3) I'm alway gonna be the last one standing

2.5K 40 0
                                    

"Che stai guardando, amico?" disse il migliore amico di Lucas, entrando dalla porta della sua camera, sorprendendolo a fissare fuori dalla finestra. "Una ragazza?"
Lucas sbuffò, quasi ironicamente. Si, stava guardando la sua irritante vicina di casa dalla voce fin troppo acuta per essere sopportabile all'orecchio umano. La guardava, la guardava sempre, da qualche giorno ormai. Voleva avere qualcosa da usare contro di lei, perché era stanco di rimanere sempre zitto per primo, durante le loro infinite discussioni. Tutta quella faccenda del litigare continuamente era diventata ormai quasi un gioco, ma Lucas non aveva mai perso un gioco nella sua vita, almeno fino a che Mira Blake si era trasferita nella casa accanto. Per questo motivo lui la odiava. Odiava non avere il controllo su di lei, odiava che avesse sempre la risposta pronta a tutto, odiava che lei lo facesse sentire impotente come mai prima d'ora.
"Se tu quella la chiami ragazza" disse, alzando le spalle e gli occhi al cielo. "È una scorbutica ed è irritante come poche. Potesse permetterselo, non è nemmeno così bella. Scommetto che non aveva amici nella sua vecchia città".
Lucas sapeva che quello era un comportamento troppo infantile, ma Mira lo faceva innervosire, doveva trovarle qualcosa di sbagliato o avrebbe rischiato di impazzire. Non era poi così brutta. Certo, era stato con ragazze molto più alte e magre di lei, con un viso più delicato e un carattere molto più docile, ma definirla brutta era solo un capriccio per accrescere il suo orgoglio. Tipico atteggiamento maschile.
"Amico, se quella è brutta allora lascia che mi sacrifichi per te e ci provi io" disse Ashton, affacciandosi dalla finestra e osservando a sua volta Mira che studiava. Si era iscritta all'università, Scienze Biologiche gli aveva detto sua madre, e ogni volta che si affacciava stava studiando. Studiava sempre. Era irritante.
"Fai pure" disse Luke. "È talmente acida che scommetto che l'unica soluzione per lei sia una sana scopata".
Non si pentì affatto di quel pensiero, le ragazze amavano fare sesso tanto quanto i ragazzi e la lunga lista delle ragazze che era andata a letto con lui lo confermava.
Gli venne una malsana idea in mente, qualcosa di davvero meschino. Decise di accantonare quel pensiero e tornò a concentrarsi su Ashton che non aveva smesso di fissare Mira.
"Ma si mordicchia sempre il labbro il quel modo mentre studia?" disse Ashton, mordendolo a sua volta per istinto.
Lucas accennò una risata e poi alzò gli occhi al cielo. Ashton diventava incontrollabile quando si trovava una ragazza di fronte. "Si mordicchia il labbro, mangiucchia la matita e poi disgustosamente se la infila tra i capelli. Non riesce mai al primo colpo e lascia fuori un sacco di ciocche, sembra Samara di The Ring. Non ti consiglio la visione" rispose Luke all'amico, sperando che quell'idea di lei lo distogliesse dal guardarla e prestargli un po' di attenzioni. Non fu efficace come credette.

Mira si era accorta che il biondo della casa accanto e il suo amico ricciolo la stavano spiando mentre studiava, ma non voleva dare a nessuno dei due la soddisfazione di chiudere le tende, così si alzò dalla sua sedia e si mise a studiare sul letto. Prima di stravaccarcisi sopra, si tolse la maglietta, rimanendo in reggiseno davanti ai due ragazzi. Voleva provocarli un po', prima di chiudere effettivamente le tende e tornare a studiare in santa pace.
Aveva deciso di impegnarsi a fondo nello studio, perché si era iscritta a metà corso e per poter ufficialmente seguire le lezioni avrebbe dovuto dare degli esami che i suoi futuri compagni avevano già dato. Nulla che la spaventasse più di molto, Mira amava studiare.
Il continuo bussare alla sua porta la distolse dallo studio. Aprendo si ritrovò sua madre, con il suo solito sorriso, con in mano due bicchieri di succo e dei biscotti appena fatti. "Tesoro, giù c'è qualcuno per te, lo faccio salire?" disse lei e Mira, ignara di chi potesse essere, annuì. Non si era fatta molti amici in quel posto fino ad allora.
Quando sua mamma scese, in camera salì un'altra testa bionda. Somiglia all'idiota in modo spropositato, sarà suo fratello, pensó, confusa per quella sua visita.
Mira notò che aveva in mano alcuni fogli, il che la confuse ancora di più.
"Ciao, sono il vicino di casa. Mi chiamo Jack" disse, porgendo la mano in segno di saluto. "Penso tu conosca già mio fratello, Luke, abitiamo qui di fronte".
Mira strinse la presa e accennò un sorriso. "Mira Blake" disse, senza scomporsi. "Posso sapere il perché della tua visita?" 
"Ho saputo da mia madre che ti sei iscritta a Scienze Biologiche e siccome anche io vado lì, e sono all'ultimo anno, ho pensato di portarti i miei appunti del primo, in modo che tu sia agevolata con gli esami" disse, porgendo a Mira il plico di fogli. Si stava quasi per commuovere, era contenta che finalmente un membro di quella famiglia le parlasse gentilmente.
"Grazie!" disse, euforicamente. "Ne farò tesoro, grazie mille, davvero!". Si trattenne dall'impulso di abbracciarlo, dopotutto sarebbe stato imbarazzate.
"Ti ho lasciato il mio numero scritto sulla prima pagina, in caso di chiarimenti o se avessi bisogno di qualcosa chiamami pure senza problemi. Oppure suona il campanello, è uguale" disse, sempre gentilmente.
Mira annuì e gli disse che lo avrebbe fatto volentieri.
Quando Jack Hemmings se ne andò da casa sua, lei continuò a studiare, pensando fino a quanto due fratelli potessero essere diversi fra loro.

what you don't know; luke hemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora