Capitolo 18

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Sono pronta per trovarmi con gli altri in spiaggia. Cam mi sta aspettando fuori in macchina mentre io sono ancora in camera a riempire la borsa di cose, che poi probabilmente nemmeno mi serviranno.
Sento suonare il clacson due volte di fila e per non creare disturbi nel quartiere, dato che sono le dieci di sera, esco di casa e salgo in macchina.

<<alla buon'ora>> mi dice Cam ridendo

Non gli rispondo e lui parte subito in direzione spiaggia. In meno di mezz'ora arriviamo e riusciamo anche a trovare velocemente parcheggio di fianco ad un chiosco.
Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso gli scogli, dove di solito ci incontriamo.
Ricordo quei scogli anche per un'altra vicenda. Quando io e Nash siamo usciti insieme per la prima volta, siamo venuti qua. Quella volta che mi aveva chiesto di uscire dopo la festa di compleanno a casa di Cam. Me la ricordo benissimo. Ricordo come a quella festa più e più volte ci siamo baciati per gioco e ricordo altrettanto bene come, durante l'uscita, io e Nash ci siamo messi a "litigare" per i sentimenti che provavamo l'uno per l'altra. Ricordo soprattutto come Tay ci ha interrotto proprio nel momento in cui ci stavano baciando per davvero, senza obblighi.
Tutti questi piccoli ricordi mi portarono a sorridere, nemmeno mi accorgo che ormai eravamo arrivati e oltre a me e Cam, si sono Tay, i Jack e Nash. Carter, Aaron e Debby devono ancora arrivare, sono sempre i soliti ritardatari.

Cammino verso Nash e appena lui si accorge di me mi sorride e apre le braccia accogliendomi in un abbraccio.

<<mi sei mancato>> gli dico quasi sussurrando

<<anche tu, piccola>>

Mi stacco dall'abbraccio e gli stampo un bacio sulle labbra.

Appena arrivano anche gli altri, saliamo in cima agli scogli fino a raggiungere la punta. 

<<ne parlavamo anche prima che arrivaste... siamo rimasti tutti davvero sorpresi quando ci hai chiamati per organizzare questa serata>>  mi dice Matt

<<volevo farmi perdonare per la mia assenza in queste settimane>> dico mentre mi sistemo meglio di fianco a Nash

<<non hai nulla da farti perdonare, avevi tutte le ragioni del mondo per rimanere da sola>> mi rassicura Carter

<<si, ma dopo quello che era successo con Cam, pensavo foste arrabbiati anche voi>>

<<ammettiamolo, Cam era geloso perché siamo venuti a sapere da Nash che eri uscita solo con Johnson >> mi confida Gilinsky

<<ne ero certa!!>> dico quasi urlando e facendo ridere tutti <<tra un po' diventa geloso anche di Nash>> continuo, guardando il mio migliore amico

<<io non sono geloso di nessuno!>> ribadisce Cam

<<si certo, sei la persona più gelosa nell'universo quando si tratta della "tua" scimmietta>> dice Nash 

La sua scimmietta sarei io. Tutti sanno che mi chiama così quando siamo insieme, era iniziato tutto per gioco ma poi è diventato il mio soprannome​.

<<e pensare che prima lo odiavo per tutta la faccenda di Nash>>

<<alla fine non glielo hai nemmeno rotto il piatto in testa>> mi dice Johnson

Mi ricordo benissimo quel giorno, i Jacks mi avevano invitato ad unirmi a loro a mangiare in un chiosco in spiaggia. Quel giorno c'era anche Nash, e Cam gli ha raccontato tutto ciò che io pensavo su di lui, gli ha praticamente detto che io gli sbavavo dietro. Ero​ talmente in imbarazzo che volevo alzarmi e andarmene.Glielo avrei davvero voluto rompere il piatto in testa, però.

<< posso sempre farlo>> dico con tono serio guardando Cam

<<non ne saresti capace>> mi risponde sfidandomi

<<forse, ma sono capace a non parlarti più>> ribadisco sfidandolo

<<mi vuoi troppo bene, non saresti capace a fare nemmeno questo>> dice Cam ridendo

<< si è vero ti voglio troppo bene>> gli risponde dolcemente

Sentiamo un <<aww>> dagli altri e mi alzo per andarlo ad abbracciare. Quasi cadiamo all'indietro e rischiamo di farci male sugli scogli ma non mi interessa, ho davvero bisogno di abbracci in questo periodo.

Torno da Nash che intanto mi guarda con un mezzo sorriso nel volto. Tra noi le cose stanno andando benissimo, mi sta sempre accanto e io faccio lo stesso per lui. Stiamo insieme da un mese  e mezzo ma non sono ancora pronta a dirgli che lo amo. Amare è una parola grossa e molto importante da dire a una persona. Ci sono molto affezionata ma non sono ancora pronta per questo passo, so sono che più stiamo insieme e più me lo tengo stretto facendo in modo che non vado con nessun'altra.

Fino ad ora non ho ancora conosciuto le sue amiche femmine, so essere davvero gelosa a volte. Spero di non incontrare mai anzi spero che nemmeno abbia delle amiche con cui esce spesso.

<<comunque a scuola tutto bene?>> mi chiede Tay

<<bene anche se mi sono presa indietro con le coreografie... oh e a Natale ci sarà uno spettacolo per la fine del primo periodo di lezione, posso portare chi voglio quindi conto sulla vostra presenza>>

<<ci verremo di sicuro, amore>> mi dice Nash dopo avermi stampato un bacio sulla guancia

<<comunque sabato fanno un rave alla periferia di LA, ci andiamo? >> dice Carter cambiando discorso

<<mia madre non mi lascerà mai. Lì gira un sacco droga soprattutto perché siamo in periferia>> dico immediatamente

<<non puoi inventarti una scusa? >> mi chiede Tay

<<si, tipo che andiamo a fare un giro o che ti vedi con i tuoi amici dell'Università?>> dice Cam inventandosi qualche scusa che avrei potuto dire a mia madre

<<non lo so ragazzi, non vi prometto niente>>

Passiamo tutta la serata a divertirci e a scherzare tra di noi fin quando decidiamo di tornare tutti a casa...

Domani è solo martedì e devo svegliarmi presto per andare a scuola e mettermi in pari con tutte le coreografie. Sarà una giornata impegnativa e andare a dormire all'una non è una buona idea

|Era solo un gioco 2| Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora