Shirohato (2)

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Si era mostrato in ansia fino al suono dell'ultima campanella, teso come una corda di violino.

Cosa sarebbe successo, se qualcuno avesse bussato alla porta di casa sua e avesse trovato Shiro intento a rimediare al disastro sui tappeti e sul divano?

Aveva mai usato un aspirapolvere, quel ghoul?

Quasi corse all'appartamento, trovando inaspettatamente un uomo sul pianerottolo, una persona dall'aria vagamente familiare...

"Una valigia?"

<< Oh, signor Kuroyuuki... Che coincidenza >>.

L'investigatore gli venne incontro, tendendogli amichevolmente la mano.

"Non è venuto per me... Per Shiro?"

<< Stavo per bussare alla porta, non sapevo se fosse andato a scuola. Dev'essere dura per lei, in questo frangente. Era per la morte di suo padre, quell'espressione, allora... >>

<< Scusi ancora per averla urtata, ero... In fuga dall'ufficio del notaio, credo >>

Era la colomba che aveva travolto mentre correva lontano dal signor Howaito, dal testamento di suo padre, dalla lettera allegata...

La lettera.

Il passato di cui era immemore.

"Che stia cercando così tanto la vendetta per dimenticare il senso di colpa...?"

<< Non fa niente. Ero venuto qui per metterla a parte degli sviluppi sul caso che riguarda suo padre, le va di farmi entrare? >>

<< Uhm... Veramente, non ho ancora pranzato. Ero passato soltanto per appoggiare la cartella, se volesse aspettare un attimo potrei offrirle qualcosa... >>
Iram ricordò i momenti peggiori passati con il padre, ma si convinse di dover evitare con ogni mezzo che l'ispettore entrasse nell'appartamento di cui non sapeva le condizioni: tuttavia...

<< Coraggio, è soltanto un panino! E' facile da ingoiare, lo devi soltanto mordere e mandare giù, senza farlo passare sulla lingua... >>

<< E' disgustoso comunque! >>

<< Se non lo impari, non puoi amalgamarti bene con gli umani... Non ti chiedo di mangiare cose troppo complicate come il pesce, di cui dovresti toglierti di bocca le spine, per esempio, cercandole accuratamente con la lingua... >>

Di solito, finiva per inghiottire i tramezzini e sorridere una volta terminata l'operazione, soltanto per evitare di sentire altri discorsi simili. Suo padre riusciva a mangiare anche le pietanze più complesse, e sembrava che il segreto fosse solamente l'allenamento.
<< Ah, non è necessario! Sarò breve, allora: abbiamo appurato che il ghoul che l'ha attaccato è in realtà un rinkaku-kakuja, un tipo molto particolare di ghoul mutante, dedito solitamente al cannibalismo... Avrà voluto interrompere la dieta insipida, per una volta. Abbiamo le registrazioni delle telecamere di sorveglianza di un edificio vicino alla zona dell'attacco, si vede benissimo la corazza da armadillo... >>

<< Potrei vederle? Sono gli ultimi attimi di vita di mio padre, dopotutto. Dovrei avere qualche diritto in merito... >>

<< La cosa è un poco più complicata, ma vedrò cosa posso fare. Se verrà al centro anti-ghoul, potrò mostrarle almeno qualche immagine, ma non glielo posso garantire >>

<< D'accordo, allora. Di sicuro ci rivedremo! >>
Quando entrò nell'appartamento, trovò il tappeto stranamente smacchiato e il divano in ordine; non era rimasto alcun odore sospetto e Shiro, a tutti gli effetti, sembrava scomparso.

Il cielo era meno bello della notte precedente: le nuvole oscuravano gran parte della volta stellata, mentre la luce della luna era svanita, essendo un giorno di luna nera.

<<Seconda lezione: al quartier generale del CCG è presente un'apparecchiatura in grado di rilevare la quantità di cellule RC nel sangue di chi vi passa attraverso, e siccome i valori di questo parametro sono legati alla natura del soggetto... La macchina è di fatto in grado di capire se chi le sta davanti è o meno un ghoul. Ero ancora abbastanza vicino al tuo appartamento da sentire la conversazione: non andare dove l'ispettore vorrebbe portarti, Kuroyuuki. Finiresti molto male>>.

Disse "male" con lo stesso accento da moribondo che aveva avuto quando Iram l'aveva trovato ferito: un accento che colpì il ragazzo e lo indusse a credergli, per una volta, sulla parola.

<<Terza lezione: non mangiare mai davanti ad uno di quei portatori di valigetta, se lo puoi evitare. Anche il minimo indizio di "difficoltà" con il cibo potrebbe essere preso a pretesto per scannerizzarti, ragazzino>>
"Ragazzino?"

Shiro lo prevenne, ridendo:

<<Come ti dovrei chiamare? Ieri hai fatto conoscenza con il tuo kagune per la prima volta... Vorrei rivederlo, se permetti. E' davvero bello...>>
Il tentacolo rosso cupo di Shiro falciò l'aria, schioccando ad un centimetro dal viso di Iram: le ali gli eruppero istantaneamente dalla schiena, e alcune piume bersagliarono l'avversario, incidendone il kagune come tanti piccoli pugnali.

<<Ahhh... Mi ero aspettato una reazione difensiva, devo ammetterlo. Per fortuna, dopo molte settimane sono riuscito a nutrirmi, finalmente!>>

Con pazienza, Shiro svelse le piume cristallizzate dalle squame del kagune, che ritirò prudentemente.

<<Non fare quella faccia, ragazzino. Volevi un aiuto per imparare a comportarti da ghoul, giusto? Beh, non saprei in che altro modo mostrarti come fare... Se hai idee alternative, prego>>.

Sedendosi su una panchina collocata alle sponde del lago artificiale che campeggiava al centro del parco, Shiro trasse di tasca una manciata di oggetti oblunghi, biancheggianti nel buio.

Erano dita.
<<Ti ho portato qualcosa... Lo spuntino di mezzanotte!>>

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