Quando tutto ebbe inizio

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<Dove sono!> dissi nella speranza che qualcuno mi sentisse. Ad un tratto sentii dei campanelli in lontananza mi girai e vidi una luce bianca accecante che mi fece chiudere gli occhi per qualche istante, quando riaprii gli occhi la luce era meno intensa e vidi nel mezzo della luce due campanelli che suonavano una melodia armoniosa. Rimasi li per tanto tempo forse per ore ad ascoltare quella melodia ma da un tratto una risata possente ruppe la melodia e sentii qualcosa di caldo che mi sfiorava e mi fece sentire al sicuro ma qualcosa di freddo e molto ruvido mi trascinò via dalla luce. Mi svegliai con il fiatone, niente buio ne risate, era solo un incubo. La porta si aprì e mia mamma entrò con una vestaglia celeste e delle piccole margherite disegnate sopra, <Buongiorno Greta hai dormito molto oggi> disse mia mamma con la sua voce calda e materna <Giorno mamma> sbadigliai <su alzati dal letto che la colazione è pronta> attesi un istante e il mio stomaco si fece sentire stavo proprio morendo di fame,<un attimo e arrivo> e mia mamma se ne andò e chiuse dolcemente la porta. Rimasi qualche minuto a fissare il soffitto chiedendomi il significato del mio sogno ma invano, dopo di che scesi dal letto mi misi la mia vestaglia rosa, le mie ciabatte e mi fiondai in cucina. L'odore di tè e cornetti caldi dominava la cucina era così invitante che non resistetti e presi un cornetto caldo forse un po troppo caldo e quindi mi sono scottata la lingua, deglutii in fretta il boccone e bevvi del tè verde, mi voltai e vidi mio fratello minore Vincent con un ghigno stampato sulla faccia da bimbo dispettoso incorniciata da capelli castani che gli sfioravano le spalle,<buongiorno Vale> dissi con la lingua che mi bruciava ancora<ciao Greta>
prese un cucchiaio di cereali <dormito bene?> gli chiesi e bevvi un'altro sorso di tè <si e tu?> <bene come mai?> risposi e mangiai un pezzo di cornetto al cioccolato <non hai una bella cera> ripensai al mio sogno <ho fatto un incubo però non credo che tu lo voglia sapere> <Già> rise e finì la sua tazza di cereali e se ne andò w e io feci altrettanto con la mia colazione. Appena entrai in sogiorno vidi mio fratello che giocava al XBOX Live a call of duty < di già a giocare?> <si vuoi giocare anche tu?> <no lo sai che non sono brava in questi giochi> <va bene ma tu lo sai che giorno è oggi?> <no perché che giorno è oggi?> si mise a ridere senza cacciare gli occhi dallo schermo < ti sei dimenticata che oggi è halloween> <a si hai ragione me lo sono dimenticato, comunque vado a farmi una doccia> dissi e mi recai in bagno e aprii la doccia e misi sulla mia radiolina Bluetooth delle canzoni che mi piacciono tanto. Sul mio cellulare apparve una notifica di Whatsap in cui una mia amica di nome Mary mi aveva scritto
"Ciao Greta ma tu ci vieni alla festa questa sera?" mi ero totalmente dimenticata della festa che davano in una discoteca abbandonata "si e tu?"
"no purtroppo i miei non vogliono quando fanno così li detesto >:-(" "fa niente ti rifarai alla prossima festa" "ma tu non hai paura ad andarci da sola?" "no dovrei?" stranamente io non ho mai avuto paura di queste cose "si dovresti e se incontri uno psicopatico?" "Mary ti preoccupi troppo" "ok fai come vuoi ciao" "ciao tranquilla starò attenta" e chiusi il cellulare. Mentre facevo la doccia ripensai alle fatiche che avevo fatto per andare a quella festa e quante volte ho dovuto litigare con mio padre sempre così protettivo è una fortuna se mi permette di andare alla festa con soltanto l'avviso di non bere più di due bicchieri d'alcol. Mi diedi una bella strofinata per essere presentabile al meglio, uscii dalla doccia e mi misi un accappatoio una volta asciutta cominciai a pettinarmi i capelli e me li asciugai con il phon mi depilai e una volta vestita decisi i vestiti per la serata, mi sarei messa un top attillato di un viola scuro quasi nero, dei jeans neri strappati e delle converse nere, il tutto si abbinava con la mia collana a forma di sfera con una scrittura incomprensibile che la rivestiva e vi era incastonata una gemma viola forse ametista, questo ciondolo si poteva aprire i miei genitori quando me la regalarono il mio dodicesimo compleanno mi dissero che poteva contenere la cosa più preziosa della mia vita, da allora non mi sono mai tolta quella collana, peccato che non ho ancora trovato un oggetto da metterci dentro, preparati i vestiti mi misi dello smalto dello stesso colore della gemma della mia collana e una volta asciugato lo smalto mi misi a leggere un po' la saga di Twilight io adoro quella saga e mi piacerebbe farne parte ma purtroppo so che questa cosa non succederà mai, mi misi a leggere "Life and Death" un'altra versione di Twilight con gli ruoli invertiti. Rimasi per ore a leggere quel libro però prima che me ne rendessi conto era già ora di pranzo mi sedetti a tavola e dopo una lunga attesa fù mio padre ad cominciare a parlare appena tornato dal lavoro <allora come è andata a scuola?> mio padre vuole sempre sapere come è andata a scuola per qualche ragione a me sconosciuta comunque è poco più alto di me ed ha gli occhi un po troppo piccoli rispetto alla testa e si sta facendo ultimamente crescere la barba e si può vedere qualche peletto bianco ma io lo preferivo senza barba e porta sempre i capelli corti a differenza di mia mamma che l'ho superata da un pezzo persino con i tacchi è mora e si è fatta incollare le ciglia finte, <ma papà oggi non c'è scuola è sabato> intervenne mio fratello <e a te come è andato il lavoro?> risposi mentre finivo la mia porzione di pasta al brodo di pesce <tutto bene grazie> e finii la mia porzione mentre mio padre e mia mamma avevano finito da un pezzo. Mi alzai da tavola e mi misi su Instagram a vedere delle foto che avevano postato le mie amiche per poi mettere tanti cuori e feci la stessa cosa con Facebook, passai un bel po' di tempo su i social e dopo di che decisi di vedermi un film chiamato "Shadow Hunters" che parla di cacciatori di demoni, vampiri eccetera. Nel bel mezzo del film mi accorsi che era ora di prepararmi per la festa, così entrai in camera mia mi vestii con jenas e top neri, una matita per gli occhi, elayner nero, del mascara ed infine mi sistemai i capelli castani che mi scendevano fino ai fianchi ricurvi, dovevo dire che con quei pantaloni ero molto sexy ma di solito non mi piace il trucco appariscente però è una festa e quindi ho fatto un eccezione, salii sulla mia moto nera regalata dai miei zii per il mio sedicesimo compleanno e partii.

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