Ali di demone

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stavo precipitando e già sapevo che il precipizio era troppo profondo per avere una piccola speranza di sopravvivere prima la rivelazione del fatto che io sono una cacciatrice di demoni e dopo di che mi ritrovo precipitare ma io non voglio morire e non morirò per una caduta e cosi dissi la prima cosa che mi viene in mente <Andre dove sei?!> non so perché dissi quelle parole ma qualcosa mi diceva che mi potevo fidare ma mi accorsi subito che nonostante io sfruttassi i miei ultimi secondi di vita per un ragazzo che avevo appena conosciuto cosi chiusi gli occhi e pensai alla mia vita ai momenti belli e momenti brutti. Sentii qualcosa di caldo che mi avvolgeva di sicuro ero morta e così decisi di aprire gli occhi ma invece di trovare il paradiso o l'inferno trovai Andre a torso nudo che mi teneva tra le braccia con un fisico forzuto e affascinante, alzai lo sguardo e vidi il suo viso questa volta pero i suoi occhi avevano una sfumatura di un rosso piu acceso alzai lu sguardo e vidi delle ali nere che ad ogni sbattuto d'ali riuscivano a coprire sia me che Andre quelle non erano semplici ali erano le sue ali era grandi l doppio di lui ed erano cosi scure che feci fatica ad ammirarle nei dettagli fissai le sue ali per un po di tempo era incredibile quello che stava succedendo pero non ebbi piu dubbi che tutto quello che mi aveva detto Andre era vero, guardai verso il basso e vidi la distanza che mancava che io mi schiantassi al suolo dovevano essere venti metri o meno, guardai Andre e il suo viso perfetto <Andre?> dissi con voce tremante e sentii le lacrime che volevano uscire e affondai il viso nel suo petto <Andre ho avuto tanta paura e...> mi strinse più forte <tranquilla ora sei al sicuro ci sono io a proteggerti> lui voleva proteggermi perché, mi mise una mano tra i capelli e mi sentii a mio agio, non mi ero mai sentita piu al sicura di adesso <vuoi tornare a terra?> la sua voce era calma e gentile <si grazie> cominciammo a salire ma invece di guardare giù guardai le sue ali aprirsi e richiudersi in una maniera cosi elegante e fluida. Quando atterrammo eravamo seduti vicino all'albero di prima ma meno vicini allo strapiombo, ci sedemmo ma senza staccare quella dolce presa che ci teneva uniti, mi sedetti sulle sue gambe e fissai le sue ali alla luce della luna avevano u riflesso argenteo quasi opaco una lacrima comincio a scendere lentamente <perché io che cosa sono io per te?> mi mise una mano sulla guancia e mi asciugai la lacrima <quando ti ho sognata non riuscivo a raggiungerti ma poi ti sei fermata e trovando quella fonte di luc che ti proteggeva dal buio capii che li eri al sicuro io volevo soltanto proteggerti ma poi ti hai chiuso gli occhi e capii che io...> prese fiato e mi strinse piu forte a se <io mi sono innamorato di te Greta> arrosii ma perché stavo arrossendo non era da me e in quel momento capii, nonostante che io abbia letto libri che parlano di questo sentimento nonostante il fatto che io abbia visto film che mi fecero commuovere nulla mi preparava a questo nulla mi preparava a l'amore <fui preso dal istinto di toccarti per capire che eri reale e mi avvicinai con cautela e ti sfiorai il viso ci guardammo per un istante che speravo che durasse per sempre ma non fu cosi dopo di che qualcosa ti trascino via da me e...> si ermo di colpo le sfumature dei suoi occhi erano svanite e il suo sguardo aveva un non so che di malinconico, gli feci un timido sorriso per incoraggiarlo a raccontare e prosegui <io rimasi solo con un vuoto dentro sapendo di averti persa e quando mi svegliai volevo andare a cercarti ma sapevo che tu non eri reale e mi rassegnai e andai alla festa> <ma perché evocavi gli spiriti?> sorrise <una scommessa Alexander diceva che non sarei riuscito ad evocare gli spiriti senza litigare con nessuno sai non sono molto socievole> <lo avevo capito sai> il silenzio del bosco u interrotto dalle nostre risate. Quando Andre continuo ad raccontare si fece serio <quando entrasti in quella camera rimasi stupito perché pensavo che tu non fossi reale ma mantenni la calma ma poi hai chiuso gli occhi e ti fui certo che eri tu ma non potei gustarmi il momento che notai la tua collana e capii che tu eri una cacciatrice e che se tu ti saresti innamorata di me avresti sofferto e io preferivo perderti che vederti soffrire> diventai triste e lo capivo dal suo sguardo che avevo gli occhi lucidi e per me occhi lucidi vuol dire che stavo per piangere o almeno era il primo stadio <cosi decisi di fare tutto il possibile per farti andare via anche con la fora se necessario ma tu te ne sei andata da sola e dopo quel esperienza non volevo continuare la serata e decisi di venire qui mi odiavo per averti fatto questo ma quando ti vidi capii che no sarei mai riuscito a starti lontano Greta> ora i suoi occhi erano quasi del tutto rossi e ciò mi affascinava. Rivolsi il mio sguardo a i suoi muscoli lucidi e possenti e lisci che avrebbero fatto tranquillamente morire di invidia qualsiasi sportivo e infine alle sue ali grandi e meravigliose che si muovevano leggermente e la leggera brezza faceva ondeggiare la piume scure come in una danza e il modo in cui si rimpicciolivano mano a mano che si avvicinavano alla sua schiena, Andre vide il modo in cui fissavo le sue ali e mi sussurro a l'orecchio <voglio mostrarti una cosa> e ci avvolse con le sue ali, non si vedeva quasi niente ma c'era abbastanza luce per vedere Andre, mollo la presa e dischiuse le mani e delle lucciole cominciarono ad volare intorno a noi, ora si vedeva chiaramente tentai di toccarne una ma rimasti bruciacchiata perché quelle non erano lucciole ma piccole fiammelle, gemetti e Andre si allarmò <tutto bene?> tenni il dito tra le mani <no e solo una piccola bruciatura niente di che> mi prese il dito <fammi vedere> ma era svanita <come e possibile?> anche lui era un po dubbioso <sara uno dei tuoi poteri ce cominciano ad riaffiorare> fissai ancora il mio dito ogni traccia della ferita era svanita e dopo di che sentii molto sonno e chiusi gli occhi.

Il mio demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora