CAPITOLO 38

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CARTER

Guardo mia madre.
- Kira e Alex sono vivi e stanno bene!- disse prendendomi la mano- hanno bisogno di te-.
Mi alzo e la seguo fuori.

É notte fonda e vedo molte persone salire sulla bara.

Mia madre guarda mio padre.
- l'hai trovata?- chiese.
- i miei uomini sono sulle sue tracce- rispose lui.
- credevo che la facevi seguire!- disse lei.
- a cosa serviva visto che doveva sparire dalla nostra vita?- chiese.

In un battito di ciglia gli sferro un pugno.
Molti mi guardano sorpresi, sopratutto i miei cugini.
Mio padre toglie la mano dal naso e noto sta sanguinando.

Salgo sulla barca e vado nella stessa camera.

Chi sa dove sono adesso e se stanno bene.
Ho paura per quello che troveró.

KIRA

Tengo in braccio il cucciolo avvolto con una coperta bianca.
É un maschietto e visto che non c'é Carter, ho deciso di chiamarlo Xander.

Mi piace il gioco di nomi: Alex e Xander, messi insieme fanno Alexander.
É stupido ma io lo trovo molto carino.
Tornando a noi...
Otto mesi fa il padre mi ha offerto uno scambio.
Se sparivo dalla faccia della terra, lui avrebbe risparmiato sia me che Alex.
Ovviamente ho acconsentito.

Carter mi ha fatto un regalo stupendo.
Ha lasciato le sue cose a noi e nella valigia c'erano un sacco di soldi.

Un po li ho usati per cambiare nome e cognome e rifarmi il passaporto.
Ho cambiato il cognome anche ad Alex.

Ci é voluto un po ma alla fine c'é l'ho fatta.
Ho lasciato gli stati uniti e mi sono trasferita in canada dove ho incontrato un branco che mi ha aiutata moltissimo.

Quando ho saputo che ero incinta, é stato uno shock, insomma, sono sola e senza figura paterna.

Riguardo ad Alex adesso ha quasi sei anni.
É sempre cupo, non si fida di nessuno tranne che di me e quando ha saputo che avrebbe avuto un fratellino, era contentissimo.
Del resto non posso biasimarlo.

Entro nella casa di Mira e Kwer.
Sono una coppia giovane di licantropi.
Sono quelli che mi hanno aiutata di più.

Alex é il primo a correre verso di me.
Mi inginocchio per permettergli di vederlo.
Sorride.
Mi alzo per permettere a Mira di prenderlo in braccio.

Prendo in braccio Alex, che ride, abracciandomi.
- mi sei mancata tanto mamma- disse. - anche tu- risposi.

Lo rimetto a terra e prendo Xander, andando in camera nostra.
Mi sono offerta per pagare io il tutto, del resto mi restano ancora molti soldi, anche se ne ho parlato a nessuno ma hanno rifiutato.

Ho anche moltisseme cose di Carter.

Chi sa dov'é adesso.
Si sarà già trovato un altra e avranno messo su famiglia.
Questo pensiero mi procura un fremito al cuore e lascio le lacrime scorrere.
Devo smetterla e dimenticarlo.

Il tempo passa.
In men che non si dica passano due anni.

Tra Alex e Xander non mi annoio mai e cerco di essere una buona madre.
Alex lo adora e condivide tutto con lui.
É una cosa magnifica visto che non litigano.
Alex ha già sette anni e Xander due.

Le cose stanno andando bene, fino a oggi.

É mattina.
Sto preparando il pranzo.
Sento qualcosa di strano.
Mi volto a guardare e vedo una nube di polvere variopinta.

LA MIA MATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora