanza plausibile da usare.
"Perché la tua moto è nel cortile dei Blake?" disse sua madre, interrogativa.
Lucas non sapeva nemmeno chi fossero i Blake, non si ricordava quasi niente della sera precedente se non la nuova vicina di casa che lo aveva raccolto e la sua caduta dalla moto.
"Devo averla parcheggiata un po' troppo in mezzo alla strada e qualcuno l'avrà spostata, era buio e non ci vedevo molto" disse, con tutta l'innocenza che poteva tirare fuori. Finse anche la voce un po' assonnata. "Mamma ti dispiace se dormo ancora un po'? I ragazzi mi hanno trattenuto ieri sera e sono tornato un po' più tardi del solito".
La signora Hemmings sorrise al figlio e chiuse la sua porta, lasciando il ragazzo ritornare a dormire.
Non sapeva mai per certo a che ora Lucas tornasse a casa, ma negli ultimi giorni faceva sempre un po' più tardi rispetto al solito. Uscì in giardino e vide che la sua nuova vicina, la signora Naomi Blake, era dall'altro lato della strada e stava sistemando le siepi.
"Salve" le urló, sperando che con il rumore delle cesoie la sentisse.
Naomi alzò la testa e fece un ampio sorriso alla donna che la stava salutando. "Salve a lei" disse, per poi tornare alle sue siepi, che erano rimaste incurate per tutto quel tempo che la casa era stata inabitata.
Al piano di sopra, Mira aprì gli occhi, esausta e dolorante per aver dormito tre ore sul pavimento. Non aveva ancora smesso di pensare a quanto quel ragazzo fosse stato insolente a non ringraziarla nemmeno, dopo che lo aveva aiutato. Se aveva fatto così con lei, che nemmeno conosceva, Mira non riusciva nemmeno ad immaginare come si comportasse con i suoi amici, sempre che ne avesse alcuni, con quel carattere che si trovava.
Scese in cucina a fare colazione, e trovò sua madre alle prese con il gas.
"Buongiorno, Mimi" disse, dandole un bacio su una guancia. "Come è andata la tua prima notte nella nuova casa?"
Mira avrebbe voluto raccontarle tutto, ma non era una spiona, quindi tenne la bocca chiusa riguardo. "Ho dormito benissimo, il letto era molto comodo!" disse, mangiando i suoi cereali e pentendosi della prima bugia che aveva mai detto a sua madre.
"Abbiamo dei vicini molto simpatici, hanno tre figli" disse lei, contenta. "Magari andrete d'accordo!"
"Certo" fece Mira, incredibilmente sarcastica. "Magari andremo d'accordo".
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what you don't know; luke hemmings
Fanfiction"Facciamo un gioco" disse Mira, staccandosi da lui per un momento, per poi riprendere a baciarlo subito dopo. Alla parola magica, le orecchie di Lucas si fecero più fini. "Che genere di gioco?" le chiese, totalmente assuefatto. "Beh, uno sessuale...