Harry
Una volta sistemato il mio 'Piccolo' problema, uscii dal bagno con un asciugamano legato stretto in vita, catapultandomi verso la camera da letto nella speranza di non esser visto da nessuno. La consapevolezza che Louis mi stesse aspettando chissà dove non mi metteva per niente a mio agio e camminare per l'appartamento con solo un asciugamano a coprire il mio corpo non mi sembrava affatto una buona idea.
Appena raggiunsi la camera chiusi la porta a chiave alle mie spalle, prendendo un profondo sospiro di sollievo nel notare la stanza completamente vuota. Frugai in tutti i mobili della stanza ed alla fine, per fortuna, riuscii a trovare il cassetto della biancheria. Mi infilai un paio di boxer- rigorosamente neri- e mi strofinai i capelli ancora fradici con l'asciugamano, ma mentre frizionavo la mia chioma bagnaticcia, sentii come se, nell'ombra, due languidi occhi mi stessero perforando la schiena. Subito fermai i miei movimenti e sollevai lo sguardo, percorrendo attentamente ogni centimetro della stanza...Ma questa era vuota, esattamente come sarebbe dovuta essere.
Un brivido freddo mi percorse lentamente quando notai che fuori dalla finestra, gli scuri alberi del bosco ondeggiavano a causa di una lieve brezza. I rami tortuosi e spogli grattavano inquietantemente sul vetro, provocando uno stridio alquanto raccapricciante.
Continuai a frizionare i miei capelli, decidendo di non far caso a quel particolare inquietante, ma nonostante avessi osservato l'intera stanza minuziosamente, la sensazione di essere osservato non sciamò affatto.Anzi.
Sembrò amplificarsi ogni secondo di più. Cercai di non badarci, dando la colpa all'ansia che la presenza di Louis provocava in me ogni volta, e mi diressi a grandi falcate verso l'enorme armadio in legno di mogano scuro.
Lasciai cadere l'asciugamano a terra ed aprii le due ampie ante del mobile, osservando curiosamente i vestiti al suo interno. La maggior parte di essi era molto sul mio stile: skinny jeans neri e magliette scure con stampe in bianco e nero o con il logo di qualche band, mentre gli altri mi lasciarono totalmente perplesso...
L'armadio sembrava diviso in due zone ben precise: la prima era quella con i vestiti che avevo sempre indossato, e la seconda sembrava fosse la sala costumi per un pagliaccio del circo.Le grucce erano piene di camicie dai colori sgargianti e dalle stampe particolari che mi fecero arricciare il naso. Una di quelle era a dirittura rosa a pois bianchi! un'altra era azzurra, ricoperta di glitter da cima a fondo ed un'altra ancora era sembrava essere uscita direttamente dal cast de "i pirati dei Caraibi".
Quei vestiti erano decisamente eccentrici ed eccessivamente appariscenti. Eppure non potei negare che mi piacessero... Forse, anche più del dovuto.
Sfiorai la stoffa liscia di quelle camicie sgargianti ed un sorrisetto spontaneo mi si formò sulle labbra. Ne presi una interamente ricoperta di fiori arancioni e ne toccai timidamente la stoffa: questa era estremamente morbida e leggera, il colletto era piegato impeccabilmente e le maniche corte cadevano perfettamente ai lati del indumento. Per un attimo mi passò per la mente di indossarla... Ma poi scossi vigorosamente la testa e la rimisi al suo posto.
Quei vestiti erano troppo eccentrici per uno come me... E poi, andiamo. Quando mai li avrei indossati?
Optai per un paio di jeans neri ed una T-Shirt del medesimo colore, indossai un paio di stivaletti di cuoio che trovai nel armadio, affiancati ad altri assolutamente assurdi (brillantinati oppure dalla pelle dorata ed iridescente) e, pettinandomi leggermente i capelli ancora umidi con le mani, uscii lentamente dalla mia stanza. Scesi attentamente le scale, ritrovandomi nell'ampio soggiorno della mia dimora e corrucciai leggermente le sopracciglia quando lo notai stranamente vuoto.
"Louis?" Chiamai titubante il castano, osservando con attenzione l'intera stanza.
"Sai Harry, hai davvero dei bei tatuaggi" si complimentò lui uscendo con un ghigno beffardo dalla penombra. Sentii una lieve stretta contorcermi lo stomaco e lo guardai alzando appena un sopracciglio.
"Grazie..?" Risposi ma, dal mio tono di voce, parve più che altro una domanda."E devo anche dire che sei esilarante quando sei spaventato" disse ridacchiando ed io lo guardai interrogativo.
"Prima stavo quasi per farmela sotto dalle risate" confessò con un sorrido mentre si buttava a peso morto sul piccolo divano.Trasalii.
"Mi stavi spiando?" Chiesi con sguardo accusatorio al ragazzo che adesso mi guardava con i suoi profondi occhi neri ed una smorfia antipatica sulla faccia.
"No. Stavo solo controllando che non scappassi" disse alzandosi dal divano ed alzando le spalle con sguardo ammiccante. Deglutii.
"Ah sì?" Chiesi con voce tremolante mentre il liscio si avvicinava di qualche passo, abbastanza da poter prendere uno dei miei ricci fra le dita ed arrotolarlo gentilmente intorno al suo indice. Il suo profumo così deciso ed allo stesso tempo così dolce mi pervase le narici, facendo sì che il mio stomaco di contorcesse in una fastidiosa ma dolce morsa.
"E perché mai sarei dovuto scappare..?" Quasi sussurrai mentre osservavo i suoi occhi pece così dannatamente vicini.
In quella stanza adesso faceva un caldo torrido, insopportabile."Di solito incuto paura agli altri spiriti..." mormorò allora lui mentre, delicatamente, sfiorava la pelle bianca del mio collo con la punta delle dita.
Lo guardai negli occhi, non appena il suo sguardo magnetico fu di nuovo rivolto a me: il nero di quest'ultimi era ancora più intenso e quasi brillava alla fioca luce diffusa dal piccolo lampadario.Sollevai una mano senza neanche accorgermene e sfiorai con la punta delle dita la sua fredda e pallida guancia. La pelle era estremamente morbida sotto il mio tocco ed il freddo glaciale che trasmetteva mi fece rabbrividire. La sua solita espressione strafottente scomparve immediatamente, trasformandosi in una più timida ed innocente, Quasi spaventata...
Il nero dei suoi occhi si dissolse nel giro di qualche secondo, lasciando spazio a due lucenti e splendide iridi di colore blu.
Il mio stomaco si capovolse alla vista di quegli occhi da cerbiatto, che contenevano, al loro interno, ogni sfumatura di blu esistente. Quelle iridi erano come uno scorcio sull'oceano: limpide e di una profondità assurda, così profonde che- nonostante avessi sempre sputo nuotare- avrei potuto affogarci ci dentro."Tu non mi fai paura" mormorai mentre ancora affogavo in quell'oceano che aveva per occhi, dopodiché fu questione di un attimo..
Le sue labbra, fini e fredde, sfiorarono leggermente le mie in un contatto di a malapena qualche secondo, ma prima ancora che potessi rendermi conto di cosa stesse accadendo, Louis era già fuggito dall'appartamento.
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Gloomy
Fanfiction"Se avessi saputo che bastava un bacio per ucciderti non ti avrei mai baciato" "Non mi stai uccidendo, mon Chéri, tu mi stai riportando in vita" Larry Stylinson AU ATTENZIONE: -fanfiction genere Fantasy/Horror -presenza di scene di violenza e/o au...