Cap.29

308 5 0
                                    

Finalmente la campanella è suonata e mi getto in corsa giù dalle scale, cercando di passare in mezzo alla moltitudine di lenti studenti sotto il peso degli zaini. Molti ti guardano, molti ridono, molti ti puntano, molti ti salutano. E lui è sempre li che mi aspetta, lì come un punto sicuro, il mio punto fermo.

Pov Harry

Corriamo subito a casa, senza che mi soffermo troppo a fare autografi. Ormai se ne va via sempre mezz'ora in foto e altro e già non ce la faccio più!

So che la strada è lunga ma certe volte, quando sei stanco non vedi l'ora di essere a casa, lontano dalle telecamere, passare un po' di tempo con la tua ragazza, fare cose come un ragazzo normale. Non mi pesa molto la celebrità ma da quando Lucrezia è entrata nella mia vita, mi sento più appoggiato, anche nei miei pochi momenti di stanchezza morale.

Il tour mi affatica molto dal punto di vista fisico, anche se stare lontano da casa, dai propri familiari non è una certo una passeggiata!

Pov Lucrezia

Mi sto piegando in due dal dolore. Per scendere dalla macchina, mi sono dovuta poggiare su Harry, anche se verso la fine sono stata tra le sue braccia. Non mi è mai capitato di avere dolori così forti. Ho già chiamato mio papà per sapere qualcosa di più, ma mi ha detto che è normale e che non c'è nulla di cui preoccuparsi anche se mia mamma non sta certo calma. La distanza la uccide. Ha dovuto fare anche le raccomandazioni ad Harry, che è più agitato di lei. Si vede dagli sguardi che mi porge che ci tiene veramente molto a me. Solo questo pensiero può tirarmi su di morale.

Non sono mai stata così male, anche se questa volta averlo al mio fianco addolcisce qualsiasi cosa.

Non ho voglia di mangiare, non me la sento proprio ed Harry non ha certo intenzione di allontanarsi da me.

Dopo una ventina di minuti, il forte dolore scompare e lascia spazio ai classici dolorosi fastidi di questi giorni. Decido di alzarmi dal mio letto ed andare in salotto.

Harry si distende sul divano e mi poggia delicatamente su di lui. Poi tira le coperte sui nostri corpi freddi e ci lasciamo scaldare. Mi sento molto meglio così tra le sue braccia, con il mio corpo poggiato sul suo petto che si alza e si abbassa provocando una leggera pressione su di me.

Chiudo gli occhi e sento le sue mani sulla mia pancia, il calore che diffondono allieviano i dolori e rilassano il mio corpo.

-I always want to do this... I love you.-

Ho sempre voluto fare tutto questo... Ti amo.

DreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora