XII

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<< Siete dei parenti? >>

<< Una specie. >>

Rispose Derek, il medico storse il naso poco convinto.

Malia superò il capo estraendo dalla giacca in pelle il distintivo e mostrandolo al dottore, quello come risposta si fece da parte facendoli passare rabbioso.

<<Possiamo andare! >>

Li incitò a muoversi la ragazza con espressione vittoriosa.



<< Ragazzi! >>

Esclamò Theo con voce roca appena varcarono la porta.

In fila lo salutarono tutti con abbracci imbarazzati e goffi temendo di fargli male.

Al turno di Stiles Theo indugiò un attimo di troppo e il più giovane non potè fermare il cuore che batteva all'impazzata, anche se non sapeva bene per cosa, se per il fatto di stringere il nuovo amico, sentire il suo odore, i suoi capelli sottelicargli il viso, oppure per le occhiataccie di Derek appena separati.

Se non si fosse trattato di Derek avrebbe detto che era geloso di lui e Theo. Ma si rimproverò, dicendosi che erano solo delle sue fantasie e si limitò a sedersi affianco a Malia.

<< Come stai? >>

Chiese Lydia apprensiva,

<< Il medico ha detto che non è niente di serio, domani mattina mi dimettono. Sarò solo un pò dolorante nei prossimi giorni. >>

spiegò sorridente.

<< Allora? Parrish ha parlato? >>

Chiese dopo un pò speranzoso,

tutti si guardarono tra di loro, cercando un volontario per dirgli che quello che l'aveva pestato a sangue era stato liberato, e con lui avevano perso l'unica speranza di capire come stavano veramente le cose.

<< Ecco... >>

Si decise alla fine Stiles allungando la mano sul suo braccio per stringerlo.

<< Un avvocato è riuscito a portarlo via, domani però verrà processato. >>

Derek si fece avanti sedendosi sul bordo del letto affianco a Theo costringendo così Stiles a togliere il braccio,

<< Vedrai che riusciremo a riprenderlo quel bastardo, non ci scapperà. >>

Theo era a bocca aperta sconvolto, cercò di parlare ma senza riuscirci, scosse la testa.

Derek gli diede una pacca consololatoria sulla spalla.






Fu una notte terribile, Derek non riusciva a dormire.

Si sentiva inutile.

Erano ormai avvenuti due sacrifici e si sentiva nelle viscere che tra poche ore sarebbe accaduto il terzo. Ma lui non poteva fare nulla. Poteva solo attendere.

Guardava fisso il soffitto ormai da ore, senza riuscire a chiudere gli occhi.

Alla fine si arrese e con un grugnito uscì dal letto caldo.

Sterek◆ PoliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora