Poteri speciali

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Non volevo staccarmi dalle sue braccia mi sentivo bruciare, con lui mi sentivo a casa e mi gustato ogni secondo, ogni respiro, ogni bacio che ci univa. Ma non durò a lungo Andre si staccò da me e mi accarezzo la guancia ancora a bagnata di lacrime <vuoi vedere una cosa?> disse con tono basso quasi un sussurro <si> detto questo si alzò e si diresse verso la foresta, lo seguì immediatamente ma inconsapevole dove stavamo andando, si fermò proprio al confine tra la radura e la foresta e lo raggiunsi al suo fianco, mi prese una mano e ci guardammo nei occhi ed ci addentrammo nella foresta. Non sapevo dove stavamo andando ma sapevo che potevo fidarmi, gli alberi erano molto vicini fra loro quindi dovemmo proseguire uno dietro l'altro ma senza mollare le nostre mani, Andre stava davanti mentre io lo precedevo la sue stretta era salda probabilmente non voleva che mi perdessi, il campanello suonava a ogni mio movimento con melodie dolci e silenziose, rimasi ad ascoltare le melodie che produceva mentre guardavo Andre avanzare con passo regolare. Rimanemmo in silenzio per tutto il tragitto finché non arrivammo in una parte della foresta che io non conoscevo era molto fitta quasi inquietante, <dove siamo finiti?> Andre si fermò di colpo e si voltò verso di me <in un posto dove nessuno potra vederci> lo guardai con sguardo interrogatorio, che intendeva dire, <ora vedrai> Andre alzo un braccio e l'albero che stava davanti a noi amplio i suoi rami fino a noi guardai le foglie ed erano coperte da una specie di cenere quasi trasparente, lo guardai stupita <lo puoi fare anche tu lo sai?> sbarrai gli occhi <che cosa?!> lo potevo fare anche io, questo era fantastico <concentrati ed prova a sentire l'anima dell'albero e cerca di maniporarlo> ero un po confusa da come lo aveva spiegato a ci provai li stesso, chiusi gli occhi e mi concentrai, vidi delle luci fievoli, mi sforzai di più finché non diventarono piu chiare, ero circondata da luci ma una era la più chiara di tutte, doveva essere di Andre le altre luci erano di sfumature verdi e invece quella di Andre era totalmente rossa, notai che una luce vicino a quella di Andre era leggermente rossa probabilmente era l'abero su cui ha lanciato l'incatesimo, mi concentrai su quella e tentai di manipolara immaginando che il ramo si estendesse. Quando riaprii gli occhi il ramo si stava espandendo mentre Andre mi guardava orgoglioso <sei stata bravissima> mi risentii come da bambina quando facevo qualcosa di speciale per la festa della mamma e mia mamma mi diceva "Brava Greta! Sei stata bravissima", ma in quel momento era diverso ho fatto una magia ed volevo fare di più volevo fare tanto altro non vedevo l'ora di vedere quante cose riuscivo a fare, lanciai un'occhiata a le foglie dei rami e notai le differenze tra il mio e quelli di Andre, il mio aveva le foglie piu chiare quasi lucide mentre quelle di Andre molto più scure
<come mai le mie foglie sono diverse dalle tue se appartengono allo stesso albero?>, diede un occhiata alle foglie e poi a me <la magia lascia tracce più o meno evidenti a differenza di chi le lascia, scure per l'inferno e chiare per il paradiso> ecco perché l'anima dell'albero era diversa dalle altre perché e stato il contatto con la magia mentre gli altri no, diedi di nuovo un'occhiata all'anima dell'albero e notai che ora era leggermente viola, rossa e verde e, quindi la mia anima dovrebbe essere viola per quanto ne so <gli umani non sono pronti per vedere la magia impazzirebbero per questo ti ho condotta qua> adesso era tutto più chiaro, ma credo che ne ho ancora tante da scoprire, guardai Andre e mi ricordai delle sue ali quanto vorrei rivederle, <vuoi fare un giro?> non sapevo per l'esattezza che cosa intendesse ma annuii, Andre si mise davanti a me e mi guardò con uno sguardo intenso, fremeva e le sue mani tremavano, piano piano qualcosa usci dalle sue spelle e piano piano si estendeva, erano le sue ali, vidi le piume nere estendersi e occupare tutto lo spazio che quella foresta permetteva finché non le spiegò totalmente, era bellissimo, allungo la mano <tranquilla andrà tutto bene> allungai il braccio e di scatto mi avvicino a se, un'ondata di calore mi circondo e con un battito di ali ci alzammo in volo. Vidi la foresta passare sotto i miei occhi, tutto era cosi diverso dall'alto, un oceano di verde avanzava velocemente dandoci le spalle mentre noi andavamo lontani dalla radura, dalla mia moto e da casa mia ma tutto ciò non mi importava. <Wow!> non sapevo dire altro che questo, era uno spettacolo da mozzare il fiato <ti piace?> <si da impazzire!> mi misi a ridere, era tutto cosi divertente, altro che moto, era incredibile, superammo la foresta fine ad arrivare al mare, scendemmo, fino ad arrivare alla superfice, allungai la mano e toccai la superficie, andavamo molto veloci e l'acqua mi solleticava la mano, non ho mai provato una sensazione del genere, con la coda dell'occhio vidi Andre che mi sorrideva, un sorriso dolce e sereno. Fecimo inversione ed arrivammo su una spiaggia isolata di sabbia bianca, toccai terra e la mia scarpa spofondo nella sabbia, mi cacciai le scarpe per camminare maglio, la sabbia era tiepida e morbida, mi veniva voglia di correre, poi mi accorsi che Andre era dietro di me e mi voltai discatto arrossita, sembravo una bambina piccola che infantile che sono, <ti prego continua mi piace vederti cosi allegra> gli sorrisi come non potevo accontentarlo quando faceva cosi <non sono una bambina, ma se proprio insisti?> mi avvicinai a lui, ma invece di abracciarlo diedi un calcio alla sabbia sporcandolo <prova a prendermi!> e corsi via, Andre si mise a ridere e comincio a seguirmi <ma quanto sei giocherellona cara bambina!> corsi ancora più veloce ma lui recupero terreno, voltai la testa per vedere che stava facendo ma lui mi volò sopra e si fermo davanti a me, tentai di rallentare ma finii per finirgli addosso e farlo cadere, cademmo a terra ridendo <ho vinto> disse Andre scuotendomi i capelli pieni di sabbia <no non ho ancora finito con te> mi alzai di scatto e corsi fino al bagnasciuga, Andre mi seguì ed io entrai ancora di più nel mare, l'acqua era tiepida e mi bagnava i pantaloni fino alle ginocchia, cominciai ad schizzarlo senza smettere di ridere <ah! Allora la metti cosi!> sbatte le ali e mi bagnò tutta. Ero baganta fracida e tremavo i miei vestiti bagnati mi soffocavano e quando Andre capi che aveva esagerato ebbe un sussulto <tutto bene?> si avvicino a me <si tutto bene> dissi con tono maliconico, alzai lo sguardo e lo guaradi sorridendo <ma adesso tocca a me> mi concentrai e sentii il movimento fluido delle onde, il tempo sembro fermarsi e creai un'onda, grande la metà di lui e lo bagnai tutto, Andre scosse le ali per asciugarsele <ci sono proprio cascato> disse sorridendo <ma adesso e meglio se ci ascughiamo> mi prese la mano e mi trascino fuori dall'acqua, il freddo prese il sopravento e ebbi i brividi, Andre mi abracciò sensa smettere di camminare, ci sedemmo sulla spiaggia bagnati fradici e Andre mi guardava con aria pensierosa <tutto bene?> dissi con tono preoccupato non lo vedevo così da... dalla festa <Andre ascoltami!> lo scossi leggermente che cosa gli stava succedendo, mi guardò e notai che i suoi occhi erano scuri e le ali chiuse <niente Greta non è successo niente> la sua voce non tradiva emozioni <ora pensa a scaldarti> fece spuntare del fuoco davanti a noi ma non mi sentii scaldata, non mi sentivo a casa, quello non era il mio Andre, <Andre?> tentai di sfiorargli il viso ma lui ritrasse la mia mano, <Andre che ti succede? Non ti riconosco più!> <ho detto che non è niente!> il suo grido sembrava un ruggito, si alzò di scatto e io strisciai indietro, ero terrorizzata che gli prendeva, che cosa avevo combinato per farlo arrabbiare, Andre sbatte le ciglia e mi guardò terrorizzato <Greta?> si avvicinò a me però mi ritrassi leggermente, che aveva ora <Greta... vattene> cosa, che stava dicendo <Greta vattene via... subito!> come potevo, come potevo andarmene <no Andre io non me ne vado... non senza di te!> Andre abbassò lo sguardo e i suoi capelli gli coprirono il viso <ho...detto... vattene!> il suo tono era più forte, volevo correre via ma non ci riuscivo volevo soltanto restare con Andre, Andre e nessun altro <mai!> urlai più forte che potevo, stavo piangendo non vedevo quasi niente tranne il suo volto <non mi lasci altra scelta> disse questo e mi sentii vorticare, mi sentivo immateriale e poi sentii qualcuno che diceva <addio Greta> e in un attimo mi ritrovai nella radura, <no! No! No! Non può essere successo veramente! Andre! Andre! Andre dove sei?! No!>. Cominciai a correre verso la foresta, i cespugli mi graffiavano le gambe e mi strappavano i vestiti, sentivo freddo ma sentivo più la mancanza un vuoto dentro, come ha potuto. Sentii la stanchezza prendere il sopravvento e caddi.

Il mio demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora