Cap.2

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Era una situazione imbarazzante, quella che si era creata. Mia mamma guidava in silenzio, era ancora choccata di ciò che era successo. Lo capivo dai lunghi silenzi. Io ero seduta accanto al mio idolo, piangevo e continuavo ad abbracciarlo. All' inizio era un po' distaccato, lo sentivo distante da me. Capivo che si sentiva osservato, era difficile per lui abbracciarmi o dimostrarsi più affettuoso con mia mamma a pochi centimetri di distanza. Tutto era troppo difficile da sostenere per una ragazza di 14 anni. Provo ad aprire la bocca ma non riesco a parlare, stavo ancora piangendo. Lui accenna un sorriso e il suo volto si illumina come mai lo avevo visto. - Harry, I'm cold and I'm sad because you're not happy. Harry, ho freddo e sono triste perché tu non sei felice. A quelle parole, una lacrima scende dai suoi occhi e io mi sento come in colpa; non volevo farlo piangere. Un secondo di silenzio mi sembra un' eternità, poi lui mi sorride, allarga le braccia e mi tira verso di se, ci troviamo uno di fronte all'altro a pochi centimetri di distanza. Posso sentire il suo respiro, il suo
che si alza e si abbassa provoca una leggera pressione su di me. Poi mi avvolge con le sue grandi mani calde e mi tiene stretta in un lungo abbraccio, mi stampa un piccolo bacio sulla mi guancia. Ero molto stanca, poggio la testa sul suo petto e mi addormento con la sua mano sul mio fianco in segno di protezione. Io tra le sue braccia mi sentivo protetta come non mai.

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