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<< Dai, per favore! >>

<< No! Il medico ha esplicitamente detto che non devi sforzarti in alcun modo. >> sbuffai a quell'affermazione.
Quando ero uscita dall'ospedale i medici mi avevano raccomandato di rimanere a riposo per un paio di settimane. Charles per questo motivo non voleva che facessi l'allenamento, ma mi sentivo inutile a non far niente.
Eravamo seduti sul prato della sua villa - in realtà era un castello, era enorme!

<< Fammi allenare in qialcosa di semplice, dove non mi debba sforzare troppo. >> ritentai.

<< Non cambierò idea. >>

<< Se non mi alleno come farò quando dovremo fronteggiare Shaw? >>

<< Rimarrai qua al sicuro. >> affermò con fare ovvio.

Questa me la paga.

Alzai gli occhi al cielo, coricandomi per sull'erba e provando a rilassarmi.
Non volevo litigare con lui, non di nuovo.
Era da tanto che non mi riassavo e non pensavo a niente. Subito dopo che raccontai tutto a Raven mi sentii meglio, come se mi fossi tolta un macigno dallo stomaco. E in più Charles non avrebbe scoperto niente, gli avevo proibito di entrare nella mia mente e l'aveva promesso a sua sorella, era un ragazzo che rispettava le scelte degli altri e buono com'era avrebbe mantenuto la promessa.

<< Per favore, copriti. >> aprii un occhio per guardare cosa stesse combinando.
Tirò la mia camicia verso il basso, coprendomi la pancia, facendomi scoppiare a ridere. 

<< Cosa fai? >> domandai appoggiandomi sui gomiti << Ti trovi in imbarazzo? >>

<< Assolutamente no! >> rispose subito leggermente rosso in viso << Ma ti ricordo che ci sono dei ragazzi che se ti vedessero salirebbero gli ormoni. >>

<< Salirebbero gli ormoni? >> risi << Cosa ti prende, Charles? Non hai mai parlato in questo modo! >>

<< Mi preoccupo per te. >>

Mh, vediamo se é solo questo.

Mi coricai e, facendo finta di niente, mi sbottonai i primi tre bottoni, facendo intravedere il solco del seno, e chiusi gli occhi.

<< Rachael! >> mi richiamò, aprii gli occhi e potei vedere faceva di tutto per non guardare il mio petto.

Quanto sono stronza!

<< Non ti riconosco più, cosa ti prende in questo periodo? >> mi ripoggiai sui gomiti, cercando di guardarlo negli occhi. Era strano vederlo con indosso una tuta grigia invece dei suoi soliti abiti.

<< Non ho niente, sei tu che sei noioso. >> si lasciò scappare una risata << Finalmente! Ecco il Chuck che conosco! >>

Gli pizzicai una guancia, come fanno le nonne ai nipotini.

<< Ma smettila! >> mi scostò la mano, divertito dalla situazione che si creò.

Appoggiai la testa sulle sue gambe incrociate, mi accarezzò i capelli, incatenando i nostri occhi.
Avevo lo stomaco in subbuglio.

<< Era da tanto che non mi chiamavi Chuck. >> mormorò tra se e se con un sorriso stampato in volto.

<< Mi manchi.. >> ammisi sorridendo.

<< Cosa vuoi dire? >>

<< Mi manca tutto questo.. >> spiegai << Passare le giornate insieme a fare gli scemi.. Senza preoccuparci di niente.. Noi contro il mondo.. >>

Un Mare Di Pensieri (X-MEN)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora