Capitolo 6

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Ancora non ci credo che il fine settimana è arrivato. Sta sera finalmente festeggerò come si deve il mio ventesimo compleanno.
A scuola hanno cambiato gli orari di lezione e adesso il sabato non vado più. La gioia nel sentirlo dire dal professore è stata enorme però il venerdì vado anche il pomeriggio quindi si bilanciano un po' gli orari. Per adesso solo quelli del primo hanno questo orario di scuola il resto ha quello normale ma comunque un giorno della settimana saranno a casa.

<<mamma muoviti!! >> le urlo dal salotto

Mamma ieri mi ha promesso, visto che sono a casa da scuola,  che mi avrebbe accompagnato a comprare un vestito per stasera. Il mio armadio è privo di vestiti, la maggior parte sono maglioni larghi, jeans, magliette e gonne nere.
È da dieci minuti che sono seduta sulla poltrona pronta ad aspettarla ma come sempre lei è in ritardo. Finalmente dopo cinque minuti la sento scendere le scale e così usciamo di casa e, in macchina,  ci dirigiamo verso il centro del nostro paese.

<<che te ne pare di questo? >>

Mia madre mi mostra un vestito nero tutto attillato e mi guarda ridendo. So che non mi permetterebbe mai di comprarlo e sopratutto di indossarlo, nonostante sia un bel abito.
Prendo tre vestiti che mi sembravano carini e lì porto in camerino. Provo il primo vestito color carne  ma non mi piace come mi sta quindi indosso il secondo. Esco dal camerino per farlo vedere a mia madre

<<è stupendo>> dice appena mi vede

<<piace molto anche a me>> dico facendo una giravolta

<<dai cambiati che te lo compro>>

<<mamma ho un lavoro, me lo posso pagare da sola>>  le dico seriamente

<<non importa,  dai veloce>>

Mi cambio in fretta e dopo che mamma mia paga il vestito torniamo a casa.
Si sono fatte le cinque così entro in doccia e mi lavo anche i capelli. Come il mio solito la musica rimbomba nel piccolo bagno e le note di Don't be a fool di Shawn Mendes invadono le mie orecchie. Adoro questa canzone è una delle mie preferite dell'album.

Nel giro di un'ora mi lavo e mi metto una tuta per asciugarmi i capelli e sistemarli per questa sera.

<<Marika! >> mi sento chiamare

<<cosa? >> urlo uscendo dal bagno

<<qui! A che ora è la festa? >> mi chiede James

<<alle nove vado prima se vuoi vieni con me, per parlar anche con Marcus>>

Mamma con i soldi mi ha aiutato ad affittare una stanza al 3.2, quella sotterranea, Ivan, conoscendoci, ci ha fatto uno sconto e Marcus sarà il dj, glielo ho chiesto gentilmente e lui ha accettato. È una stanza piccola quella sotto il  locale ma comunque è carina poi ci sono tavolini e divanetti.

<<certo. Will mi ha chiamato che viene verso le dirci con Sophia>> mi informa mio fratello

<<d'accordo >>

Rientro in bagno per asciugarmi i capelli. Sono arrivate le sette e mia madre ha preparato tre pizze per cenare.

******

<<piccola ci sono gli altri che mi aspettano di sopra vado da loro>> mi dice Nash

<<va bene>>

Mi bacia a stampo e poi svanisce nel buio della stanza per andare da Cam, Tay, Aaron, Carter, Matt e i Jacks davanti al 3.2. Io e James siamo qui da mezz'ora e ho chiesto anche a Nash se veniva prima per stare un po' con lui. 
Uno alla volta stanno arrivando tutti e sto aspettando impaziente che vengano giù anche gli altri.  Non vedo l'ora di abbracciare Cam e Johnson...
Stavo per dire qualcosa a mio fratello quando sento il cellulare vibrare. È Allis che mi chiama.

<<pronto? >>

<<Hei, io e gli altri siamo alla stazione, che indirizzo devo dare al tassista?>>

<<boulevard 31, il locale si chiama 3.2, ha un'insegna luminosa azzurra >>

<<Ok... Tra un venti minuti arriviamo>>

Chiudo la chiamata e torno da James che sta ancora parlando con Marcus.

<<eccola la festeggiata>> dice qualcuno alle mie spalle

Mi giro e vedo Tay insieme agli altri che mi sorridono. Lì saluto tutti con un abbraccio e con il sorriso stampato sul viso.

<<questo è per te, ma lo aprirai dopo>> mi dice Aaron porgendomi uno scatolone rettangolare

Guardo il pacco incuriosita e poi alzo lo sguardo sui miei amici e sul mio ragazzo per vedere nei loro volti un sorriso furbo. Lascio stare e appoggio lo scatolone in un angolo della stanza.
La musica rimbomba a tutto volume sulla stanza e mancano solo i miei compagni di università.
Debby e Dan,  sono seduti sui divanetti che parlano e si scambiano sorrisi ma si fermano appena Debby vede Aaron e Matt che le vanno incontro.
Io e Nash siamo rimasti soli e mentre lui mi mette un braccio intorno a collo io lo guardo dal basso.
Dio! Quanto mi piace questo ragazzo! Sono pazza di lui. Spero che farà amicizia anche con i ragazzi del mio corso, non gli ho ancora detto che nella mia classe siamo solo due femmine.
Mi divertirò parecchio quando vedrà Jimmy che starà molto con me, è uno dei ragazzi con cui ho subito legato. È troppo divertente stare con lui. Ad Alis l'altro giorno ho detto che se non avessi un ragazzo ci proverei con lui ma poi lei mi ha detto che è gay. Ci sono rimasta veramente male,  non me lo aspettavo.
Anche con Sam ho legato subito, Nash sa benissimo che ho un debole per i finti biondi.

<<piccola?  Ti sei incantata? >>

<<mmm??>> lo guardo <<sai che ti avevo detto che ho invitato anche i miei amici dell'Università?? >>

<<si>>

<<beh eccoli lì >>

Indico un gruppo di ragazzi fermi all'entrata della sala. Lì vado in contro con Nash per mano ma appena vedo Allis ci abbracciamo e così anche con il resto dei ragazzi.

<<non mi avevi detto che siete solo due ragazze>> interviene il mio ragazzo

Che strano chiamarlo così ma devo dire che mi fa impazzire.

<<loro sono Allis, Alex, Sam, Jeff, Jimmy, Simon, Scott, Mark e John. Ragazzi lui è Nash, il mio ragazzo>>

<<si, e tu potresti togliere quel braccio dal collo della mia ragazza>> esclama Nash a Jimmy

Che cosa avevo detto?

<<qui qualcuno è geloso>>dice Jimmy

Adesso inizia.

<<qui qualcuno sta per farsi male>> ribadisce Nash

<<amore calmati>> gli vado incontro e gli appoggio una mano sul petto << non devi preoccuparti di Jimmy, è gay>> gli sussurro piano all'orecchio

<<non mi importa, devo tenere le mani apposto>> mi dice alzando la voce per farsi sentire dal diretto interessato

<<ok, scusami amico>>

Nash sorride leggermente e poi insieme andiamo dagli altri a sederci e aspettiamo che Ivan scenda per prendere le ordinazione.
Intanto alcuni ballano e altri parlano..

|Era solo un gioco 2| Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora