Le lacrime solcano i miei occhi,anche se la mia mente continua a insistere
nel dire: 'Non dimostrarti debole,
Non qui,Eleonora,non qui!',ormai il mio volto e' pieno di lacrime causate dal mio ragazzo,se lo posso chiamare ancora così.Ho un mal di testa molto forte e vedo a malapena tutto quanto sfocato,la mia vista e' annebbiata,
ho gli occhi gonfi e rossi,sono inguardabile,metterei paura persino
ad uno zombie.Guardo l'ora sul mio orologio:'Casio'
e mi rendo conto che e' arrivato il
momento di tornare nell'istituto per
la prossima lezione.Cammino frettolosamente e raggiungo
l'esterno dell'istituto,mentre sulla
panchina noto distrattamente Saul,
sta piangiendo,non l'ho mai visto piangere,ha entrambe le mani tra i capelli e poi dalla tasca dei suoi jeans estrae una sigaretta,che subito dopo porta alle labbra gonfie.Mi siedo poco distante da lui,i suoi occhi si illuminano e in essi riesco a percepire la felicità e sperenza che prova adesso.
"Beh,forse non sono affatto come
quella ragazza,ma sappi che ho uno scopo diverso nei tuoi confronti,io ho bisogno di te e della tua presenza al mio fianco.Lei potrà anche piacerti di più per il suo aspetto fisico,ma quello che provo io e':'amore'."dico alzandomi, per poi andare via,ma il
suo braccio mi blocca,mi guarda e
dopo pochi secondi,sputa acidamente
a terra.Saul:"Sei solo una ragazzina,
cresci Eleonora."dice con tono
freddo.Io:"Sì,una ragazzina che si e'
innamorata di te.La ragazzina
che tu hai detto di amare."
mi fermo e libero la mia mano
dalla sua presa.Io:"Sono davvero stupida,oppure innamorata di una persona
sbagliata!Scusa tanto il disturbo,
Saul.." aggiungo asciugando le
lacrime.«Saul.»
Diversa.Eleonora e' diversa da tutte
le altre ragazze.Dolce,altruista.
Nonostante tutto,il mio pessimo
comportamento,i miei tanti gesti
irrispettosi nei suoi confronti,lei
e' ancora qui,accanto a me.Mi
stupisce sempre,ogni giorno
di piu'.Disastro.Questo sono io.Ho sempre
desiderato una famiglia che mi
seguisse e mi aiutasse a realizzare
i miei sogni,forse chiedevo un po'
troppo.Genitori divorziati,padre
che non vedo ormai da anni,madre
che dedica la maggior parte,o meglio
sempre,al suo lavoro,la stilista.Eleonora e' l'unica a capirmi
realmente,ha sempre capito tutto
di me,della mia vita,del mio essere
così scontroso,mi ha aiutato sin
dall'inizio.Con lei tutto e' migliore,io
lo sono.Non voglio perderla,non
riesco ad immaginarla con altri
ragazzi che la facciano ridere e
sentire bene,proprio come me.«Eleonora.»
Ancora ferita,entro in classe e mi siedo.
Thom preoccupato dalla mia faccia,mi
chiedo cos'ho,ma io mi limito solo a
scuotere la testa in segno di negazione e seguire attentamente la lezione,che
infine non riesco a capire,perché la
mia testa e' colma di pensieri negativi,
un miscuglio di emozioni messe tutte
insieme,in un solo momento.Che
giornata pessima.Tra po' esplodo.
...
Mi lancio sul mio letto e fisso il
soffitto bianco della mia camera.Saul.Il suo nome e' stato scritto
in modo indelebile sulla mia pelle,
sul mio cuore.Riesco ancora a
sentire il sapore delle sue labbra
sulle mie,così piccole e sottili,
il suo buon profumo sull'indumento che indosso ora.Mi stringo fra la sua felpa,proprio come se fossero le sue braccia,uno dei suoi calorosi
abbracci.Poggio le dita sulle mie
labbra e le sfioro leggermente.Voglio lui,qui con me.Ora e per
sempre.-ma non posso.-penso.
-Eleonora,hai ragione.-interviene
la mia coscienza,sempre pronta nei
momenti peggiori e tristi.
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"Follow your heart."(#Wattys2016.)
Fanfiction«troppe volte ascoltiamo cio' che ci sussurra il cervello e trascuriamo cio' che ci grida il cuore.»