III

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Era stanchissimo, troppe emozioni in una sola giornata.

 Dopo essere uscito dal lavoro, dopo un vortice di novità, persone, sensazioni si sentiva vuoto.

Ormai era buio e si trovava davanti al suo nuovo condominio, quella mattina non aveva fatto in tempo ad andarci perciò aveva dovuto abbandonare le valigie dalla segretaria di Deaton che gliele aveva gentilmente tenute durante una giornata fatta di presentazioni e di spiegazioni su come fare il suo lavoro.

Era curioso di conoscere il suo conquilino Theo Raeken, anche lui lavorava come agente nella omicidi, nella sua stessa squadra per di più ma era in viaggio per lavoro, si trovava in Canada per un caso, sarebbe tornato la sera dopo. Quindi sarebbe stato da solo, senza il suo migliore amico Scott.


<< Ciao Scott! >>

<< Ehy amico! Allora? Com'è la città? Il lavoro? Dimmi tutto non tralasciare neanche un dettaglio! >>

Stiles rise sommessamente abbandonato sul divano con una gamba in sù e la testa rovesciata all'indietro. Ogni muscolo gli doleva e ora che finalmente si era seduto non pensava si sarebbe riuscito più ad alzare.

Ma era una di quelle stanchezze buone, perchè aveva speso tutta la sua energia in qualcosa che amava.

<< Tutto bene? >>

Chiese preoccupato l'amico.

<< Sisi scusa, sono solo stanco... ma qua è tutto fantastico, cioè in realtà non ho ancora visitato la città ma sono sicuro mi troverò alla grande a lavoro, i colleghi sembrano tutti in gamba. >>

Pensò agli occhi furbi di Malia, il sorriso smagliante di Allison, alle labbra carnose di Lydia, al sorriso enigmatico di Peter e a... Derek.

A quegli occhi che parevano arpionarti l'anima, all'accenno di barba scura, gli zigomi freddi, le spalle larghe, il corpo definito...

<< Stileeeeees ci sei? >>

<< Eh? Cosa? Sisi ci sono! >>

Scott rise divertito,

<< Se vuoi ci sentiamo domani. >>

il giovane si mise seduto massaggiandosi il viso con la mano libera per scacciare l'immagine del notevole sedere del capo,

<< No ci sono scusa...>>





Dopo essere stato al telefono col suo migliore amico per più di un'ora, non ancora stufo, si diede all'investigazione.

L'appartamento era semplice, ordinato e pulito.

Appena entrati ci si trovava in una grande stanza che comprendeva sia il salotto che la cucina con tanto di penisola. Il tutto era arredato in modo sobrio ed elegante sui toni del beige e del marrone. Stiles entrò nel bagno e aprì alcuni cassetti a caso, senza neanche porsi il problema dell'eticità delle sue azioni,

<< Condom XXL...>>

ora si che era curioso di conoscere il suo nuovo coinquilino!

Scosse la testa rimproverandosi da solo per il pensiero osceno,

lasciò perdere i preservativi e continuò il giro della casa. Trovò due stanze adiacenti,  da ciascuna di esse si poteva uscire sul balcone che le univa.

La sua era quella a sinistra ancora spoglia e impersonale. Si trattenne dal frugare in quella di Theo, ci sbirciò solo intravedendo alcuni attrezzi da palestra.

" Poliziotto, agente speciale dell'omicidi, palestrato, ben dotato."

Per quel giorno aveva investigato abbastanza. Senza neanche svestirsi si lasciò cadere a peso morto sul suo nuovo letto e si addormentò.

Felice e stanco ma sopratutto felice.







Derek era tornato a casa con un brutto presentimento. In quel periodo era stato tutto troppo calmo.

Come la quiete prima della tempesta.

Scosse la testa facendo girare le chiavi nella serratura.

Per quella sera voleva tentare a lasciare il lavoro fuori dalla porta di casa, ma il ricordo di due occhi nocciola lo seguirono, minacciandolo di non lasciarlo più andare.

Ripensò al viso giovane e dolce che si induriva, una maschera di determinazione e maturità,

<< Certo capo. Darò il massimo. Non sono arrivato fin qua per niente. >>

Stiles Stilinski lo aveva piacevolmente sorpreso. Ma non bastava una frase ad effetto per guadagnarsi il suo rispetto, era curioso di vederlo sul campo.

Bè avrebbero avuto tutto il tempo per conoscersi... professionalmente parlando ovvio.

Quella notte Derek andò a dormire con ancora quella pulce nell'orecchio, con quel sibilo malevolo. Qualcosa sarebbe successo e presto.

Ma nel mentre i suoi sogni lo cullarono con miriadi di stelle e costellazioni, le stesse che si delineavano sul viso e sul collo del pivello. Irrotto nella sua vita e intenzionato a rimanervici.

Alle 4:00 del mattino il suo telefono squillò insistente.

<< Deaton che succede? >>

<< Raduna immediatamente la tua squadra e venite qua. Omicidio. >>



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Buongiorno!♥
Eccoci con un nuovo capitolo.
Visto che questo é abbastanza corto e non vi succede nulla di particolare ho pensato di pubblicare anche il IV!

Baci♥

Sterek◆ PoliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora