Capitolo 3

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<<so che siete abituati con i vostri vestiti larghi e comodi ma per la danza classica non si possono usare e dovrete seguire queste lezioni fino alla fine dell'anno>> dice il professore <<comunque non mi sono ancora presentato. Sono il professor Martin>> 

Praticamente è il contrario del prof. Wolf. Uno è serio, l'altro giocherellone. Sono l'opposto.
Il prof. Martin ci fa mettere in due file, una da tre e una cinque. Io sono sulla seconda e di fianco a me c'è Scott Lewis, il tipo che ho conosciuto al secondo provino. È la terza volta che ci prova ed è andata bene. Alla mia sinistra invece c'è Sam Wilson, un finto biondo gentile e simpatico. E dire che io vado pazza per i biondi non naturali.
Tralasciando questo, il professore ci insegna a fare le piroette, io e Allis abbiano usato anche le scarpe da ballerina, quelle che fanno malissimo se le usi tanto. Fortunati i maschi che ce le hanno. Resta il fatto che siamo dei pessimi ballerini di danza classica, abbiano fatto letteralmente schifo. Non facciamo altro che ridere appena qualcuno fa una piroette e finisce per cadere a terra o peggio ancora, facciamo dei gesti strani per tenerci in equilibrio.
Per fortuna l'ora passa in fretta e andiamo subito a cambiarci tutti quanti.

<<che abbiamo adesso? >> chiede Mark, il moro tatuato

<<io vado in mensa a prendere da mangiare, Allis vieni con me?>> le chiedo con un sorriso e sperando che mi dica di si

<<ma sono solo le dieci! >> esclama Jimmy

Lo lascio stare e prendo per un braccio Allis, non abbiamo visto niente della scuola. A parte le aule di classico, Break Dance, Hip-Hop e l'auditorium.

<<secondo me ci perdiamo,  è talmente grande questa scuola! >> mi dice Allis

È davvero una ragazza fantastica, non pensavo di trovarmi così bene con lei. È pazza, un po' come me, è alta poco più di me, capelli castani e occhi marrone chiaro. Magra il giusto e bella. È di Los Angeles e i suoi non erano e nemmeno tutt'ora d'accordo che lei si sia iscritta in questa scuola. Mi ha anche detto che suo padre voleva che diventasse un medico, è scappata di casa perché i suoi genitori le impedivano di seguire il suo sogno. È da tre anni che vive da sola in un appartamento e i suoi genitori non lì ha più visti nonostante loro cercano in tutti i modi di convincerla a tornare a casa.
Dopo esserci raccontate un po' delle nostre vite e ci scambiamo il numero. Abbiamo cercato ovunque la mensa ma con scarsi risultati quindi abbiamo chiesto in giro. Una ragazza ci da le indicazioni e dopo pochi minuti arriviamo.
È davvero grande, da un lato ci sono i banconi dove c'è il cibo e in mezzo alla grande sala i tavoli rotondi con gli sgabelli attaccati.  Mi dirigo, insieme ad Allis, verso le macchinette e metto dentro i soldi per prendermi un pacchetto di patatine, molto salutare per una ballerina, oserei dire.

<<tra cinque minuti dobbiamo fare all'ultima lezione>> mi dice Allis, incamminandosi verso la porta

<<che lezione abbiamo? >> chiedo 

<<Break Dance, baby! >> esclama esaltata

<<finalmente! Mi chiedevo quando avremmo iniziato! >> le dico battendole il cinque

Mi sorride e percorriamo il lungo corridoio per cercare l'aula. Ne vediamo una con scritto Break Dance così entriamo. Ma subito ci accorgiamo che quelli che stanno ballando non sono i nostri compagni di classe.

<< avete bisogno di aiuto? >> ci chiede un ragazzo seduto di fianco alla porta

<<siamo del primo anno e non sappiamo dove si trovi l'aula di Break Dance, pensavamo fosse questa >> dico imbarazzata

<<qui ci sono le classi del quarto anno. Quelle del primo sono al piano di sotto>> precisa ragazzo dopo essersi alzato

<<precisamente dove? >>

<<scendete le scale, girate a destra e l'aula è in fondo al corridoio>> ci dice con voce gentile

Lo ringrazio e seguiamo le indicazione del ragazzo fino ad arrivare all'aula. Dentro la sala ci sono già tutti mancavano solo noi due. Il secondo giorno di scuola e già sono in ritardo, peggio di così non può succedere. I nostri compagni di classe ci guardano e persino il professore.

<<scusi in ritardo ma ci siamo perse>> dice Allis al professore

<<per oggi siete giustificate, ricordatevi però che le vostre classe sono tutte al primo piano>> spiega gentilmente

<<si, ci scusi di nuovo>> invertengo

Il professore si presenta a noi due e continua la lezione...

<<finalmente si va a casa! >> esclama Jeff

L'ora di Break Dance è andata benissimo, ci siamo divertiti tutti e il professore è molto simpatico. Ora stiamo uscendo da scuola per andare in stazione. Anche se alcuni abitano qui a Los Angeles, praticamente abitano in un dormitorio non lontano dalla scuola perché vengono da lontano.

<< sentite vi va sabato di venire ad Huntigton Beach, faccio la festa del mio compleanno. Ci conosciamo da poco ma siete davvero tutti simpatici, se non volete non importa>> colgo l'occasione prima di salutarci

<<io vengo di sicuro>> mi dice Allis

Anche gli altri ragazzi accettano felice così dico loro che avrei dato loro notizie più avanti, tanto ci vediamo ogni giorno per nove lunghi mesi di scuola. Salutiamo Allis che sale nella sua macchina e sfreccia per le strade. Anche Jeff , Simon e Mark vivono ad LA, appunto nei dormitori quindi salutiamo anche loro. Mentre io, John, Jimmy, Alex, Sam e Scott ci incamminiamo verso la stazione.

SPAZIO AUTRICE:
è un po' corto ma vedrete che bomba saranno i prossimi...
Fatemi comunque sapere cosa ne pensate e se vi piace mettete una stellina..
Il prossimo capitolo lo posterò domenica, forse

Marika.

|Era solo un gioco 2| Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora