Cap.22

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Harry's pov.

L'attesa del suo ritorno diventava sempre più straziante, minuto dopo minuto. L'orologio scandiva il tempo con una lentezza a dir poco disarmante e, dopo circa due ore passate ad ascoltarlo, potei decisamente affermare che quel ticchettio mi stava trascinando verso la pazzia. Lasciar andare Louis poco prima era stato un vero e propio strazio; Non volevo che se ne andasse. non così presto, almeno... e non volevo che mi
Lasciasse solo perché ogni volta che lui non era al mio fianco mi sentivo debole, indifeso... in costate pericolo.

Louis non sorrideva quasi mai. Le poche volte in cui lo faceva, probabilmente era solo per darmela vinta oppure per farmi arrossire come Una ragazzina (per quanto ormai mi fosse possibile). Amavo tutto di quel ragazzo, ormai. Perfino quella sua perenne aria seria ed autoritaria... però, se c'era una cosa che mi spaventava a morte di lui era quando la sua espressione mutava da una felice o seria ad un'altra più cupa; quasi malinconica...

Quando succedeva capitavano sempre brutte cose nel villaggio...

A volte qualcuno spariva per giorni; altre volte, invece, c'erano anime che entravano nel bosco a testa china e non ne facevano più ritorno..

Avevo paura ogni volta che i suoi occhi di pece diventavano più freddi e duri del solito; oppure quando le sue labbra fini si appiattivano in una lunga linea dura, come per impedire a se stesse di lasciarsi scappare qualche parola. Ogni volta, mi assaliva l'inconcepibile timore di non poterlo vedere mai più; di non poter più accarezzare le sue guance pallide e leggermente ispide, di non poter più baciare quelle labbra fredde e finissime, di non poter più ammirare i suoi occhi Ebano lampeggiare di blu quando mi scappava un complimento di troppo oppure un occhiata più intensa delle altre.

Ogni maledetta volta quella paura ingiustificata che lui potesse fuggire via da me mi assaliva, soffocandomi il respiro e facendomi girare la testa come fosse stata una trottola; ed io non riuscivo a capire... perché dovevo sempre aver paura di tutto? Perché dovevo dubitare di lui?

Louis non mi avrebbe mai lasciato solo... oppure si?

Mentre passavo questo, un forte colpo all cuore mi fece accasciate a terra dolorante. Non riuscivo a respirare, non riuscivo neppure a muovermi. Era come se una parte di me fosse appena stata strappata via con forza; senza alcuna pietà..
Un'altra fitta- ancora più forte della precedente- mi colpì poco dopo ed allora urlai. Gridai dal dolore, rannicchiandomi sul pavimento in cerca di un qualsiasi tipo di sollievo, stringendo le braccia intorno al mio stomaco, così forte che crederti di romperle.
Altre fitte fortissime si susseguirono impietose alle prime due, ed ognuna di esse riuscì a spezzarmi a tal punto che per qualche attimo crederti di star morendo ancora una volta.

Quando tutto cessò ero stremato: Respiravo a malapena e la mia vista era annebbiata e leggermente confusa. In mezzo alle immagini offuscate dell'arredo del mio salotto, vidi due occhi scuri- a me fin troppo familiari- lacrimare leggermente mentre fissavano vuoti un punto difronte a loro; Vidi l'immagine di un piccolo ragazzo dalla frangia castana disteso a terra mentre cercava disperatamente di trascinarsi via dall'enorme radura rocciosa su cui era disteso. Era troppo debole, però.. le sue esili braccia non riuscivano a sostenere il peso del suo corpo.. Dopo qualche attimo di straziante speranza, il suo busto cadde di nuovo a terra e stavolta smise definitivamente di muoversi. Qualche debole sospiro fuoriuscì dalle sue labbra fini e grondanti sangue prima che perfino questo abbandonasse il suo corpo esanime ed immobile.

Subito, una forza che credevo di aver perso mi fece alzare da terra ed In quel momento non pensai a niente: non pensai alla mia paralizzante paura, non pensai ai rischi che sicuramente avrei corso, non pensai all'ordine che Louis mi aveva così duramente imposto di rispettare, non pensai a niente di tutto ciò. Pensai soltanto che il ragazzo di cui ero innamorato era in pericolo. E quel pensiero di sufficiente per farmi correre fuori dall'appartamento ad una velocità impossibile per poi scaraventarmi nella selva senza mai guardarli indietro.

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