Sterek◆ Police

II

<< Buongiorno signor Stilinski! >>

Un signore dall'incarnato scuro lo aveva accolto con un sorriso gentile ed enigmatico.

Congedò con un gesto cortese ma sbrigativo la segretaria e invitò il giovane ad accomodarsi.

<< Ha trovato la strada con facilità? >>

<< Certo! Certo signore, nessun problema! >>

<< Oh chiamami pure Alan! >>

si strinsero la mano.

<< Bene Stiles, sei stato assegnato alla Omicidi, più precisamente alla squadra dell' agente speciale Derek Hale. Spero che svolgerai il tuo dovere agente Stilinski. >>

<< Certo signore! Cioè Alan... >>

Farfugliò quello mentre il cuore gli batteva all'impazzata.

" Agente Stilinski"

Finalmente il suo sogno si era realizzato, non riusciva crederci!

Si sentiva più leggero, come se stesse sospeso a mezz'aria.

Aveva lottato così tanto ma ora era lì, ed era pronto a dare tutto se stesso.

Ma questo stato di beatitudine si spezzò quando il ragazzo si rese conto che Deaton aveva afferrato il telefono e convocato Derek Hale, il capo della sua unità stava arrivando per prenderlo.

Il cuore se possibilè iniziò a battere ancora più forte ma ora ad animarlo era la paura. Questa pareva scorrergli nelle vene come veleno.

Come sarebbe stato il suo capo?

La sua mente si gettò alla rinfusa tra mille possibilità cercando di immaginarselo, tentando di delinearlo nella sdua mente. Si immaginò un signore anziano e scorbutico che teneva fra le labbra tirate un grosso sigaro, poi un uomo tozzo e grasso che addentava maldestramente una ciambella glassata.

Non fece intempo a continuare il suo identikit che qualcuno bussò alla porta.

Involontariamente Stiles scattò in piedi, ci mancava solo che facesse il saluto militare.

Deaton ridacchiò comprensievo e andò ad aprire.

Entrò imperioso un uomo che dimostrava  circa trent'anni, il giovane fu attanagliato da due occhi verdi e severi, freddi come il ghiaccio e perforanti.

<< Agente speciale Hale, lui è la tua nuova recluta, Stiles Stilinski! >>

Stiles allungò impacciato la mano verso il nuovo capo trattenendo il respiro.

L'altro dopo un momento (che al giovane parve un'eternità) gliela strinse, quella di Stiles pareva piccola e indifesa in quella grande e calda dell'agente speciale.

<< Bene! >>

disse soddisfatto Deaton,

<< E' tutto tuo! >>

e detto questo tornò alla sua scrivania sottointendendo che l'incontro era concluso.

Derek fece scorrere lo sguardo dall' alto al basso lungo il corpo del più giovane e poi gli fece cenno di seguirlo avviandosi senza controllare che l'altro lo stesse seguendo.

Finalmente Stiles tornò a respirare e in fretta e furia gli trotterellò dietro.