Capitolo 1

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Oggi è il primo giorno di scuola, sono le sette e sono in treno diretta alla stazione di Los Angeles. Più il treno si avvicina alla destinazione più sono in ansia. Vorrei che con me ci fosse mio padre per rassicurare dirmi che tutto andrà per il meglio. Anche lui ha frequentato una scuola di danza qui a Los Angeles, di preciso non so quale, però mamma mi ha raccontato che ha dovuto lasciarla perché in famiglia le cose non andavano molto bene economicamente. Forse è per questo che ha trasmesso la sua passione a me, perché la portassi avanti...
Cinque minuti dopo il treno si ferma alla stazione di Los Angeles. Prendo un taxi e dico all'autista la via della scuola e, in poco meno di venti minuti arrivo a destinazione. Davanti a me, su un muro noto la scritta in grande 'Debbie Reynolds Professional Rehearsal Studios'. Eccomi, pronta ad entrare dalla porte della mia nuova scuola. Sul sito della scuola ho letto che tutti quelli di primo anno devono recarsi all'Auditorium la prima ora, conoscendo la strada mi faccio spazio tra i fiumi di gente che parlano, ridono o semplicemente cammino per conto loro con la borsa di danza della scuola sulle spalle.
Entro finalmente nell'auditorium dove avevo fatto i provini e noto subito quanta gente era seduta sulle comode poltroncine. Mi avvicino al palco e mi siedo su una poltrone libere. 

Dopo una decina di minuti sul palco salgono due uomini e una donna, penso si tratti di alcuni insegnanti, con un microfono in mano.

<<buongiorno a tutti e benvenuti nella nostra scuola. Io sono la preside Jefferson, e loro saranno alcuni dei vostri nuovi insegnanti>> indica i due uomini al suo fianco << voi siete stati scelti tra i più bravi dei mille ragazzi che si sono presentati alle audizioni quindi spero che non ci deluderete. Sarete divisi in gruppi a seconda dello stile di ballo però seguirete anche gli altri corsi, se uno per esempio è entrato con il classico dovrà seguire anche le lezioni di latino americano oppure Hip-Hop. Sembrerà stano per voi ma se volete diventare dei ballerini professionisti dovrete prima sapere tutto della danza e dei vari stili. Vi lascio con i vostri insegnati. Buona permanenza>> finisce il suo discorso con un sorriso e passa il microfono all'uomo affiancato a lei

<<salve ragazzi. Io sarò il vostro professore di danza classica, il professore Martin. Adesso vi dividiamo in gruppi e andremo a fare la prima lezione. Il resto degli insegnanti vi aspetta già nelle diverse aule>>

Si presenta anche l'altro insegnante, il professor Wolf, che insegna Break Dance, è un tipo molto simpatico e divertente. Sono felice che sia lui a insegnarmi la Break Dance.
Il professore Wolf ci divide nei diversi gruppi. La maggior parte di quelli che fanno Hip-Hop fa anche la Break Dance, tra cui io, quindi, ci mette in un gruppo diverso dagli altri. Quando tutti i gruppi sono finalmente formati ci ogni insegnate ci porta nella propria aula. La prima ora di lezione è proprio con il professor Wolf. In modo da farci conoscere meglio tra di noi studenti io signor Wolf decide di farci alzare in piedi e parlare di noi e della nostra passione del ballo, come è cresciuta e chi ce l'ha trasmessa.

<<vediamo... Signorina Henderson! >> esclama il professor Wolf

Mi alzo in piedi e dopo avermi sorriso mi avvicino a lui in modo da essere davanti all'intera classe. Guardo per l'ultima volta il professore che mi fa cenno di parlare e mi giro verso il gruppo di ragazzi che mi stavano guardando 

<<sono Marika Henderson, domani faccio vent'anni, sono una ragazza vivace ma a volte anche timida. La passione per la danza me l'ha trasmetta mio padre. Mi ha insegnato a ballare da quando avevo cinque anni, mi portava sempre in un locale, nella città dove abito, a ballare.  Qui la mia passione per la danza è cresciuta sempre di più. Anche dopo la sua morte ho continuato perché è ciò che mi legava a lui, è come se ogni volta che ballo lo vedo da una parte che mi guarda e mi sorride. Quindi bhe ecco..questa è la mia storia>> concludo

<<bene, questo è l'importante, rialzarsi remore anche dopo una brutta caduta. Ora il signorino Britan>> dice il professore subito dopo 

<< sono Chris Britan, ho ventun anni e la mia passione per la break dance mi è nata un un giorno qualsiasi mentre guardavo un gruppo di ragazzi che ballava per le strade della mia città: Chicago..>>

rimango ad ascoltare attentamente tutti i ragazzi, curiosa della loro storia, a molti la passione per la danza gli è stata trasmessa dai genitori o fratelli più grandi ad altri invece guardando video su internet oppure il fatto di vedere in giro per le periferie delle città ragazzi che ballavano... 

L'ora volò velocemente e mi ritrovo in mezzo il corridoio tra un sacco di gente a me sconosciuta. Spero di fare presto amicizia con qualcuno del mio corso. La prossima ora è quella di Hip-hop, spero che nel gruppo ci siano altre ragazze perché su quello di Break ci sono solo maschi, devo dire molti belli e simpatici ma qualche femmina non sarebbe male. Chiedo informazione sull'aula 10 per la lezione a dei studenti più grandi di me che furono molto gentili a indicarmi la strada per raggiungerla. La scuola è molto grande quindi le aule sono altrettanto molte, da quanto ho capito ce ne sono all'incirca quindici. 

Entrata dentro l'aula noto un gruppo di ragazzi vicino alla porta che parlano tra di loro, sono gli unici presenti nella sala. Guardando il grande orologio appeso al muro mi accorgo che sono un po' in anticipo, tipo di cinque minuti. Questa è l'ultima ora di lezione, poi posso finalmente tornare a casa. Dovrò abituarmi a questa nuova scuola, insomma è tutto così nuovo e non conosco ancora nessuno e questo rende tutto più difficile.

<<hei ragazza vieni qui?>> sento dire da uno dei ragazzi del gruppo

<<come ti chiami?>> mi chiede un altro ragazzo appena mi avvicino a loro

<<Marika.. e voi?>>

<< io sono Tom loro, invece sono Alex e Ivan.. hai già conosciuto il prof? noi siamo appena arrivati dalla lezione di moderno>>

<<fate anche moderno? strano di solito quelli che fanno Hip-Hop fanno la Break dance.. comunque no, ho sconosciuto solo il professsor Wolf>>

<< in verità noi facciamo solo moderno... ma siamo interessati anche all'Hip-Hop quindi eccoci qui>> mi dice Alex

resto a parlare con loro finché non arrivano anche gli altri ragazzi e, per fortuna, anche ragazze. In tutto in questo gruppo siamo in quattro, compresa me.  Noi ragazze siamo sedute tutte vicine, in mezzo agli altri maschi. D'un tratto vedo il professore entrare dalla porta, si presenta e cominciamo la lezione. Che volò ancora più in fretta della prima. 




|Era solo un gioco 2| Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora