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Mi sveglio con Taylor che mi stringe come non ha mai fatto prima.
Dopo tutto ciò che li ho detto...
Anche se non è davvero tutto ciò quello che dovrebbe sapere.
Mi sciolgo dall'abbraccio e mi alzo in piedi.
Guardo le mie gambe e una lacrima scorre sopra le mie guance.
La lacrima arriva alle labbra e la faccio scorrere fino al collo.
Mi inpongo di non piangere,anche se le persone normali lo fanno.
Ma io non sono mormale.
Mi vesto i vestiti di ieri sera e guardo l'ora.
Sono le cinque di mattina.
Sblocco il cellulare e le notifiche quasi non saltano fuori.
23 chiamate perse da papà,18 da Cam,26 da Shawn ,15 da Ethan e 6 da Ally.
Le ignoro,viglio amdare via per qualche giorno,non riesco a trattenere ancora questa situazione.
Prendo lo zaino e svuoto i libri.
Metto qualche felpa di Taylor dentro e scrivo un biglietto a Taylor.
Hei Taylor,non chiamarmi,non risponderò...vado via per poco ma torno.
Di a Eth e a Shawn che li adoro e di a Cam e  a mio padre che li amo tantissimo.
Ti straamo,Megan.
Lascio il bigliettino sopra al cassetto.
Andai verso Taylor e li lasciai un bacio a stento per poi andarmene via,
Camminai a passo svelto fino alla fermata del'autobus che per fortuna passava anche a queste ore del mattino.
Sò perfettamente dove devo andare...
Metto le cuffiette alle orecchie e scelgo la camzone di Bebe Rexha con Martin Garrix,In the namr of love.
Mi sembra la canzone più adatta in questo momento.
^^^
Si fanno le sette fermata dopo fermata e finalmente scendo dal freddo ed inospitale autobus.
Guardo ancora una volta questa casa e mi faccio avanti.
Busso tre volte e una voce femminile nonché stupenda si irrompe nei miei pensieri.
Una donna ormai anziana apre la porta e appena mi vede mi abbraccia forte,molto forte.
Mia nonna,la donna che ho adorato più di tutti,che quando abbiamo lasciato LA ha sofferto più di tutti insieme a me.
Mi fà entrare dentro alla vecchia casa e subito un odore di torta al cioccolato si fa spazio tra i mille odori che si susseguono.
Rose,odore di fiori,odore di legno...
"Cara,mi sei mancata tantissimo..."disse guardandomi e sfoggiandomi uno di quei sorrisi per i quali avresti dato davvero di tutto.
"Anche tu nonna,anche tu..."dico mentre una lacrima mi scorre il viso.
"Nonono,piccola della nonna non piangere,so come farti tornare il buio umore...ho preparato la torta al cioccolato che tanto adori,proprio quella con lo strato di noci..."disse lei portandomi verso quella cucina piena di ricordi.
È la tipica nonna mattutina,si sveglia presto e prepara sempre un dolce da offrire ai vicini.
Mi passa una fetta di torta,poi ne taglia altri due pezzi e li dispone nel tavolo.
Mentre lei grida un nome io mi beo dell'odore della famosa super-torta,ci piaceva chiamarla così...
Ad un certo punto un ragazzo che conosco fin troppo bene entra nel mio campo visivo.
"Aaron?"Chiedo imcredula.
"Meg!"esclama lui elettrizzato mentre viene verso di me abbracciandomi.
Ricambio il debole abbraccio e poi chiedo mentre mangiamo un'pò della torta.
"Scusami,ma cosa ci fai quì?"
"Sono semlicemente venuto dalla mia nonna,anche se non è proprio mia nonna,essendo la sorella di mia nonna..."dice gesticolando.
"Lei è mia nonna,significa...che...siamo tipo imparentati?"chiedo titubante.
"Credo di si...beh...tu perché sei quà?Apparte la sua torta,per quale altro motivo?"
Ridacchio leggermente"Da quando ce ne andammo da piccini non l'ho più rivista,volevo farle visita..."dico.
Mi prende per il braccio e mi porta in una piccola cameretta blu.
"Oh,ho dimenticato la cosa più importante,torno subito resta quì..."dice battendosi la mano sulla fronte e uscendo fuori.
Giro lentamente nella camera.
Le pareti sono piene di foto dove è raffigurato un bambino cicciotto,dai capelli neri,sicuramente Aaron.
Sembra un ciclo,le foto sono messe in ordine,dalla più tenera età a ora.
È dimagrito parecchio,si vede,chissà quante ne ha passate...
D'improvviso la porta si apre e vedo il piede di Aaron che cerca di aprirla.
Lo aiuto e entra dentro con le nostre torte e un cucchiaio in bocca.
Ridacchio e mi fa segno di sedermi sul divano.
Prende una sedia e dopo aver mangiato un pezzo di torta mi chiede"Ora mi spieghi perché ve ne siete andati!"
"Beh,perché tu sei quì?"chiedo di tutta risposta.
Non mi va di parlare del mio passato.
"Beh,vengo qui quando qualcosa mi turba,questa era la mia cameretta da piccino..."dice grattandosi dietro la nuca.
"E perché sei preoccupato,cosa ti turba?"chiedo curiosa.
Sono sempre stata molto curiosa se non invadente avvolte.
"Oi oi,frena,te lo dirò a patto che tu mi racconti della tua infanzia!"dice.
La furbizia di certo non gli manca.
Ma la mia curiosità si spinge oltre,talmente oltre da scendere a conpromessi con lui.
"Allora...da piccina abitavamo con mia madre e mio padre quì,con la nonna Lisa,poi,dopo tempo papà ebbe un'offerta ad Orlando e ci siamo trasferiti là...il resto lo sai,poi ho conosciuto i ragazzi..."
"Ah,ecco perché questa stanzetta quando venni io era tutta blu,era di Cam..."dice riflettendo e ricordando i bei momenti.
"In realtà era la mia,ho sempre adorato il blu,quella di Cam era quella verde..."dico sorridendo ricordandomi dei vecchi momenti.
Tutto mi venne in mente quando mi trovavo in ospedale per il cancro.
Evidentemente avevo avuto un trauma infantile e mi sono sconparsi momenti all'apparenza inutili.
Solo che ogni ricordo è utile,anche quello più piccolo ed insignificante.
"Ora tocca a te,cosa hai?"
"Sono preoccupato per...mia sorella..."interrompe il discorso prendendo fiato e li lancio un'occhiata per spronarlo a continuare"Sono preoccupato per la mia piccola Ally..."
Spalanco gli occhi dalla sorpresa.
In effetti hanno più o meno lo stesso colore degli occhi e dei capelli.
"Ally è tua sorella?"
"Si,solo che i nostri sono separati e papà si è preso Ally ed è tornato a New York...ma lei vuole cercare di nasconderlo e non capisco il perché..."
Il telefono vivra nella tasca e leggo messaggio,pur sapendo chi è.
Sblocco la tastiera e rimango stupita ma allo stesso tempo un'pò delusa.
Mess. Da. Ethan:
Meg dove sei?Hai fatto salatino?Ally tu cercava...è sparito anche Aaron e Taylor stà dando di matto,ti prego rispondi!
No che non rispondo.
Voglio starmene in pace almeno oggi.
Spengo del tutto il cellulare fino a quando Aaron non dice"Senti Meg,è da un'pò che la stessa persona mi tartassa sui social e sui messaggi dicendo di starti lontana,la cosa mi spaventa,mi ha anche minacciato..."
Perdo un battito nel sentire tutto ciò.
Ero venita quì per dimenticarmi almeno per poco questa situazione...

Hiiiiiiii guyssssss!!!!
Bene,scusatemi se non posto più spesso ma sono appena tornata da un viaggio....
Al prossimo capitolo...
Luly☄🌙

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