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Ci trovavamo al laboratorio di Ricerca della C.I.A.
L'agente che ci aveva accolti ci stava spiegando cosa facessero in quel luogo, ma la mia mente era altrove.
Continuavo a sentirmi in colpa per quello che era successo la sera prima, anche se Charles continuava a riperermi che la colpa era sua, non mia, ma non la pensavo così. Ero stata imprudente, avevo permesso alle mie emozioni di prendere il controllo.

<< ... Così noi saremmo la nuova divisione mutanti della C.I.A.? >> a quelle parole saltai sull'attenti.

Cosa?

<< Qualcosa del genere. >>

No. No. No. No. No e poi no!

Sbuffai, guadagnandomi uno sguardo di rimprovero da parte del mio amico che ricambiai. Gli avevo già detto che di loro non mi fidavo, perciò non poteva pretendere che avrei addirittura collaborato con loro!
Non mi resi nemmeno conto che eravamo entrati nella struttura e ci trovavamo davanti ad un aereo da guerra.

Magnifico.

<< É supersonico. L'aereo più all'avanguardia mai costruito. Dovreste vederlo in azione, é incredibile. >> fu un ragazzo a parlare. Aveva i capelli castani, portava degli occhiali ed indossava un camice.

Carino per essere un nerd.

Mi guadagnai un'altra occhiataccia da Charles.

<< Che c'è? >> domandai esasperata.

Esci dalla mia testa e non rompere. Fino a prova contraria non é un reato pensare.

Lui scosse la testa e tornò a guardare l'aereo. Non aveva nessun motivo per fare l'arrabbiato, anzi, io dovevo esserlo! Quando era venuto a chiedermi aiuto doveva dirmi che saremmo stati la nuova divisone mutanti della C.I.A.
Era stato disonesto.

<< Hank, loro sono le nuove reclute speciali di cui ti parlavo. Lui é Hank MacCoy, uno dei nostri ricercatori di maggiore talento. >>

<< Che meraviglia! >> esclamò Charles avvicinadosi al ragazzo per stringergli la mano. << Un altri mutante già qui. Perché non ce l'ha detto? >>

Io mi portai una mano sulla fronte.
Se l'avesse saputo gliel'avrebbe senz'altro detto.

<< Ma quanto é scemo? >> domandai più a me stessa che a lui. Raven ed Erik ridacchiando e se avesse potuto - Charles - mi avrebbe incenerito con lo sguardo.

<< Detto cosa? >>

Qua sono tutti dei deficienti o cosa?

<< Perché non lo sa. Eh.. Sono terribilmente mortificato. >> si scusò con Hank e faceva bene.

<< Che figura di merda. >> mormorai di nuovo e a questo punto Erik non poté trattenersi dal ridere.

<< Così non sei d'aiuto, Rachael. >> mi rimproverò il telepate, ma me ne fregai, la figuraccia l'aveva fatta lui. Gli avrei voluto fare la linguaccia, ma non mi sembrava il caso. Anche se ce l'avevo con lui non dovevo comportarmi in modo infantile, anche se con lui mi divertivo un mondo a farlo.

L'omone si avvicinò a Hank meravigliato. E lo stesso facemmo io, Raven e Moira. Erik fu l'unico a rimanere indietro, era un tipo strano. Non avevo avuto il tempo per parlarci ieri sera, giusto le presentazioni. Però, da quel che avevo capito, la pensava esattamente come me riguardo questa storia.

<< Non l'ha chiesto, perciò io non l'ho detto. >> borbottò il ragazzino.

<< E la tua mutazione qual'é? Sei super intelligente? >> potei vedere gli occhi di Hank illumimarsi non appena vide Raven.

Un Mare Di Pensieri (X-MEN)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora