Capitolo 26

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Non appena sento un loro passo, corro. Mi giro e li vedo, faccio in tempo a contarli: uno, due... cinque. Non ce la farò mai. Li sento correre affamati dietro me. Passo fra gli scaffali del negozio buttando a terra più oggetti possibili per rallentarli ma è inutile. Esco dal negozio e senza pensare corro verso il pick-up di Chad. Uno degli infetti lancia un urlo e con uno scatto mi raggiunge e mi afferra un piede facendomi cadere a terra. Velocemente gli tiro un calcio dritto in faccia, lui molla la presa permettendomi così di rialzarmi e finalmente raggiungere il pick-up . Entro e subito blocco le portiere.
"Okay Amber calmati devi respirare. Andrà tutto bene vedrai. Arriveranno gli altri ad aiutarti." Dico a me stessa
Per fortuna, gli infetti, pur essendo molto veloci, non sono abbastanza forti da rompere il vetro dell'auto. Ma è comunque una situazione orribile: sono chiusa qui dentro, circondata da cinque infetti che continualo a battere i pugni e urlare. Le armi sono rimaste fuori, nel mio zaino. Il pick-up non funziona e anche se fosse, le chiavi le tiene Chad. Ad un certo punto sento un leggero bruciore sulla gamba, la guardo e vedo un profondo graffio. Dev'essere stato l'infetto prima.
"Oddio no, oddio no, ti prego no!" Inizio a piangere "Ci si può infettare solamente ricevendo un morso giusto? Sì sicuramente è così, un graffio non può fare nulla." Dico disperatamente fra me e me.
Il mio battito cardiaco accelera sempre di più, ho davvero paura, non so che fare. "E se mi trasformassi? No non può succedere! Metterei in pericolo tutti. Io non so che fare! Mi son chiesta troppe volte come ci si sarebbe sentiti una volta infettati, ma non ho mai voluto provare quella sensazione." Continuo a pensare a voce alta tra un singhiozzo e l'altro.

I minuti passano, gli infetti non hanno intenzione di mollare la presa e di Nathan, Chad e Ophelia non c'è ancora traccia. In compenso ho una strana sensazione di calma, ora mio battito è tornato normale, anzi lo sento rallentare pian piano sempre di più. Sono così stanca, credo mi addormenterò.

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Un rumore mi sveglia, sembrano degli spari. Ma non ci do molta importanza, sono lontani. Poi un rumore molto più vicino attira la mia attenzione, la portiera dell'auto in cui sono si apre, vedo una figura in controluce che dice "Oh no Amber"
Ora lo vedo meglio, è un ragazzo alto dai capelli scuri, sembra spaventato, ma non capisco il perché. Io... io non so chi sia lui, non so chi sia questa Amber e non so chi sia io. Ma so che ho fame, molta fame e questo ragazzo è così vicino a me. Ho bisogno di ucciderlo.

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