20.Him.✅

350 23 5
                                    

Come sempre,verso le 7:00,la sveglia inizia a suonare,mi alzo e mi dirigo verso la cucina per poi svolgere la mia solita routine scolastica.

Mi preparo,prendo lo zaino,il mio cellulare con già collegate le cuffiette per ascoltare un po' di musica ed esco di casa.

Dall'altra parte del marciapiede,noto Saul che quando si accorge dei miei occhi puntati su di lui,passa una mano tra il suo ciuffo luminoso biondo e continua a camminare normalmente.

Sono arrivata finalmente davanti il solito cancello verde arrugginito dell'odioso istituto chiamato da tutti,o dalla maggior parte degli studenti e da me:"inferno."

Sento una mano poggiarsi sulle mie spalle,tolgo le cuffiette e mi giro di scatto pensando fosse Saul,ma in realtà e' Federico.

Federico:"Allora?Pronta per il famoso ballo?"mi chiede sorridendo.

Io:"Oh,certo mio caro Federico.."gli rispondo scherzosamente,ricambiando con un falso sorriso,in realtà non me la sento affatto di andare a quel ballo a cui nei giorni precedenti avevo invitato il mio amico.

Lui mi fa una linguaccia,si allontana da me e quando e' abbastanza lontano,mi
saluta scuotendo la mano ed io ricambio facendo lo stesso.

Alzo gli occhi e noto che oggi il cielo e' cupo,di un colore grigio scuro,pieno di nuvole che coprono il sole,che si riesce a intravedere leggermente dietro uno dei tanti nuvoloni presenti.Ecco,il cielo e' proprio come i miei giorni senza il mio Saul.

Prendo il mio Iphone con insieme anche le cuffiette,mi siedo sul prato del giardino della scuola e appoggio la testa ad un albero.Faccio partire la canzone:"We Don't Talk Anymore"
della mia playlist,la campanella suona ed io non me ne accorgo affatto.

Passa circa un'oretta e dopo aver ascoltato quasi tutte le canzoni che avevo scaricato su una delle tante Applicazioni per la Musica,guardo l'ora sul display del cellulare e mi rendo conto che sono appena le 9:00,non mi sono presentata alle lezioni e corro un gran rischio di essere scoperta da una
delle mie professoresse/i,dato che sono nel cortile della scuola.

Come non detto,avverto il suono di un clacson di una macchina e poi riesco a vedere il mio professore di Matematica che esce all'estero per raggiungere l'auto ferma proprio qui,a pochi passi distanti da me.Mi nascondo dietro l'albero e fortunatamente nessuno dei due si accorge della mia presenza.

Ritorno ad ascoltare la musica lì,nello stesso posto di prima e ad un tratto vedo un ragazzo avvicinarsi a me,ma non percepisco il suo volto.

"Ah,Eleonora.."mi giro.E' Andrew.Sa il mio nome.

Io:"Non vuoi proprio lasciarmi in pace,
eh.."affermo e lui sorride,mentre mi sposto un po' per farlo sedere al mio fianco.

Andrew:"Che fai?Non vai alle lezioni?Mi preoccupo,sai?!Hai cambiato atteggiamento,per caso?Sei diventata una Bad Girl,allora.."dice fissandomi negli occhi e ridacchia sotto i baffi.

Io:"Ha-ha-ha,divertente!Comunque no..Oggi non ero in vena di andare alle lezioni."ammetto spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio."E tu?Mi segui?"aggiungo spiritosamente e lui scuote la testa e fa spallucce.

Andrew:"No,sei impazzita?!Ti ho vista qui per puro caso e sono venuto!" mente.

Io:"Ehm..sì,certo!E hai scoperto il mio nome così dal nulla..vabbè,dai faccio finta di crederti."dico facendogli un occhiolino e lui scoppia in risate perché non ci sono riuscita bene,infatti ho chiuso entrambi gli occhi,che pessima figuraccia.

Andrew:"Nora,ti chiamerò così,ho deciso!"si ferma e guarda un tratto sconosciuto della strada."Vieni,ti porto in un posto che conosco solo io,quando lo vedrai lo potremo definire il nostro posto segreto,solo nostro." aggiunge,
per poi sfiorare la mia mano e unirla alla sua, facendomi alzare da terra ed infine insieme iniziamo a correre.

"Su!Prendiamo questa scorciatoia!"dice
entrando in una specie di viale,che ci porta in un,come dire,posto magico.

Fisso tutto ciò che si trova intorno a me,dalle cose più banali e piccole e a quelle spettacolari come un ruscello,i
fiori sparsi sotto i miei piedi,gli alberi con una chioma colma di fiori colorati e profumati,la panchina che si trova davanti,tutto di questo posto che non conoscevo prima d'ora,e' magnifico.

Andrew:"Ti piace?Non pensavi fossi un tipo così 'romantico',giusto?!"annuisco alla sua "domanda',sono ancora incantata,mentre lui mi trascina alla panchina.

Fa un inchino e si inginocchia:"Vuoi
essere la mia migliore amica?Quella con cui condividere questo posto?"

Faccio cenno di sì con la testa e lo abbraccio per ringraziarlo.

Non pensavo che sarei diventata sua amica,anche a causa della prima volta che ci siamo scontrati,pensavo fosse uno di quei ragazzi che sono un po' dapperttutto e quelli che si innamorano di tutte le ragazze che vedono in giro. Acidi e freddi.Con un solo scopo sulle ragazze e non uno dei ragazzi dolci a cui importa avere un'amica.A quanto pare il proverbio che dice:"Mai giudicare un libro dalla copertina" e' veramente adatto a questo caso.Non dovevo affidarmi alle strane apparenze su questo ragazzo.

Sciogliamo l'abbraccio ed io dopo averlo saluto,vado via.

Torno fuori scuola e vedo tutti i miei amici uscire stanchi.Beatrice,Federico e
Leoanrdo.

Il mio sguardo cade su Saul.Il suo sorriso.Passa una mano fra i capelli e scherza con uno degli amici della sua ex classe.Ragazzi definiti con la sua stessa
reputazione da più popolari della scuola,o all'incirca credo sia quella.

In questo momento vorrei essere io la causa del suo sorriso,della sua risata contagiosa,una di quelle risate che ti aiutano ad andare avanti e capire che nella vita c'è sempre qualcosa o qualcuno che riesce a strapparti un sorriso,come lui ha fatto con me,
qualsiasi cosa accada.Amo tutto di lui.

Resterei a fissarlo per ore,o anche giorni interni,senza chiudere occhio nemmeno per un istante.

Lui e' così felice,ed io così triste.Mi manca e vorrei che anche lui se ne accorgesse,che anche lui sentisse la mia mancanza,fino a sentirsi male ed avere la voglia di baciarmi,abbracciarmi e stringermi per non lasciarmi mai più.

...

"Follow your heart."(#Wattys2016.) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora