Capitolo 11

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<<andiamo>> mi dice Will appena scendo dalla macchina

saluto mamma con un bacio sulla guancia e dopo averle assicurato che sarei stata bene con Will se ne va mentre io e mio fratello camminiamo fino a riva; stendo l'asciugamano che avevo messo nello zaino e ci sediamo sopra. Siamo entrambi in silenzio per una buon a mezz'ora fino a quando il mio cellulare si illumina. E' Cam.

non mi va di sentire nessuno così blocco lo schermo.Dopo svariati minuti mi arriva un nuovo messaggio, poi un altro e un altro ancora.

<<non rispondi?>> mi chiede Will

<<no>> gli rispondo con tono secco

<<dovresti>>

né a Cam né a Nash e nemmeno agli altri ragazzi ho detto che oggi sarebbe stato il compleanno di mio padre, non volevo farli preoccupare . Nonostante  io non abbia parlato molto di mio padre con loro, sanno che è un argomento delicato ma ho la netta sensazione che Debby abbia detto loro qualcosa, perché stasera sarebbero usciti tutti insieme. 

Prendo in cellulare dopo aver guardato per pochi secondi mio fratello e guardo i messaggi.

Da: Cam 
A: Marika
hey, tutto bene? Debby ci ha accennato dove sei

Da: Cam
A: Marika
vuoi compagnia?

Da: Cam
A: Marika
Nash mi ha raccontato quello che è successo oggi pomeriggio a casa sua

Da: Cam
A: Marika
per favore rispondi

Da: Marika
A: Cam
tutto ok. sono con mio fratello

<<a volte quando io e Sophia affrontiamo discorsi abbastanza seri e importanti per entrambi, vorrei che papà fosse qui per potermi confidare con lui e sentire la sua opinione...>> confessa

<<birra?>>

<<certo, perché sennò sarei venuto>>

<<mi conosci troppo bene>> gli sorrido porgendogli la bottiglia di birra 

<<è mezza notte>> sento dire da Will

alzo la bottiglia come solito fare quando si brinda a qualcosa e guardo l'infinito davanti a me. Anche Will copia il mio gesto e, come se ci fossimo letti nel pensiero, diciamo

<<a te papà>>

*****

mi sveglio con il sole negli occhi, mi metto subito seduta e guardo Will che stava dormendo ancora accanto a me. Poco dopo mi rendo conto che avevamo dormito in spiaggia ci siamo addormentati mentre ci raccontavano tutte le storie passate con papà. Mamma di sicuro sarà preoccupata e ne ebbi la conferma guardando le tre chiamate perse da mamma e quattro da James, sono sicura che hanno provato a chiamare anche Will. Il cellulare segna le quattro di mattina e l'alba è ancora presente nel cielo.

<< Will, Will svegliati>> dico muovendolo leggermente

<< Will!!>>

<<mmm..>>

<< dobbiamo tornare a casa, alzati dai!>>

Una volta che Will si alza, arrotolo il grande asciugamano da spiaggia e lo metto dentro lo zaino mentre Will prende le bottiglie di birra vuote.
Siamo entrambi mezzi addormentati, quasi non ci reggiamo in piedi quindi per evitare qualche incidente decidiamo di chiamare un taxi che poi ci porta a casa.
Non appena varco la porta di casa, seguita da mio fratello, mamma si fonda  su di noi e inizia ad urlarci contro.
Avevo la testa che stava scoppiando e mia mamma che parlava forte non stava aiutando le cose.

<<perché diavolo sei sveglia alle quattro di mattina?! >> inveirvene Will

<<sono rimasta a dormire sul divano e vi ho sentito entrare>>

<<mamma ci siamo solo addormentati in spiaggia>>

<<Will chiama Sophia, è stata qui fino a mezza notte in pensiero per te>>

Lui annuisce e tira subito fuori il cellulare dalla tasca dei jeans per chiamarla.

<<io me ne vado a letto, sto morendo di sonno>> dico sbadigliando

Mia madre mi guarda e faccio un cenno con la testa. Will sta ancora parlando al telefono, pare che Sophia si sia preoccupata seriamente. Lascio perdere la conversazione e  vado in camera a dormire...

Sono le undici di mattina e in casa si sente solo la musica provenire dalla tv accesa​, non c'è nessun altro perché sono tutti a lavoro. Mi accorgo solo pochi minuti dopo che avevo ricevuto un messaggio da Nash che mi chiedeva se potevamo vederci.
Dopo quello che è successo ieri pomeriggio non l'ho più chiamato ne mandato messaggio e nemmeno lui l'ha fatto. Ad essere sincera mi mancano i suoi messaggi con il buongiorno e ieri sera mi aspettavo una chiamata da parte sua e invece solo Cam si è preoccupato.
Rispondo al messaggio scrivendo di venire a da me e poi mi scrive che sarebbe arrivato tra cinque minuti.
Allora vado a cambiarmi dato che sono ancora in pigiama, mi lavo la faccia per la seconda volta per sembrare più sveglia e poi torno in salotto per aspettarlo.
In paio di minuti dopo sento il campanello di casa suonare così vado ad aprire.

<<hei>> mi dice  Nash dolcemente appena apro la porta

Mi sposto dalla porta e lo faccio entrare dicendogli di sedersi sulla poltrona che fa angolo con il divano.
Abbasso leggermente il volume del televisore e inizia a parlare.

<<come stai? >>

<<perché sei qui? >> dico evitando quella domanda

Non sapevo bene come mi sentivo in questo momento con quello che è successo con Nash, ieri sera e i giorni che verranno saranno tremendi. Sarò sotto sforzo per un'intera settimana per via degli esami, dovrei già essere al lavoro per impostare una coreografia. 

<<ok, senti mi dispiace davvero tanto per ieri...>> dice

<<non importa>>

<<...davvero, non avevo intenzione di darti la colpa >>

<<lo so>>

<<ero solo  infastidito>>

<<so che non volevi dirmi quelle cose, non importa è tutto passato>>

<<oh ok>> mi dice con un sospiro come se si fosse liberato di un peso <<allora sul serio, come stai? >> mi chiede dopo essersi seduto vicino a me sul divano.

<<bene>>

<<Marika.. >>

<< e va bene non sto bene. Ieri sera ero in spiaggia con Will abbiamo bevuto, ci siamo addormentati sulla spiaggia, siamo tornati a casa alle quattro. >>

<<starai bene in questi giorni? >>

<<no>> dico con tono disperato

<<ci sono io piccola >>

Mi giro verso di lui e lo guardo attentamente negli occhi, mi fa un piccolo sorriso e poi mi avvicino per dargli un bacio.  Mi era davvero mancato, spero che con il suo aiuto e con quello di Will riuscirò a passare la settimana.




|Era solo un gioco 2| Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora