Capitolo 16

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Il resto della mattinata passò molto in fretta, nelle seconde due ore abbiamo avuto un'ora di teoria sul classico e un'ora di moderno quindi non è stato così pesante...

****

<<Ei piccola >>mi risponde subito Nash al celulare

<<ciaooo amore>> dico tutta euforica

<<com'è andata a scuola, tutto bene? >>

<<si, ho una nuova coreografia da imparare, è un passo a due...comunque ti ho chiamato per chiederti se sapevi se Cam fosse a casa>>

<<è lunedì quindi si. Vai da lui? >>

Sono certa che ora stia sorridendo perché sa che sto riprendendo in mano le cose e risolverne altre

<<si, non mi piace che sia arrabbiato con me>> dico con voce bassa

<<è solo un po'infastidito dal tuo comportamento, appena ti vedrà di accoglierà a braccia aperte dovrò intervenire io a staccarvi>>

<<geloso? >>

<<Cam sa essere molto possessivo a volte>> risponde ridendo

<<si, è vero.  ci sentiamo dopo?>>

<<certo, ciao piccola>>

Chiudo la chiamata e appena finisco di mangiare il mio spuntino pomeridiano salgo in camera a farmi una bella doccia calda.
Vestita e profumata scendo in salotto con il cellulare e le chiavi di casa e usco con  il penny e percorro la strada fino a casa di Cam. 
Lascio il penny vicino le scale e salgo i tre gradini fino alla porta d'ingresso bianca  e suono il campanello.

<<Marika, ciao! >> mi accoglie con grande entusiasmo Gina, la madre di Cam, facendomi entrare in casa

<<salve, come sta?>> le chiedo

<<tutto bene, grazie.. Cosa ti porta qui? >>

<<sono venuta per Cam, è in casa? >>

<<si è in camera sua.. Non so cos'abbia ma in questi giorni è stato un po' scorbutico>>

<<si è colpa mia, l'ho fatto arrabbiare perché sono stata egoista ma sono venuta per farmi perdonare, posso salire? >> le chiedo cortesemente indicando le scale

<<ah voi ragazzi! Vai pure>> mi sorride lasciandomi passare

Detto ciò saluto Gina e salgo le scale per poi ritrovarmi davanti camera di Cam. Busso però non ricevo nessuna risposta, riprovo di nuovo ma niente così apro leggermente la porta e trovo Cam steso sul letto che dormiva e le tende chiuse per evitare che la luce entrasse.
Lo lascio dormire e scendo di nuovo in salotto da Gina.

<<sta dormendo>>

<<se vuoi puoi aspettare finché non si sveglia, sennò mando Jaxx a svegliarlo>> dice ridendo riferendosi al loro cane

<<se non ci sono problemi aspetto, tanto non ho niente da fare>>

Mi sorride e, dopo che ci sediamo sul divano, mi chiede come stava andando all'Università e le racconto tutto quello che ho passato in questi tre mesi di scuola. Ormai il primo periodo di lezioni sta per finire in quando siamo già a dicembre e le vacanze di natale si avvicinano sempre di più....

È passata circa un'ora da quando sono a casa di Cam, lui sta ancora dormendo e il tempo è passato così veloce che, parlando con Gina, non ci siamo accorte che sono ormai giunte le quattro. Gina ha mandato Jaxx in camera di Cam a svegliarlo quindi tra un po' dovrebbe arrivare.
È stata molto gentile a lasciarmi stare ad aspettare visto che Cam era molto stanco e lei aveva le sue cose da fare ma mi sono divertita a scambiare quattro chiacchiere con lei.

<<penso sia svegliato>> mi dice ridendo Gina sentendo Cam urlare dietro a Jaxx <<Cam!!!  Dai vieni giù! Hai visite! >> continua divertita

<<perché diavolo hai lasciato che Jaxx mi svegl.... >> non fa in tempo a finire la frase che si accorge della mia presenza <<ti sei decisa tu o ti hanno obbligato? >> mi chiede poi con tono infastidito

<<Cam infilati dei pantaloni, una maglia che siamo ancora in inverno e parla con lei che è da un'ora che ti aspetta>> lo rimprovera Gina

Alza gli occhi al cielo e mi fa segno di salire con lui, intanto che lui si incamminava io ringrazio Gina per la compagnia.
Guardo in silenzio Cam che si veste e devo dire che era una situazione imbarazzante ma lui, essendo spontaneo, non si fa mai nessun problema al riguardo.

<<ti ascolto>> dice semplicemente dopo essersi seduto sul letto

<<eddai Cam! Non fare il difficile.. >>

<<sei tu quella che ha iniziato >>

sembra un bambino

<<mi dispiace ok? Ero distrutta e non volevo vedere nessuno>>

So che non è una scusa perché Nash e Debby erano quasi sempre con me e sicuramente a lui, come anche agli altri, non sarà stata una cosa bella da sentirsi dire ma non volevo che gli altri mi vedessero in quello stato.

<<tre settimane, Marika, tre fottute settimane! Era Nash che ci diceva come stai, ogni volta che gli chiedevo se potevo venire da te lui mi diceva di no! E poi...poi vengo a sapere che ti sei vista con Johnson!>>riprende fiato <<non sono arrabbiato per ieri perché ci può stare che stai male per tuo padre ma un messaggio o una chiamata potevi farla!!>> 

<<scusa davvero...non pensavo ti facesse così male non sentirmi. Mi dispiace davvero Cam...mi perdoni?>>

Mi avvicino a lui e prendo la sedia della scrivania, portandola davanti a lui e sedendomici sopra.  Cominciamo a guardarci negli occhi sperando che lui cercasse di capire quanto ci sono restata male per le parole da lui dette.

<<mi perdoni?>> gli chiedo nuovamente

<<non farlo mai più >> 

<<ancora migliori amici? >> chiedo pregando per un si

<<si>> mi risponde con sorriso sulle labbra

Dalla felicità mi butto addosso a lui facendolo stendere di schiena sul letto e scoppia a ridere ripetendomi che gli mancavano questi nostri momenti . Finalmente tutto nella mia vita è tornato apposto..  

|Era solo un gioco 2| Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora