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Mi stavo preparando per andare a dormire quando una domanda di Charles mi colse di sorpresa; non per la domanda in sé, ma per il modo in cui me la porse: nella sua voce c'era un pizzico di timore e preoccupazione.

<< Come mai viene tua zia? >> era steso sul letto, io, invece, ero dinanzi allo specchio ad osservarmi. Mi passai una mano sulla pancia, consapevole della creatura che stesse screscendo dentro di me.

<< É da tanto che non ci vediamo, immagino voglia vedermi. >> affermai, cercando di immaginare il suo aspetto. Poteva essere una bellissima bambina con i capelli castano chiaro e gli occhi azzurro cielo, oppure un bambino con gli occhi marroni e i capelli castani, chi lo sa. Spererei che gli occhi li avesse come Charles, chiari come l'acqua, o il cielo.

Con un sorriso stampato sulle labbra mi privai del dolcevita nero e dei pantaloni, prendendo una delle sue camicie da notte e andandomi ad accoccolare accanto a lui.

<< Si, questo lo immagino, ma.. Quello che voglio dire... É... S-sa di noi..? >> balbettò, e lo trovavo adorabile quando lo faceva. Mi spostai, mi sedetti sopra le sue gambe e lo guardai negli occhi, ridacchiando.

<< Si, gli ho detto di noi, e non vede l'ora di conoscerti. >> poggiai le labbra sulle sue, unendole in un lungo e dolce bacio.

Ogni volta che succedeva il mio stomaco andava in subbuglio, e cosa dire del mio cuore? Beh, batteva così forte che rischiava di rompermi le costole.
Le sue mani erano sui miei fianchi, come per potermi avvicinare di più a se. Le mie, invece, erano sul suo collo, facendo la stessa identica cosa, volevo sentirlo più vicino, fargli capire che cu tenevo realmente a lui... Non come con... Trevor.
Scacciai subito il suo pensiero, non volendo ricordare quel bastardo, godendomi il momento.

<< Hai paura di non piacergli? >> gli chiesi una volta preso fiato, appoggiando la mia fronte sulla sua sorridendo.

<< É così evidente? >>

<< Ehm.. >> feci finta di pensarci, grattandomi la nuca << Si. >> e gli diedi un bacio sul naso.

<< Hai già pensato a un nome? >> mi domandò passando una mano sulla mia pancia con fare pensieroso. Negai con la testa.

<< Volevo farlo con te. >> ammisi coricandomi affianco a lui, con un suo braccio intorno alle mie spalle.

<< Che ne pensi di Harry? >> propose << O Dylan? >>

Harry Xavier. Dylan Xavier.

Dylan Harry Xavier.

<< Harry Xavier suona meglio. E Cassidy? >> mi sarebbe sempre piaciuto avere una figlia di nome Cassidy, più volte immaginavo una bambina correre nel giardino di casa con un vestitino azzurro e i boccoli castani tenuti insieme da un fiocco.

<< É meraviglioso! >> mi diede un bacio sulla fronte << Però adesso dormiamo, eh? >>

Annuì e spensi l'abajour, appoggiando la testa sul suo petto, e chiusi gli occhi, cadendo tra le braccia di Morfeo.

***

Charles era agitatissimo, faceva avanti e indietro continuando a borbottare tra sé e sé, sistemando ogni secondo la camicia bianca.

<< Cosa gli é preso? >> mi mormorò all'orecchio Hank con aria molto confusa.

<< Arriva mia zia. >> gli spiegai portandomi una mano sugli occhi, esasperata dal suo comportamento.

Un Mare Di Pensieri (X-MEN)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora